Potrebbero essere le caratteristiche stesse del mercato del lavoro italiano a generare un numero così elevato di contratti a termine. Ma allora non serve modificare il Jobs act o il decreto Poletti: la priorità è investire in politiche attive del lavoro.
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Continuano in Europa le trattative su bilancio europeo e stabilizzazione dell’Eurozona. Se sul primo tema un compromesso è possibile, più difficile un accordo sul secondo. Per l’Italia potrebbe non essere un male, anche se i rischi non mancano.
Nella scorsa legislatura quali partiti hanno votato più spesso nello stesso modo? Saperlo potrebbe dare indicazioni su possibili alleanze nel Parlamento eletto il 4 marzo? Il tempo passa e si potrebbero creare le condizioni per coalizioni inattese.
L’immigrazione è uno dei temi più cari ai populismi e le fake news si sprecano. Si diffondono così false certezze su presunti complotti, che hanno il duplice pregio di individuare facili nemici e di evitare di doversi cimentare con problemi complessi.
Con o senza reddito di cittadinanza, l’incontro tra domanda e offerta di lavoro si può favorire senza costi eccessivi mettendo a punto un progetto, testandolo e ampliandolo solo se efficace. Lo dimostra una sperimentazione dell’università di Ferrara.
Le questioni sollevate dai lavoratori delle piattaforme digitali di intermediazione non si possono risolvere solo nei tribunali. Un nuovo campo di tutele e protezioni può essere recuperato proprio nel controllo e corretto utilizzo della tecnologia digitale.
Nel suo Rapporto di aprile il Fondo monetario internazionale conferma le rosee previsioni di crescita formulate negli ultimi mesi. Ma i primi dati 2018 su produzione industriale, immatricolazioni di auto e previsioni dei manager sono in frenata, in Italia e anche in Europa.
Una semplice revisione del terzo scaglione Irpef potrebbe alleviare il carico fiscale delle classi medie. Non avrebbe alcun effetto sulla distribuzione del reddito. E il costo sarebbe di gran lunga inferiore rispetto alla flat tax di Lega e Forza Italia.
I numeri relativi alla povertà in Italia sono preoccupanti, ma il reddito di cittadinanza potrebbe rivelarsi un problema, più che una soluzione. Perché un trasferimento generoso può scoraggiare l’attivazione lavorativa. E favorire il lavoro nero.
Oggi per un medesimo settore coesistono molti contratti collettivi. Per garantire i diritti minimi dei lavoratori è perciò indispensabile selezionare quelli comparativamente più rappresentativi. Per farlo, serve la collaborazione tra le istituzioni.