Lavoce.info

Categoria: Argomenti Pagina 931 di 1092

Anvur, Agenzia per il reclutamento dei ricercatori

L’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca prima ancora di nascere, è già un giocattolo in mano al potere. Le si demanda un compito nella sostanza impossibile: valutare i singoli ricercatori. Ne ha anche un altro, improprio ma preciso: coprire, tramite l’effetto annuncio l’ennesima infornata di dipendenti pubblici. Perché l’Anvur di oggi è molto diversa dall’idea originaria. E il cambiamento di missione si accompagna al piano di assumere 10mila docenti di terza fascia in tre anni, di cui 4mila subito.

Un patto per modernizzare il lavoro

Nel dibattito sulla competitività delle imprese italiane il ruolo dell’innovazione organizzativa è spesso trascurato o considerato solo marginalmente. Una indagine di Assolombarda mostra che l’innovazione organizzativa è più presente nelle imprese che competono sui mercati internazionali, che operano in rete e che investono molto in tecnologie e capitale umano. Le proposte per colmare il vuoto istituzionale in questo campo, a partire dalla stipula di un vero e proprio “patto per la riorganizzazione nei luoghi di lavoro”.

La Francia dopo il 22 aprile *

Dai risultati del primo turno delle elezioni presidenziali francesi si possono già trarre alcuni insegnamenti. I francesi tornano a occuparsi di politica e confermano la fiducia al sistema presidenziale. In un momento crisi si affidano ai grandi partiti, rinunciando al voto di protesta. Si rinnova anche la contrapposizione destra-sinistra, sempre più orientata verso il bipartitismo. Quanto agli elettori di centro, chiedono pluralismo e lanciano un appello di modernizzazione e di apertura alle due formazioni principali.

Fino all’ultimo miglio

La discussione sul futuro della rete fissa di Telecom sembra incanalarsi sulla strada giusta, ma occorre evitare che le nuove regole siano in contrasto con il diritto comunitario. Deve essere opportunamente giustificata e motivata la decisione di attribuire all’Agcom ulteriori poteri. Che devono essere delimitati da chiari principi di necessità e proporzionalità rispetto alla finalità di garantire l’accesso in condizioni di uguaglianza alla rete fissa non duplicabile. Un buon quadro regolatorio fornisce anche la risposta alle preoccupazioni sugli investimenti.

Qualità a Nord-Est

Una legge della Regione Friuli Venezia Giulia rivela un approccio quasi rivoluzionario. Forse per la prima volta, lo Stato non dice all’azienda come deve innovare, ma predispone un menu di strumenti tra cui l’impresa può scegliere per innovare. E per accertarsi che le risorse pubbliche non siano usate per fini diversi da quelli per cui sono concesse, è previsto un monitoraggio prima, durante e dopo il progetto. Non con per burocratizzare, ma al fine di correggere in corso d’opera il progetto iniziale in vista dell’obiettivo di aumentare la qualità e la competitività.

Francia-Italia, stessa partita anche in economia

Per i poteri che la costituzione gli attribuisce, il futuro presidente della Francia avrà una profonda influenza anche sull’Europa. Importante dunque capire la visione del mondo dei due principali candidati all’Eliseo. Si può farlo attraverso due libri scritti da economisti che di Sarkozy e Royal sono consulenti. Vi si ritrovano parole chiave come pensioni, nanismo industriale, capitalismo familiare, tassa di successione: quasi le stesse della campagna elettorale italiana dello scorso anno.

I due volti di Ségolène*

Nel programma economico di Royal convivono tendenze opposte. Vi si possono ritrovare i sostenitori del mondo del lavoro di ieri, con i sussidi statali e i lavori utili, e i fautori di una visione moderna dell’economia. Per i giovani ci sono proposte che hanno una logica economica coerente, destinate a favorire il primo impiego, accanto ad altre del tutto incomprensibili. Lo stesso discorso vale per gli interventi sul sistema della formazione. Buone idee su reddito di solidarietà attiva e sistema previdenziale dei lavoratori autonomi.

Una campagna senza Europa*

Nella campagna elettorale francese si parla molto poco di Unione Europea. Difficile credere che i francesi si disinteressino della questione e che i candidati non abbiano niente da dire. Probabilmente evitano un argomento scottante. Ma perché la Francia, un tempo al vertice della costruzione europea, ha perduto gran parte della sua influenza? Per due malintesi, dagli effetti disastrosi: l’idea di Europa-potenza e il rifiuto dell’economia di mercato.

Ipocrisie bianche

In occasione della festa dei lavoratori si è tornato a parlarne. Ma sulle morti bianche si dicono e scrivono una marea di ipocrisie. E’ un problema di lunga data del nostro paese, non un’emergenza degli ultimi giorni. Affrontarlo con nuove leggi non serve, perché nasce dalla disapplicazione delle leggi già in vigore, peraltro allineate a quelle di paesi con il numero più basso di incidenti mortali sul lavoro. Se il sindacato non si fosse opposto a suo tempo alla riconversione del personale del collocamento, avremmo ora un corpo di ispettori del lavoro in grado di effettuare molti più controlli. Si è ancora in tempo di farlo, basta che il sindacato lo consenta.

Perché voterò Sarkozy*

Pessimi rapporti tra le parti sociali, ammortizzatori sociali costosi e inefficaci, un sistema universitario profondamente malato: sono i problemi principali della Francia di oggi. Giusto quindi andare a vedere cosa hanno da dire su questi temi i due candidati all’Eliseo. E scoprire chi fra i due abbia un’idea più chiara sulle strategie e sulle soluzioni da perseguire. Per migliorare il futuro dei giovani, diminuire la disoccupazione e impegnarsi in una vera riforma dell’università.

Pagina 931 di 1092

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén