A forza di provocazioni, veti e rinvii, l’Italia rischia di perdere una buona occasione per rendere più efficienti i servizi sul territorio. Un dibattito serio sul federalismo dovrebbe tenere conto sia degli aspetti di equità sia di quelli di efficienza.
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È colpa del quorum se negli ultimi anni molti referendum sono falliti? Al di là dell’astensionismo strategico, sono i quesiti referendari che non hanno ottenuto il consenso dei cittadini. E la soglia protegge la maggioranza dal volere di una minoranza.
Semplificazione delle regole fiscali, rilancio degli investimenti e sblocco delle aliquote delle imposte locali: sono le misure principali della legge di bilancio per regioni ed enti locali. Il rischio è che restino solo provvedimenti sulla carta.
Negli Stati Uniti è facile per chiunque acquistare un’arma da fuoco. L’influenza politica della Nra blocca qualsiasi iniziativa di regolamentazione più rigida. In Italia la lobby delle armi ai privati agisce da pochi anni. Ma ha già ottenuto successi.
Domenica prossima la provincia del Verbano Cusio Ossola decide se passare dal Piemonte alla Lombardia. Sarà comunque un avvenimento storico. E forse si tornerà ad affrontare con serietà il tema della completa applicazione del federalismo differenziato.
Le dimissioni di Mario Nava dalla Consob hanno alimentato il “sospetto inquietante” che si sia trattato solo di uno scontro di potere. Ma le istituzioni indipendenti vanno sottratte a queste logiche Perché hanno un ruolo essenziale nelle economie moderne.
Se è populista un movimento politico che abusa della regola della maggioranza, contesta le élite fino a quando non arriva al potere e tende a negare il pluralismo, allora l’attuale situazione italiana è stata preparata dai 25 anni precedenti.
Il ministro per la Pubblica amministrazione ha annunciato di voler assumere 450 mila nuovi dipendenti pubblici. Sarebbe utile per abbassare l’età media della Pa, ma bisognerebbe anche pensare a strategie per aumentarne la produttività e l’efficienza.
L’ordinamento europeo si orienta verso una sempre maggiore trasparenza delle istituzioni. In Italia restano invece zone d’ombra, dall’attività delle commissioni parlamentari alla regolamentazione delle lobby e alla valutazione delle politiche pubbliche.
Confrontando le posizioni espresse nel discorso di insediamento di Giuseppe Conte con quelle dei suoi predecessori emerge un esecutivo a favore dell’intervento dello stato nell’economia, poco europeo, ma molto attento alla lotta alla corruzione.