Se nella sfera familiare la piena parità è ormai una norma sociale diffusa, sul lavoro le donne continuano a percepire appropriato mostrarsi poco competitive. Una indagine tra studenti universitari mostra che vecchi pregiudizi coesistono con nuove aspettative.
Categoria: Argomenti Pagina 40 di 1098
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- PovertÃ
- SanitÃ
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
La popolazione immigrata rappresenta una componente vitale per il nostro paese, con un’età media molto più bassa e un tasso di natalità molto più alto rispetto agli italiani. A regolare gli ingressi per lavoro è però un meccanismo ormai superato.
La crescita dell’inflazione ha avuto effetti rilevanti sulle famiglie, ma anche sulle imprese. Un’indagine sul campo, condotta in aziende di tre settori portanti del made in Italy, mostra quali sono stati i problemi affrontati e le strategie per rispondere.
La presentazione del Piano strutturale di bilancio per i prossimi anni poteva essere l’occasione per una riflessione seria sui conti pubblici. Ma forse non ci sarà , anche per un testo scritto solo per addetti ai lavori. I problemi sono comunque impellenti.
Il Piano strutturale di bilancio presentato dal governo è in linea con le nuove regole fiscali della Ue. Ha obiettivi ambiziosi e vincolanti, almeno fino al 2027. Ma non chiarisce su quali voci di entrata e di spesa si pensa di intervenire.
Il Piano strutturale di bilancio ha aspetti positivi, come il fatto che il percorso di aggiustamento sia più incisivo di quanto richiesto dalla Commissione. Mancano però i numeri su come ottenere i risultati. E le ipotesi fatte potrebbero non realizzarsi.
La decarbonizzazione dell’industria europea è uno dei punti centrali del rapporto Draghi. Perché così si abbassa il costo dell’energia. Ma occorre anche dare sostegno ai settori che trainano l’innovazione, dalle tecnologie pulite ai veicoli elettrici.
I ricorsi alla Consulta proposti da quattro regioni tratteggiano una mappa dei possibili profili di incostituzionalità della legge Calderoli. Per gli aspetti finanziari vanno dalla definizione dei Lep agli effetti sui conti pubblici, alle compartecipazioni.
Le vendite di veicoli elettrici crescono in tutto il mondo, anche in Europa non si registrano crolli drammatici. Rimandare l’entrata in vigore delle norme europee finirebbe per ridurre ancora di più la competitività dell’automotive europeo.