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Queste norme sono una Babele

Nell’ordinamento italiano dei mercati finanziari sembra non solo necessaria una riscrittura di molte norme, ma anche qualche modifica delle scelte a suo tempo effettuate. E’ forse opportuno abbandonare la soglia del 30 per cento come presupposto per l’Opa totalitaria, prevedendone l’obbligo ogni qualvolta muti il controllo. Il governo dovrebbe assumere un’iniziativa di coordinamento delle leggi esistenti e di un loro aggiornamento per evitare che i vizi della normativa incidano sull’efficienza della industria finanziaria italiana.

E con la direttiva arriva la competizione tra sedi

Dal 1° novembre 2007 entra in vigore la direttiva Mifid. Per gli Stati membri significa l’abolizione dell’obbligo di concentrazione delle negoziazioni sui mercati regolamentati. Prima conseguenza è la potenziale frammentazione degli scambi su più sedi di esecuzione. Comporta vantaggi e svantaggi e molto dipenderà dal grado di competizione che si genererà tra le diverse sedi. E’ perciò fondamentale che gli operatori dispongano delle informazioni necessarie per poterne valutare la convenienza relativa.

Meglio il mercato della “prudenza”

Il settore bancario è per tradizione fortemente regolamentato. E i criteri di Basilea 2 mirano a evitare comportamenti eccessivamente rischiosi da parte dei banchieri. Al di là di costi di applicazione elevati, i primi riscontri empirici contestano l’efficacia della regolamentazione prudenziale per il buon funzionamento del sistema. Esaltano invece l’utilità di una maggiore trasparenza e disciplina di mercato. Se i risultati dovessero essere confermati in futuro, la comunità regolamentare internazionale dovrà tenerne conto.

Ma non tutti i risparmiatori sono uguali

Con le nuove regole gli intermediari finanziari dovranno agire in modo onesto, equo e professionale. E per farlo la miglior arma è l’informazione. Che dovrà essere calibrata sui risparmiatori meno “sofisticati”. Molte norme di trasparenza non si applicano invece nelle operazioni con clienti considerati capaci di valutare la rischiosità degli investimenti. All’investitore si richiede comunque una certa capacità critica che lo guidi nelle scelte. Da promuovere dunque una maggiore “scolarizzazione finanziaria”.

Come la Mifid cambia i mercati finanziari

Con la direttiva Mifid (Markets In Financial Instruments Directive) si compie un passo importante nel costruire un mercato integrato europeo dei servizi finanziari. Ma l’armonizzazione delle regolamentazioni a livello comunitario richiede tutele più forti contro i conflitti di interesse, maggiore scolarizzazione finanziaria e informazione sulle sedi di esecuzione degli scambi per evitare una loro eccessiva frammentazione. Occorre poi da noi coordinare le nuove disposizioni con le norme del Testo unico della Finanza e verificare il loro impatto sulla operatività degli intermediari.

La parodia dei premi al merito

Premi alla produttività dei pubblici dipendenti? No chiamiamoli con il loro vero nome: si tratta di una riedizione delle vecchie indennità di presenza e di compensazioni per chi ha commesso reati nell’esercizio delle sue funzioni. L’esempio dell’accordo dei dipendenti del Tesoro. Un documento davvero illuminante.

Le Asl, un’opera incompiuta

Pur differenziata sul territorio, continua la pratica dell’accumulo dei disavanzi da parte di molte delle aziende sanitarie regionali. Disavanzi che poi vengono assorbiti dal bilancio dello Stato, con effetti negativi sulle finanze pubbliche nazionali. Accade anche per la natura incerta delle Asl, formalmente aziende, ma in realtà con ben poche delle caratteristiche delle imprese private. Per controllare la spesa, forse bisogna riformare la governance del sistema sanitario, e questa passa in primo luogo per una riforma delle Asl.

Una pensione da non anticipare

La normativa sui fondi pensione prevede che gli iscritti possano richiedere anticipazioni della posizione individuale maturata, fino al 75 per cento del totale dei versamenti effettuati. E’ un regime molto liberale, giustificato dalla necessità di mantenere le stesse regole che vigono per il Tfr. Ma comporta il rischio di compromettere la possibilità di garantirsi una rendita pensionistica complementare per l’età anziana. I lavoratori vanno sensibilizzati sulle gravi ripercussioni di un ricorso anticipato al risparmio previdenziale.

Un patto per modernizzare il lavoro

Nel dibattito sulla competitività delle imprese italiane il ruolo dell’innovazione organizzativa è spesso trascurato o considerato solo marginalmente. Una indagine di Assolombarda mostra che l’innovazione organizzativa è più presente nelle imprese che competono sui mercati internazionali, che operano in rete e che investono molto in tecnologie e capitale umano. Le proposte per colmare il vuoto istituzionale in questo campo, a partire dalla stipula di un vero e proprio “patto per la riorganizzazione nei luoghi di lavoro”.

La Francia dopo il 22 aprile *

Dai risultati del primo turno delle elezioni presidenziali francesi si possono già trarre alcuni insegnamenti. I francesi tornano a occuparsi di politica e confermano la fiducia al sistema presidenziale. In un momento crisi si affidano ai grandi partiti, rinunciando al voto di protesta. Si rinnova anche la contrapposizione destra-sinistra, sempre più orientata verso il bipartitismo. Quanto agli elettori di centro, chiedono pluralismo e lanciano un appello di modernizzazione e di apertura alle due formazioni principali.

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