La crisi da Covid ha avuto conseguenze diverse per i diversi settori economici e per i lavoratori che ne fanno parte. Lo shock potrebbe essere permanente e va affrontato con politiche che superino le rigidità sulla riallocazione settoriale del lavoro.
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In molte regioni l’anzianità di residenza è lo strumento principale usato per frenare l’accesso alle case popolari di cittadini extracomunitari. Il rischio è di costruire graduatorie che mettono in secondo piano condizione economica o disagio abitativo.
Dopo la rinnovata fiducia di Camera e Senato, il governo va avanti. Il quadro politico rimane però particolarmente instabile, con una maggioranza sempre meno coesa. Per il Conte II, la fine potrebbe essere già iniziata, ma non per il Parlamento.
Pechino è ormai una potenza economica globale non solo commerciale, ma anche finanziaria. Ha costruito una rete molto sofisticata di accordi, istituzioni e transazioni finanziarie che hanno l’obiettivo di creare un’area parallela a quella del dollaro.
La proposta di direttiva europea sul salario minimo adeguato riconosce il ruolo cruciale della contrattazione collettiva. Sotto questo profilo l’Italia è in regola. Ma restano aperte alcune questioni rilevanti, che richiedono un riordino della normativa.
La Commissione ha presentato a dicembre una proposta che introduce un nuovo scenario di regolazione e politica concorrenziale per le piattaforme digitali, rafforzando la sinergia con l’antitrust. Le conseguenze potrebbero essere drastiche.
L’Italia è rientrata nel ristretto gruppo dei paesi creditori verso l’estero. Pur con la pandemia, migliora la nostra posizione creditoria e, dunque, la stabilità finanziaria. Il programma di acquisti della Bce ha favorito le attività di imprese e famiglie.
Europa e Usa hanno finora affrontato con approcci opposti il tema della libertà di espressione sulle piattaforme digitali, non senza contraddizioni interne. Ora però è il momento di trovare un linguaggio comune nei meccanismi procedurali.
Ridurre la spesa scolastica ha chiari effetti negativi sulle abilità cognitive degli studenti, accentuando divari già gravi. Investire in scuole digitalizzate, moderne e ben equipaggiate potrebbe invece migliorare l’insegnamento e l’apprendimento.