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La giustizia del lavoro ai tempi dei referendum

Dopo la pandemia, il tasso di litigiosità in materia di licenziamenti è tornato a crescere, toccando nel 2024 un picco di 1,6 nuovi procedimenti ogni cento licenziamenti. È un elemento da tenere in considerazione alla vigilia dei referendum sul lavoro.

Dove ci porta il referendum sul Jobs act

I tre quesiti sul lavoro partono dal presupposto che il Jobs act abbia abbattuto le tutele dei lavoratori. I dati dicono però che non è così. Precarietà e una più precisa regolamentazione dei rapporti di lavoro sono temi da affrontare, ma in altro modo.

Partecipazione dei lavoratori nelle imprese: tanto rumore per nulla?

La legge sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese partiva da una proposta della Cisl, con al centro la contrattazione. Lasciava presagire un’apertura a nuove politiche di diffusione della democrazia economica. Il testo approvato è però deludente.

Referendum in materia di lavoro: le ragioni del sì e le ragioni del no

Al di là della valenza politica che opposizione e governo attribuiscono ai referendum, qual è il contenuto effettivo di ciascuno dei quattro quesiti in materia di lavoro sul piano giuridico e su quello degli effetti pratici? E quali gli argomenti a favore e contro? Facciamo il punto.

C’è molto da imparare dai Jobcentre Plus

Nel Regno Unito i Jobcentre coprono varie funzioni, dall’orientamento e accompagnamento al lavoro alle funzioni di previdenza e assistenza. In Italia un modello simile è ostacolato dalla frammentazione delle competenze tra stato, regioni e comuni.

Un Ipad per capire com’è suddiviso il lavoro nella sfera domestica

L’indice di parità domestica rende evidenti le disuguaglianze nella suddivisione del lavoro domestico e di cura all’interno della coppia e della famiglia. Costruito con un metodo inclusivo, è uno strumento di sostegno attivo verso un maggior riequilibrio.

Neet, un problema da affrontare lontano dai luoghi comuni

Il numero dei Neet in Italia è tra i più alti d’Europa. La non partecipazione alle traiettorie ordinarie di studio, formazione, occupazione formale sembra un effetto della marginalità sistemica, più che di una predisposizione individuale. 

I Lep nelle politiche attive? Indispensabili

Senza procedure standardizzate, non avremmo uniformità nei servizi offerti dai centri per l’impiego. Con il rischio di non erogarne affatto in alcune aree. I Lep si possono migliorare, ma non eliminare. E bisogna sviluppare modelli regionali efficaci.

Le parti dimenticate del Jobs Act

Dal salario minimo all’unificazione e riorganizzazione degli Ispettorati del lavoro, dall’Anpal al sistema di monitoraggio capillare della formazione: sono molte le misure importanti previste dalla riforma del governo Renzi rimaste del tutto inattuate.

Dieci anni di Jobs Act: la produttività delle imprese è migliorata*

La riforma del governo Renzi ha aumentato l’efficienza produttiva delle imprese. I maggiori benefici sono andati ai datori di lavoro, ma anche i lavoratori ne hanno tratto vantaggi: salari più alti, creazione di nuovi posti e contratti più stabili.

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