La televisione influenza il modo in cui le persone si fanno un’opinione su tematiche importanti. In Europa, lo dimostra una volta di più la questione dell’immigrazione. Più ore si passano davanti alla tv, più aumenta la percezione negativa degli immigrati. I risultati dell’analisi statistica.
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Le nuove regole europee proteggono il contribuente dal costo del fallimento di una banca. Il rischio ora ricade sul risparmiatore. Tutto ciò per far sì che le banche siano più prudenti e per mettere al riparo i bilanci pubblici. Ma il meccanismo si basa su un presupposto sbagliato e andrà rivisto.
La vicenda che ruota attorno al decreto “salva-banche” fa emergere le responsabilità di chi non ha informato la clientela sui rischi a cui andava incontro: non solo le banche, ma anche le autorità di vigilanza. Se non si cambia rotta, in futuro i guai saranno maggiori. Contribuenti e risparmiatori.
Tornata a crescere con la crisi del 2008, la disoccupazione in Europa resta alta in modo persistente. Tocca alla politica monetaria affrontare esplicitamente il fenomeno. Ma purtroppo la Bce ha come obiettivo statutario la sola stabilità dei prezzi. Stagnazione e difficoltà del Quantitative easing.
Sulla soluzione adottata per salvare le ormai famose quattro banche italiane pesa un dubbio. L’onere del salvataggio è stato equamente ripartito tra detentori di obbligazioni subordinate, investitori al dettaglio e banche che hanno finanziato il fondo di risoluzione? Le domande senza risposta.
Anche in Italia è possibile realizzare una decarbonizzazione profonda. A patto di investire risorse che permettano l’innovazione tecnologica in tutti i settori. E serve l’impegno convinto in ricerca, sviluppo e diffusione di tecnologie avanzate a basso contenuto di carbonio nei processi produttivi.
La riforma Gelmini ha introdotto criteri meritocratici nell’università italiana. Ma lo spirito della legge è talvolta vanificato dalle scelte dei dipartimenti, specie se le abilitazioni sono di massa. Servono criteri trasparenti e verificabili ai quali i consigli siano obbligati ad attenersi.
L’Ires scende dal 27,5 al 24 per cento. Una buona notizia? Non per tutti. Perché comporta la svalutazione di una voce dell’attivo a bilancio che interessa la generalità delle imprese. Ma per le banche la situazione è ancora più complessa. E la soluzione prospettata non è delle migliori.
Nella lotta ai cambiamenti climatici meritano una particolare attenzione i gas diversi dall’anidride carbonica, ma che hanno effetti significativi sulla crescita della temperatura. Sono emissioni destinate ad aumentare, benché riducibili in parte senza costi. Il bilancio carbonico del pianeta.
Una sentenza della Corte di giustizia europea afferma che la disciplina italiana della prescrizione può pregiudicare gli obblighi imposti agli Stati dal diritto dell’Unione. La decisione è destinata a incidere profondamente sul nostro diritto penale. Dovrà pronunciarsi la Corte costituzionale.