Anche nel prossimo anno accademico si farà spesso ricorso alla didattica a distanza. Offre opportunità che possono facilitare la preparazione per un mondo che richiede creatività e non enciclopedismo. E aumentare la qualità della pedagogia in aula.
Categoria: Argomenti Pagina 240 di 1084
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- Povertà
- Sanità
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
L’emergenza sanitaria ha accelerato la progressiva transizione verso un mondo sempre più tecnologico e digitale. A partire dallo smart working, con i suoi vantaggi e rischi. Sono però necessari investimenti consistenti e una regolamentazione chiara.
Per articoli pubblicati e impatto delle pubblicazioni in tutte le discipline, la crescita della produzione scientifica italiana è stata dal 2001 superiore alla media mondiale. Il paradosso è che i risultati non si riflettono sul ranking dei nostri atenei.
Molti paesi hanno reagito al Covid-19 con misure volte a ridurre le interazioni sociali. Ma il loro impatto è stato tutt’altro che omogeneo. I dati sulla mobilità in Svizzera ci dicono come determinati tratti culturali possano spiegare le discrepanze.
La quarantena ha mostrato quanto sia importante avere una casa. È dunque il momento di riaprire il discorso sull’edilizia pubblica popolare. Approfittando anche dei bassi tassi di interesse, si potrebbe lanciare un piano da centomila abitazioni.
L’emergenza causata dal Covid-19 rischia di accentuare le disuguaglianze educative e nello stesso tempo il divario di genere nell’accesso al mercato del lavoro. Lo conferma uno sguardo ai dati sull’uso del tempo di bambini e genitori durante il lockdown.
Se si tiene conto della storia occupazionale di ciascun individuo, i lavoratori a tempo determinato vengono pagati più dei loro corrispettivi “indeterminati” al momento dell’assunzione. E a ottenere i vantaggi maggiori sono le donne e i giovani.
Garantire a tutti gli studenti l’accesso alle tecnologie, formare gli insegnanti e attrezzare in modo adeguato le scuole: sono le tre azioni indispensabili per evitare che la didattica digitale integrata allarghi i divari negli apprendimenti.
Già provate dal lockdown, difficilmente le imprese potranno assumersi i costi aggiuntivi necessari alla riapertura e li riverseranno sui consumatori. E anche l’aumento dell’offerta monetaria potrebbe tradursi in un incremento dei prezzi. Per l’Italia potrebbe non essere un male.
L’esperienza vissuta dall’Italia durante la pandemia impone una riflessione critica sull’evoluzione del nostro sistema istituzionale. Dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, è caratterizzato da una dispendiosa molteplicità di livelli di governo.