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Quel filo di gas che lega la Russia all’Europa

Dopo l’introduzione della modalità di pagamento anticipato, la sospensione delle forniture di gas russo all’Ucraina è arrivata. Inevitabili quindi le preoccupazioni su possibili interruzioni anche verso i paesi europei. Ma davvero la Russia può, nel medio periodo, fare a meno dell’Europa?

Regole europee: la lunga strada per uscire dalla stupidità*

Con la riforma del Patto di stabilità e crescita, le regole europee in materia di bilancio sono diventate più flessibili, ma meno comprensibili per i cittadini. Come orientarsi? Proponiamo una guida, iniziando dal saldo strutturale e dall’output gap. Con l’auspicio di stime più precise in futuro.

Le quote rosa non superano l’abilitazione

Tante donne fra gli studenti universitari e fra i dottori di ricerca, poche nella carriera accademica. Forse perché nelle commissioni dei concorsi la presenza femminile è scarsa? Servono dunque le quote rosa? Alla luce dei risultati dell’abilitazione scientifica nazionale sarebbero un passo falso.

A volte funzionano: i sussidi alla stabilizzazione dei precari *

Gli incentivi statali favoriscono l’approdo a un lavoro stabile? Possono essere efficaci, anche se una quota della spesa finanzia conversioni da contratti a termine a rapporti di lavoro a tempo indeterminato che sarebbero comunque avvenute. Evidenza empirica sugli effetti del decreto 5 ottobre 2012.

Scozia indipendente, ma più povera *

A settembre la Scozia deciderà se staccarsi dal Regno Unito. Il risultato del referendum avrà importanti conseguenze politiche ed economiche. Un sondaggio condotto tra economisti indica che la Scozia non trarrebbe benefici economici dall’indipendenza. L’unione monetaria con la Gran Bretagna.

Case da incubo

Dal 2005 chi acquista una casa in costruzione dovrebbe ricevere dal costruttore una fideiussione sulle somme in acconto e una polizza assicurativa decennale per eventuali difetti di costruzione. La norma, spesso elusa, è ora ribadita dal decreto sull’emergenza abitativa. Il problema delle sanzioni.

Come complicare il funzionamento dell’università credendo di semplificarlo

EFFETTI DELL’ABOLIZIONE DELLE FACOLTÀ

“Semplificazione” è una parola chiave del programma di riforme dell’attuale Governo. E, per quanto riguarda il funzionamento dell’università, tutti – dal ministro al Cun ai docenti che lanciano appelli in rete – chiedono di renderlo più semplice. Ma la semplificazione organizzativa era già uno degli obiettivi principali della riforma del 2010.

Una riforma a due facce: la riorganizzazione amministrativa nei grandi e nei piccoli atenei

IL PERSONALE PRIMA E DOPO LA RIFORMA

La riorganizzazione amministrativa è uno degli aspetti meno dibattuti, ma più importanti, nel determinare le conseguenze dell’attuazione della legge 240 negli atenei.

Una verticalizzazione squilibrata: rettori, organi di governo e processi decisionali

LA VERTICALIZZAZIONE PREVISTA DALLA LEGGE 240

La riforma Gelmini aspirava a cambiare radicalmente le caratteristiche degli assetti di governo delle università italiane. In particolare, intendeva rafforzare le capacità di governo degli atenei al fine di superare quelle caratteristiche (il bicameralismo simmetrico, la logica corporativa e distributiva dei processi decisionali interni, l’incapacità a prendere decisioni strategiche) che erano ritenute una delle concause del loro cattivo funzionamento e dei loro risultati insoddisfacenti.

Come cambia opinione l’elettore in crisi

Una crisi economica rende più facili o più difficili le riforme strutturali? Uno studio empirico evidenzia che nei paesi in difficoltà i cittadini non amano la concorrenza e chiedono più redistribuzione del reddito e più proprietà pubblica in campo economico. Oltre a preferire un leader “forte”.

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