Quali sono i poteri del Presidente della Repubblica in fatto di governo dell’economia, in particolare dopo le modifiche costituzionali dovute al fiscal compact? La funzione di garanzia del rispetto degli impegni internazionali e la rappresentanza delle istanze di carattere sociale provenienti dai cittadini.
Categoria: Stato e istituzioni Pagina 57 di 89
I partiti hanno piegato tutte le dimensioni della società italiana verso la ricerca del consenso elettorale. Ora però nelle urne il successo arride a non-partiti come il M5S. Così si cercano nuove forme partito, avvicinandoci all’esperienza americana. Dove i partiti sono sicuramente meno invasivi.
Non appaiono così sbagliate le previsioni dei sondaggi nelle ultime elezioni italiane se le si interpeta nella loro accezione corretta, ovvero indicare una tendenza degli elettori. Fin da metà gennaio molti elementi erano chiari, a cominciare dalla forte ascesa dell’M5S. Instant poll e cellulari.
Un Governo debole a Roma e le tre principali Regioni del Nord in mano alla Lega potrebbero aprire nuovi scenari nell’assetto istituzionale italiano. Se la secessione tout court resta una prospettiva devastante, l’unica strada sembra essere quella del cosiddetto “regionalismo differenziato”.
La Corte dei conti è chiamata a un controllo semestrale sull’andamento delle gestioni di comuni e province. Per l’ennesima volta, produrrà solo carte e burocrazia. Perché manca quello che sarebbe necessario: i controlli preventivi sugli atti, svolti da organi esterni e totalmente indipendenti.
Le simulazioni mostrano che è possibile una manovra di rimodulazione dell’Imu che aumenti il grado di progressività dell’imposta a parità di gettito. A condizione però di accettare un aumento dell’aliquota per gli immobili diversi dall’abitazione principale.
Con l’Imu diminuisce il reddito ricavato dai proprietari sulle abitazioni in affitto. La ripartizione dell’aggravio fra locatore e locatario dipenderà dal mercato. Se la domanda sarà forte, aumenteranno i canoni. Altrimenti diminuiranno gli investimenti, con conseguente contrazione dell’offerta.
Pd e Pdl hanno perso consensi soprattutto dove ne avevano ricevuti di più nel 2008. Mentre quella espressa nel voto grillino è una protesta generalizzata a tutto il paese e a tutte le classi di reddito, che al Sud pesca soprattutto dal bacino del Pdl e al Nord da quello del Pd. Il voto giovanile.
Praticamente alla fine del mandato, il Governo Monti ha presentato un Piano strategico per il turismo. Articolato su sessantuno linee di azione, guarda solo ai mercati esteri e punta a rafforzare il ruolo del ministro. Con buona pace delle Regioni, che pure sulla materia hanno potestà esclusiva.
È vaga la formula “affari correnti” per limitare l’azione di un Governo dimissionario. In pratica, che cosa può fare e cosa no l’esecutivo guidato da Monti in attesa del nuovo Governo? Solo la prassi costituzionale aiuta a definire meglio questo perimetro.