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Immigrazione: ecco le cose da fare

Anche una revisione del Testo unico sull’immigrazione ristretta al capitolo dell’integrazione potrebbe rivelarsi molto utile nel nostro paese. Ecco un elenco delle misure che potrebbero essere adottate.

L’agenda sull’immigrazione

Privo di una maggioranza parlamentare omogenea, sull’immigrazione il governo Monti si limita a prospettare una generica revisione del Testo unico in materia. Invece servirebbe un ben più profondo ripensamento di tutte le norme che regolano non solo l’arrivo in Italia dei lavoratori stranieri, ma anche la permanenza dei migranti nel nostro territorio, a cominciare dalla legge sulla cittadinanza. In ogni caso, nella nozione di integrazione dovrebbero ricadere tutti i processi che facilitano l’alleanza tra l’immigrato e il paese che lo ospita. Un elenco di misure auspicabili.

Area C, un successo. E può rinascere

Sospesa da una discussa ordinanza del Consiglio di Stato, torna la congestion charge milanese. Intanto, i dati mostrano chiaramente che Area C è stata un successo. Ha ridotto gli ingressi in città del 34 per cento. La minor congestione ha contribuito al calo delle emissioni di tutti i principali inquinanti locali. La velocità dei mezzi pubblici di superficie è aumentata del 6 per cento e gli incidenti sono scesi del 28 per cento. Paradossalmente, proprio la sospensione estiva ha fatto piazza pulita della tesi che la riduzione del traffico fosse dovuta alla crisi economica.

I cardini dell’unione bancaria

Il tassello che ha aperto la strada verso la vera e propria unione bancaria europea è la Efsf che cesserà di esistere a luglio 2013 per lasciare il posto all’Esm. L’Esm non è solo un fondo salva-Stati, ma anche salva-banche. E i suoi interventi si realizzeranno sulla base di memorandum d’intesa che dovranno prevedere una dettagliata disciplina delle modalità e dei tempi della ricapitalizzazione, oltreché dei controlli da effettuare sul loro rispetto. Diventa perciò assolutamente necessario che si costruisca rapidamente una struttura in grado di prevenire e gestire i rischi.

Marco Arnone, un esempio di vita

Marco Arnone era un economista che univa la profonda riflessione intellettuale alla passione per la giustizia, in difesa dei più deboli. Nei suoi studi e nella sua attività, l’etica e il senso della giustizia hanno sempre accompagnato la necessità di perseguire l’efficienza economica. I suoi contributi in diversi campi dell’economia mostrano la capacità di valutare gli aspetti più delicati e complessi dei problemi. Su molti temi è intervenuto con tesi innovative e lungimiranti. E per i suoi studenti è stato un vero maestro.

Servizi locali: quel che resta della riforma *

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, il sistema dei servizi locali torna alle normative settoriali, rilette però alla luce dei principi comunitari. Che prevedono di norma l’affidamento con gara e l’in house solo se una gestione concorrenziale è in conflitto con la speciale missione dell’ente pubblico. Anche i poteri dell’Antitrust sono stati rafforzati. Ci sono dunque gli strumenti per ridurre le inefficienze gestionali e per liberare risorse da destinare agli investimenti. I rischi connessi al programma di dismissioni per il ridimensionamento del debito pubblico.

Inizia l’era Omt

La Bce ha inaugurato l’era delle Outright Market Transactions. È l’atteso piano di acquisto di titoli sovrani sul mercato secondario. Ha quattro caratteristiche essenziali: è illimitato nella sua portata; gli acquisti saranno pienamente sterilizzati; riguarda titoli con scadenza breve e prevede condizioni per il paese che voglia accedervi. Dimostra che almeno la Banca centrale si preoccupa della sopravvivenza della moneta unica e ne rafforza l’indipendenza. Ma ripropone un rimpallo di responsabilità con gli Stati membri e difficilmente risolverà i problemi dell’euro.

Dal passato un debito pubblico insostenibile

Il debito pubblico italiano ha raggiunto la cifra insostenibile di quasi 2mila miliardi di euro, mentre nel 1960 era di appena 4 miliardi. (1)

Un taglio ai sussidi per ridurre le tasse

La riforma dei sussidi alle imprese si presta perfettamente a un’operazione di riduzione della spesa accompagnata da una riduzione della tassazione senza l’esigenza di compensazioni. Un intervento così disegnato non ridurrebbe l’ammontare di risorse disponibili per un sistema produttivo già fiaccato da anni di crisi. Eliminerebbe invece trasferimenti improduttivi, consentendo una riduzione generalizzata del cuneo fiscale che beneficerebbe tutte le aziende. Un articolo scritto da due degli autori del Rapporto al presidente del Consiglio e ministro dell’Economia e al ministro dello Sviluppo.

L’arma in più di Eni

Il prezzo dei carburanti è stato l’argomento dell’estate, come non avveniva da qualche anno. Ma dopo gli grossi sconti del fine settimana, sono arrivati implacabili gli aumenti. Tuttavia, per una volta, c’è stato vero scontro sui prezzi iniziato dal leader del mercato, Eni. E forse prima ancora dalla campagna Fiat-IP del prezzo bloccato del carburante per tre anni. Eni e Fiat, però, sono anche i leader nel metano. Perché non scommettere con convinzione sulle auto a metano ora che i consumi di gas sono in calo e l’Italia si ripropone come hub d’Europa?

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