In terza media gli studenti ricevono dai professori un orientamento per la scelta della scuola superiore. Che di rado è il liceo per chi proviene da famiglie poco istruite. Si perpetuano così le disuguaglianze sociali. Eppure, basta poco per cambiare.
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In un mondo in cui gli operatori di servizio utilizzano contemporaneamente molte infrastrutture di rete, si attenuano le ragioni per l’integrazione verticale nelle telecomunicazioni. Su questo scenario del prossimo futuro si innesta la vicenda Telecom.
Per funzionare, il reddito di cittadinanza ha bisogno di centri per l’impiego efficienti, in grado di proporre seri percorsi di inserimento al lavoro. Le risorse necessarie potrebbero essere inferiori al previsto, purché siano costanti nel tempo.
Forme di partecipazione dei lavoratori nella gestione di società private sono presenti in diversi paesi europei. Anche in Italia potrebbe contribuire a migliorare la cooperazione tra le parti sociali. Ma non esiste un modello unico per realizzarla.
Una maggiore protezione dell’impiego dovrebbe favorire relazioni di lungo periodo e quindi l’investimento in formazione. Ma potrebbe anche indurre le imprese a utilizzare di più i contratti a termine, riducendo l’interesse a formare la forza lavoro.
In Europa ci sono oggi circa 9 mila chilometri di linee ad alta velocità, concentrate per lo più nei quattro stati più grandi. L’Italia è il paese dove il traffico cresce di più. Sarà merito del fatto che solo da noi ci sono due operatori in concorrenza?
C’è molta confusione sulla moneta fiscale. Non è il pasto gratis che molti propagandano. Emettere moneta fiscale per 100 miliardi è esattamente come un taglio alle tasse di 100 miliardi, una cifra pazzesca ed insensata, che genera un aumento equivalente delle passività dello stato.
La regola europea che mette un limite ai premi dei banchieri continua in molti casi a essere aggirata, soprattutto dai gestori del risparmio. Per una volta, però, l’Italia esce relativamente bene dal confronto internazionale.
La giustizia, applicando la legge vigente, respinge la rivendicazione dei fattorini di Foodora di essere qualificati come lavoratori subordinati. Così la tutela essenziale di questi lavoratori rimane senza risposta. Eppure esperienze di altri paesi mostrano la possibilità di creare un sistema di protezione.
Per gli italiani l’acqua minerale è certamente un bene voluttuario. Però il settore è concorrenziale e i profitti delle imprese non eccessivi. I danni all’ambiente sono prodotti dalle bottiglie e confezioni. E sono queste che dovrebbero essere tassate.