Una eventuale uscita dell’Italia dall’euro avrebbe gravi conseguenze. Gli investitori esteri abbandonerebbero il nostro paese e si avrebbe una forte riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, con effetti su consumi e attività produttiva. Scenari peggiori con la dissoluzione della moneta unica.
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Anche sul referendum costituzionale i sondaggi non hanno azzeccato il risultato. Questa volta è stata la distanza tra “no” e “sì” a essere sottostimata. Le ragioni sono molte: le non risposte e la massa notevole di indecisi, certo. Ma anche alcune rilevanti leggerezze nella selezione dei campioni.
La morte di Fidel Castro spinge a fare un bilancio sulla sua eredità economica. Crisi degli anni Novanta a parte, i cubani hanno mantenuto un reddito più elevato rispetto ad altri paesi latino-americani. Qualche ombra in più sui progressi per garantire migliori condizioni di vita alla popolazione.
Il dibattito sul referendum del 4 dicembre è andato, nel paese, molto al di là dei contenuti della riforma istituzionale. Su lavoce.info abbiamo cercato di esporre analisi documentate utili per esprimere un voto ragionato. Abbiamo raccolto in un Dossier gli interventi pubblicati e alcuni inediti.
Dopo Brexit e presidenziali americane, anche i sondaggi sul referendum del 4 dicembre si riveleranno sbagliati? Nel nostro caso il problema è se il campione osservato sia o meno una buona rappresentazione di chi voterà. Perché i non rispondenti sono tanti. E ciò aumenta l’incertezza dei risultati.
Il principale problema delle banche italiane è l’enorme quantità di crediti inesigibili accumulati. Ben venga dunque il registro elettronico con i dati di tutte le procedure di recupero. I benefici potenziali sono tanti, se il regolamento di attuazione non porrà inutili barriere all’accesso.
I paesi europei spendono miliardi nel tentativo di fermare i flussi migratori. Sarebbe forse più utile investire in progetti di rimpatrio volontario assistito. Formano i migranti e permettono a chi torna di avviare un’attività propria. Il vantaggio di mantenere relazioni con entrambe le realtà.
Giusto evidenziare le responsabilità storiche dei diversi paesi e la loro quota attuale di emissioni di CO2. Ma va considerato anche il contributo alla crescita del benessere collettivo. La situazione degli stati europei e di Usa, Cina e India nell’ultimo articolo della “trilogia del carbonio”.
Le risposte ad alcuni commenti dei lettori sui risparmi dalla riforma costituzionale e i motivi per le differenze dalle altre stime circolanti. Conclusione: i risparmi sono inferiori a quanto avevo precedentemente calcolato: un massimo di 130 milioni contro 161.