Quale sarà il ruolo dell’Italia nel G20 di fine giugno in Giappone? In base all’esperienza, per ottenere risultati abbiamo bisogno di una buona immagine del nostro paese nel mondo e un presidente del Consiglio autorevole. E ci serve un alleato potente.
Categoria: Argomenti Pagina 313 di 1094
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- Povertà
- Sanità
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
Martin Feldstein è stato un pioniere nell’uso dei dati per analizzare questioni di politica economica. Ma va ricordato anche per la rifondazione del National Bureau of Economic Research, che è diventato un modello per altri importanti istituti di ricerca.
L’istruzione è la voce più rilevante nel processo di federalismo differenziato. Toglierla dalla trattativa ridimensionerebbe il nodo delle risorse finanziarie e consentirebbe di discutere delle opportunità offerte dalla devoluzione di altre materie.
Tutte le analisi economiche sostengono che un rialzo dello spread ha effetti estremamente negativi sulla crescita economica e sulla stabilità finanziaria di un paese. Eppure, gli italiani non sembrano preoccupati dal suo netto aumento nell’ultimo anno.
Per facilitare il definitivo superamento del problema dei crediti deteriorati servono operatori specializzati, che si impegnino in una gestione attiva, senza limitarsi alle sole procedure di recupero. Alcune esperienze europee possono essere d’esempio.
Il sistema della doppia preferenza di genere è in vigore dal 2013 con l’obiettivo di aumentare la rappresentanza delle donne in politica. Ha avuto effetti promettenti, ma la usano in pochi. Perché solo la metà dei votanti sa di avere questa possibilità.
I dati Agcom mostrano che i partiti al governo godono di maggiori tempi di parola nei Tg e trasmissioni delle principali reti televisive. La par condicio promuove parità tra le forze politiche, ma il suo compito è sempre più difficile in un mondo dove la politica si fa sui social network.
Davvero le regioni del Nord sono penalizzate rispetto a quelle del Sud nella ripartizione della spesa pubblica? Dipende dai dati che si usano e dalla definizione di settore pubblico. E non può essere la ragione per le richieste di maggiore autonomia.
Bruxelles ha avviato verso l’Italia una procedura di infrazione per deficit eccessivo a causa dello sforamento del debito. Le sanzioni si possono ancora evitare senza rinunciare a ridurre gradualmente le imposte. Purché il governo si metta davvero a trattare.
Nella migliore delle ipotesi i minibot sarebbero del tutto inutili perché incapaci di risolvere il problema reale dei debiti della pubblica amministrazione verso imprese private. Nella peggiore, nascondono possibili scenari di uscita dell’Italia dall’euro.