I dati Inail dicono che gli infortuni stradali sono di gran lunga la prima causa delle cosiddette morti bianche. A essi è riconducibile circa la metà dei morti sul lavoro. La circolazione stradale è mediamente più rischiosa anche quando si fanno confronti con i settori produttivi a più alta frequenza di infortuni. Grandi le differenze fra la cultura della sicurezza sul lavoro e quella della sicurezza stradale, in termini di allarme sociale, di risorse umane e finanziarie devolute a formazione, prevenzione e controlli, di conseguenze giuridiche.
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Da almeno settant’anni il gettito dell’imposta di successione è in costante calo nei paesi Ocse. La tendenza si spiega con la sempre minore concentrazione della ricchezza e la sua diversa composizione, con il crescente ruolo del reddito da lavoro a scapito di quello da proprietà . In Italia il livello delle entrate è particolarmente moderato e stabile nel tempo. Anche per effetto di evasione ed elusione. La richiesta di riduzione si deve al fatto che nel comparto casa la differenza tra la ricchezza dell’elettore mediano e quella media è molto ridotta.
L’euro continua ad apprezzarsi nei confronti del dollaro, sia a causa di fattori ciclici, che di fattori strutturali. Poco senso ha la proposta di Sarkozy di chiedere alla Bce una politica di indebolimento del tasso di cambio. Sarebbe piuttosto utile che la Cina accettasse di abbandonare il suo legame “esclusivo” con il dollaro e altrettanto utile rafforzare la sorveglianza multilaterale sui tassi di cambio per evitare un’eccessiva svalutazione della valuta americana. Nel frattempo un rappresentante unico dell’eurozona nelle istituzioni internazionali sarebbe un buon primo passo per raggiungere questi obiettivi…
Il dibattito sul governo delle società quotate si è concentrato attorno a tre punti critici: presenza di gruppi piramidali e scatole cinesi, controllo tramite patti di sindacato, debolezza della normativa sull’Opa. Problemi di contendibilità delle società e di tutela delle minoranze esistono davvero. Per risolverli, gli interventi di tipo regolamentare sono preferibili a quelli per legge. Ma debbono essere efficaci e non solo formali. Appellarsi all’agire del mercato, che opera con tempi lunghi, e al “mito” della difesa di piccoli azionisti, non basta più.
EÂ’ un Documento di programmazione economica e finanziaria da fine legislatura quello appena varato dal Governo. Guarda alle esigenze politiche immediate e trascura il futuro. A chi governerà nel 2009 e 2010 viene passata la patata bollente di un aggiustamento per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011. Insomma, a meno di un cambiamento radicale nella capacità del Governo di contenere la spesa, alla fine avremo più spesa e più tasse. E ancora una volta non vi sono politiche prioritarie per l’ambiente, malgrado gli alti costi che comportebbe la mancata applicazione del Protocollo di Kyoto.
Il programma elettorale (2006) dell’Unione di centro-sinistra proponeva una modifica profonda della Legge Obiettivo, varata dal Governo di centro-destra. Oggi la logica di quella legge viene confermata dall’Allegato infrastrutture al Dpef. Elenchi di opere prioritarie, la cui priorità non è mai stata valutata; venti di finanza creativa; evocazione della “golden rule” e mega-finanziamenti a F.S.. Qualche ipotesi sul perché le cose vadano in questo modo.
Chi spreca i soldi dei contribuenti? E perché? Per inefficienza o per corruzione? L’introduzione della Consip come centrale acquisti permette di stimare i risparmi e maggiori esborsi. Meno inefficienti risultano le amministrazioni locali, e ancora meglio sembrano fare gli enti semi-autonomi, quali Università e Aziende Sanitarie Locali. E per controllare meglio è necessaria la raccolta sistematica di dati e la massima trasparenza.
Intervista a Walter Tocci, deputato dell’Unione e membro della commissione Cultura della Camera, per tracciare un bilancio dell’attività del primo anno di governo Prodi in materia di università e ricerca. Si discute di Anvur e Civr, di finanziamenti e di incentivi alla produzione scientifica, di concorsi e delle troppe norme che regolano l’attività degli atenei. Ma l’appuntamento cruciale è la prossima Finanziaria. Se non ci sarà un congruo aumento di fondi per la ricerca e l’università legato alla valutazione, allora il guasto diventerà irrimediabile.
Milano vara la sua pollution charge. Da apprezzare il rigurgito di sensibilità al problema del traffico, ma continua a sorprendere il malinteso di fondo che caratterizza il provvedimento. La prospettiva da adottare dovrebbe essere quella del pedaggio anti-congestionamento. Sulla base del principio che tutti i mezzi privati, anche quelli a emissioni nulle, occupano spazio. La cui disponibilità limitata, soprattutto nelle città , costituisce il vincolo fondamentale. Male quindi le esenzioni e gli sconti, mentre la zona interessata dovrebbe essere più ampia. Un intervento sul tema di Sergio Ascari.
E’ stato raggiunto l’accordo sulla riforma delle pensioni. Analizzeremo in dettaglio il pacchetto. Purtroppo non sembra prevista alcuna revisione automatica dei coefficienti di trasformazione, l’unico strumento in grado di garantire al tempo stesso sostenibilità finanziaria ed equità tra le generazioni. Il sistema pensionistico resta governato dalla discrezionalità politica ciò che in passato ha prodotto debito, inefficienza e iniquità . Forniamo ai lettori il testo delle delibere del nucleo di valutazione della spesa previdenziale che stabilisce i criteri per la revisione automatica dei coefficienti. Non c’è bisogno di istituire una nuova commissione e rinviare ulteriormente il problema.