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Categoria: Stato e istituzioni Pagina 40 di 86

Perché il nuovo Senato non è il Bundesrat

Poteri di proposta di nuove leggi e pareri sui provvedimenti approvati dall’altra camera. Si fermano qui le similitudini tra il Senato delle autonomie che esce dalla riforma costituzionale e il Bundesrat. Le differenze dovute a due diverse impostazioni: federalista in Germania, regionale in Italia.

Nel labirinto dell’Italicum

Ragioni squisitamente politiche portano a riemettere in discussione l’Italicum. Si ipotizza l’eliminazione del ballottaggio e l’introduzione del premio di coalizione. Due novità che però minerebbero l’intero impianto di quella legge elettorale. Non sarebbe forse meglio ricominciare tutto da capo?

Lobbisti più trasparenti a Bruxelles. E a Roma?

L’Unione Europea ha da tempo un registro dei lobbisti, che indica le regole per svolgere l’attività e prevede l’adesione a un codice di condotta. Per superare alcune lacune si prepara ora una sua riforma. Che potrebbe essere di ispirazione anche in Italia, dove manca una normativa sulle lobby.

Quell’Italicum che tutti (non) vogliono cambiare

Tra polemiche e mozioni incrociate provenienti da tutti gli schieramenti, l’Italicum è un cantiere ancora aperto e che non accenna a chiudersi. Con il rischio di trasformarsi in una legge elettorale approvata, ma mai utilizzata.

Ciampi, un costruttore di idee

Nel ricordare la figura di Carlo Azeglio Ciampi va sottolineato il suo metodo di lavoro, che lo portava a prendere decisioni solo dopo aver ascoltato attentamente le idee dei suoi collaboratori, riconoscendone sempre il valore. E una visione lungimirante nei grandi come nei piccoli progetti.

Società partecipate, una riforma a metà

Il testo unico che riforma le società a partecipazione pubblica riduce la possibilità di costituirle o mantenerle, aprendo realmente alla concorrenza. Ma i criteri sono ampi e lasciano ancora troppo spazio alla discrezionalità. Né si capisce cosa succederà una volta chiuse le vecchie partecipate.

Roma, città dei disservizi pubblici

Non è semplice valutare dall’esterno la gestione delle municipalizzate romane. Ma in generale le imprese pubbliche si reggono su un delicato equilibrio tra poteri di indirizzo della politica e responsabilità di amministratori e dirigenti. Se non si rispettano i ruoli, si rischia la peggior deriva.

Si scrive valutazione dei dirigenti, si legge spoils system

La selezione dei dirigenti pubblici basata sui curricula promossa dalla riforma Madia difficilmente funzionerà. Tra le falle, gli astratti criteri di selezione e la struttura delle commissioni, troppo piccole e politicizzate. Non è che questa procedura è un velo per mascherare sistemi di cooptazione?

Riforma costituzionale: perché serve il limite di mandato

La riforma costituzionale così come è stata approvata e l’Italicum rafforzano il centralismo e aumentano la governabilità. Il contrappeso per una simile preminenza governativa è il limite di mandato. Istituzioni che dovrebbero facilitare la partecipazione e la libertà preservata dalla collegialità.

Quella cura che ringiovanisce i senatori

La riforma costituzionale avrà l’effetto indiretto di abbassare le soglie di età dell’elettorato passivo e attivo per il Senato. Contribuirà così ad ampliare il peso politico delle componenti più giovani della popolazione italiana. Conseguenze anche per i partiti: chi potrebbe avvantaggiarsene.

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