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Categoria: Stato e istituzioni Pagina 40 di 88

Camera e Senato, così uguali e così diversi

Camera e Senato non hanno mai avuto leggi elettorali identiche. Con quali effetti sui risultati? Il proporzionale ha minimizzato le possibili differenze, il premio di maggioranza su un impianto proporzionale le ha esasperate. Quando è nato il problema delle maggioranze diverse tra le due camere.

Referendum: il “no” cambia da Nord a Sud

I risultati del referendum costituzionale sono legati più a ragioni politiche e sociali che a valutazioni sul merito della riforma: un segnale importante per le forze politiche. Analisi di un voto disomogeneo territorialmente e socialmente, influenzato dalla condizione occupazionale e reddituale.

Proporzionale o maggioritario? Un compromesso

Il risultato del referendum costituzionale ci consegna un parlamento bicamerale eletto con due leggi diverse e non soddisfacenti. La via d’uscita potrebbe essere una variante semplificata della proposta del Movimento 5 Stelle per la Camera e il ripristino del collegio uninominale per il Senato.

Riforma Pa, come condurre la nave in porto

La riforma della pubblica amministrazione resta al centro delle priorità del governo. Spetterà al riconfermato ministro Madia portarne a termine l’attuazione, un compito più semplice se si accoglieranno suggerimenti e consigli, anche per correggere qualche difetto.

Due camere, due sistemi di voto: risultato incostituzionale

Se si votasse oggi Camera e Senato sarebbero eletti con due leggi molto diverse fra loro. Non solo il paese si ritroverebbe in una situazione di stallo politico e legislativo, ma un parlamento con maggioranze sistematicamente difformi presenterebbe anche serissimi indizi di incostituzionalità.

Se votassimo domani

Dopo le dimissioni del governo Renzi, si affaccia l’ipotesi di elezioni immediate. Ma se si votasse subito, lo faremmo con leggi elettorali differenti per Camera e Senato, che danno risultati diversi e prima del voto richiedono ai partiti strategie opposte. Attesa per la decisione della Consulta. 

Perché i sondaggi continuano a sbagliare

Anche sul referendum costituzionale i sondaggi non hanno azzeccato il risultato. Questa volta è stata la distanza tra “no” e “sì” a essere sottostimata. Le ragioni sono molte: le non risposte e la massa notevole di indecisi, certo. Ma anche alcune rilevanti leggerezze nella selezione dei campioni.

Votare con la testa

Il dibattito sul referendum del 4 dicembre è andato, nel paese, molto al di là dei contenuti della riforma istituzionale. Su lavoce.info abbiamo cercato di esporre analisi documentate utili per esprimere un voto ragionato. Abbiamo raccolto in un Dossier gli interventi pubblicati e alcuni inediti.

Dove sbagliano i sondaggi

Dopo Brexit e presidenziali americane, anche i sondaggi sul referendum del 4 dicembre si riveleranno sbagliati? Nel nostro caso il problema è se il campione osservato sia o meno una buona rappresentazione di chi voterà. Perché i non rispondenti sono tanti. E ciò aumenta l’incertezza dei risultati. 

I risparmi dal referendum: chiarimenti e confronti

Le risposte ad alcuni commenti dei lettori sui risparmi dalla riforma costituzionale e i motivi per le differenze dalle altre stime circolanti. Conclusione: i risparmi sono inferiori a quanto avevo precedentemente calcolato: un massimo di 130 milioni contro 161. 

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