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DOVE INCIAMPA LA CORSA ALLO SCUDO FISCALE

Molte voci spingono per un’adesione in massa allo scudo fiscale. Compresa una circolare dell’Agenzia delle Entrate. Che però su diverse questioni è in contrasto con il testo della norma oppure crea regole non ricavabili dalla legge. Per esempio, sulla segretezza delle operazioni di emersione. Ai fini Iva, poi, lo scudo non è dissimile dal condono fiscale del 2002. Bocciato dalla Corte di giustizia perché in contrasto con i principi della normativa comunitaria sul tema. Dunque, in futuro il Fisco potrebbe chiedere il pagamento di Iva, sanzioni e interessi sulle somme scudate.

CLIMA: TRA L’INCUDINE E IL MARTELLO

Le emissioni vanno ridotte se non vogliamo il surriscaldamento del pianeta e le sue disastrose conseguenze. Un obiettivo ambizioso consente una decisa azione immediata, offre una metrica precisa per valutare se quelle azioni sono efficaci e mobilita la società internazionale. Su un piatto della bilancia ci sono i costi molto alti che non vogliamo o non possiamo sostenere, ma sull’altro c’è la consapevolezza che l’assenza di investimenti ingenti porta il nostro pianeta a uno stato di stress non più sostenibile. E allora? Solo la politica ci può salvare.

I NUMERI MAGICI DELL’APPALTO ALLA SICILIANA

In Sicilia la maggior parte degli appalti di opere pubbliche al di sotto della soglia comunitaria è oggi assegnata per sorteggio. Perché le tante imprese che partecipano alle gare presentano offerte al ribasso identiche, persino nelle quattro cifre dopo la virgola. Ma gli imprenditori negano le accuse di aver formato un cartello e gli esperti spiegano tutto con il meccanismo matematico adottato per la determinazione dell’offerta aggiudicataria. Resta comunque da sottolineare l’anomalia della mancata pubblicità rispetto alle modalità del sorteggio.

TREMONTI BOND, OPERAZIONE NEBBIA

Due banche hanno fatto ricorso finora ai Tremonti bond. In entrambi i casi non sono chiari i termini dei finanziamenti concessi né come si possa garantire uno degli obiettivi per cui sono stati istituiti: il sostegno al credito per famiglie e piccole imprese. La legge che ha introdotto questi strumenti finanziari e i successivi decreti ministeriali si limitano infatti a enunciazioni di principio, ma non indicano specifici impegni delle banche emittenti. Lasciando sostanzialmente ai singoli istituti di credito la definizione concreta delle misure da praticare.

RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ: LA SELEZIONE DEL DOCENTE

La proposta di legge per la riforma dell’università prevede un’ampia delega al Governo che dovrà poi emanare molti regolamenti attuativi. Delle sue tre parti – governance degli atenei, qualità del sistema universitario, progressioni delle carriere dei docenti – cominciamo a esaminare la terza. Il suo un impianto dirigistico la espone a un forte rischio di manipolazione. La carriera accademica non appare particolarmente allettante per i giovani. E le nuove norme entreranno in vigore solo alla fine della legislatura. Troppo tempo per una riforma tanto urgente.

LA CONSOB E LE RELAZIONI PERICOLOSE

Operazioni con parti correlate, conflitti di interesse, strutture proprietarie chiuse e club ristretti di amministratori sono vizi endemici della borsa italiana. Chi ne soffre sono i piccoli azionisti e, con loro, l’economia nazionale, perché si alza il costo del capitale, che sconta gli abusi compiuti dai soci forti. E’ ancora in bozza un regolamento Consob che adatta e applica principi e procedure tratti dal diritto americano. E’ così in grado di rivoluzionare il trattamento delle operazioni che più si prestano a espropriare i soci di minoranza.

DA CLANDESTINO A LAVORATORE

Il risultato politico più interessante della sanatoria per colf e assistenti familiari è il riconoscimento implicito che gli immigrati senza permesso di soggiorno sono in gran parte umili lavoratori che vorrebbero lavorare e vivere alla luce del sole e non criminali. Quanto ai numeri deludenti delle domande presentate e alla composizione per nazionalità, fanno pensare che molti stranieri che ne avrebbero avuto diritto non sono riusciti ad accedere alla sanatoria, mentre altri che non ne avrebbero avuto diritto ci hanno provato. Per mancanza di alternative.

E SULLA SANITÀ LE REGIONI BATTONO IL GOVERNO

Dopo forti tensioni, regioni e governo trovano l’accordo sulle risorse da destinare al Servizio sanitario nazionale: 106,2 miliardi, più 400 milioni per la non autosufficienza e 30 milioni per le politiche sociali. Si avvicina così la stesura definitiva del Piano per la salute dei prossimi tre anni. Tanto più che le regioni ne hanno già fissato gli obiettivi strategici, mostrando un’attenzione verso la sanità che si fatica a vedere nelle proposte del governo. Ma l’esecutivo ha ceduto anche sul commissariamento delle amministrazioni tenute al piano di rientro.

FUORI DAL PANTANO DELL’IRAP

L’Irap è un’imposta sostanzialmente corretta sotto il profilo economico, ma profondamente odiata dai contribuenti. Va dunque migliorata. E forse in parte sostituita. Se possibile all’interno di una più vasta riforma del sistema tributario italiano. Ma certo senza abbandonarsi a improvvisazioni e studiando seriamente gli effetti dei diversi possibili provvedimenti. Se l’obiettivo è invece sostenere l’economia, sono possibili altri interventi congiunturali di maggiore efficacia.

DUE GRADI D’ILLUSIONE

A L’Aquila i leader delle maggiori economie mondiali si sono impegnati a mantenere al di sotto dei due gradi l’aumento della temperatura terrestre causato dall’effetto serra. Non è però un obiettivo raggiungibile con certezza. Anzi, ha una buona probabilità di essere ottenuto solo attraverso uno sforzo di riduzione delle emissioni immediato, di notevole entità, globale e inevitabilmente costoso. Difficile dunque da realizzare. Si dovrebbe invece ripensare la politica climatica, dando molto più peso all’integrazione tra misure di mitigazione e di adattamento.

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