Nonostante un rasserenamento nei rapporti negli ultimi mesi, la Commissione europea ha deferito la Polonia alla Corte di giustizia. È una decisione di notevole importanza sul piano giuridico, istituzionale e politico. E riguarda anche il governo italiano.
Categoria: Argomenti Pagina 94 di 1086
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- Povertà
- Sanità
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
Negli ultimi anni l’astensione è aumentata. Ma è solo una parte della storia: ci sono infatti coloro che si astengono pur andando a votare: gli elettori che inseriscono nell’urna una scheda bianca oppure nulla. Come si è evoluto il fenomeno nel tempo?
Il numero di migranti accolti da stati o territori varia molto, perché a determinare le decisioni sono spesso logiche elettorali. Uno studio sui comuni italiani mostra che se si avvicinano le elezioni del sindaco si riduce la probabilità di accoglienza.
Quasi a ogni cambio di governo l’idea del Ponte sullo stretto di Messina viene riesumata o accantonata. Andrebbe presa una decisione definitiva. Ed è una decisione politica, perché sotto il profilo economico è difficile valutare se l’opera conviene o meno.
L’entrata in vigore della Global Minimum Tax, nel 2024, impone di ripensare gli incentivi fiscali alle imprese. Se non vengono costruiti in modo adeguato rischiano di essere solo un costo per lo stato concedente. La riforma fiscale ne deve tener conto.
La Global Minimum Tax avrà conseguenze sulla distribuzione internazionale degli investimenti delle multinazionali tra diverse giurisdizioni. Senza la leva fiscale, alcuni paesi non riusciranno a compensare il loro svantaggio strutturale iniziale.
Il nuovo sussidio contro la povertà vedrà una suddivisione tra famiglie di poveri fragili e poveri meno fragili. Per le prime l’importo del contributo potrebbe leggermente aumentare. Ma le previsioni per l’altro gruppo portano l’Italia agli ultimi posti in Europa nel sostegno al reddito.
Proteste in Francia contro la riforma delle pensioni, che punta ad assicurare la tenuta dei conti pensionistici da qui al 2030. Sono molti i punti di contatto con quanto previsto in Italia, ma sul riordino degli schemi speciali siamo in vantaggio.
La crisi causata dalla pandemia ha colpito soprattutto le donne. I divari retributivi di genere sono aumentati in tutte le famiglie, ma in particolare in quelle che erano già più diseguali. Bisogna evitare che tutto ciò produca effetti di lungo periodo.
L’acqua dolce è diventata una risorsa scarsa, anche al Nord. Mentre l’Europa chiede nuovi impegni sugli inquinanti e sul riuso. Serve allora una strategia che dia indirizzi coerenti per affrontare la situazione in un’ottica di medio-lungo termine.