La Legge di stabilità prevede la riduzione generalizzata degli oneri contributivi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Nei fatti cancella gli incentivi per le imprese più impegnate nella prevenzione. Il numero degli incidenti in Italia e in Europa.
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È in arrivo la riforma dei servizi pubblici per l’impiego, anche per attuare la European Youth Guarantee. I nodi sono la pluralità di attori istituzionali coinvolti, il rapporto con i privati, l’eccesso di burocrazia e l’assenza di servizi per le imprese, specie se piccole. I rischi di fallimento.
La prima indagine Piaac dell’Ocse sulle competenze dei cittadini adulti di 24 paesi denuncia tutta l’inadeguatezza degli italiani. Le responsabilità della scuola e delle inefficienze del mercato del lavoro. Le riforme da fare per risollevarci da questo degrado. Con urgenza.
Il tasso di disoccupazione giovanile al 40 per cento non è solo il risultato di una statistica fuorviante. È un dramma del nostro paese. E invece di proporre nuove misurazioni, sarebbe molto più importante capire perché in cinque anni i giovani senza lavoro sono passati dal 18 al 40 per cento.
La certificazione delle competenze maturate in ogni situazione formativa formale, non formale e informale è oggi un asse portante delle politiche del lavoro. Ma così come è stata istituita in Italia fa riferimento a un repertorio lontano dalla realtà produttiva e lavorativa. Il modello tedesco.
L’autonomia del sistema di relazioni industriali è un principio nobile, ma rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro e contrattazione collettiva aziendale sono già regolate da almeno due norme. Si tratta di una disciplina insufficiente, che rende necessario un nuovo intervento legislativo.
Si torna a parlare di una legge sulla rappresentanza sindacale. Ma è davvero necessaria? Ci sono buone ragioni per ritenere che oggi creerebbe più problemi di quanti ne potrebbe risolvere. Le regole certe, il diritto di sciopero e il nodo della rappresentanza delle associazioni datoriali.
La piena integrazione della popolazione immigrata non passa solo per la riforma delle norme sulla cittadinanza. Altrettanto importante è la questione dell’apertura dei concorsi per il pubblico impiego. La legge europea 2013, il Parlamento e le resistenze di parti della burocrazia ministeriale.
Il diritto all’apprendimento permanente e la certificazione delle competenze sono finalmente riconosciuti anche in Italia. Possono aiutare a superare le difficoltà strutturali delle dinamiche di domanda e offerta di lavoro. Ma le norme vanno attuate in modo efficace, omogeneo e in tempi certi.
La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli record, ma i recenti provvedimenti presi dal Governo per contrastarla non sembrano molto efficaci. Per rimettere in moto l’economia, è più utile un sussidio permanente per i lavoratori con i salari più bassi. Dove trovare le risorse per finanziarlo.