L’aumento dei prezzi colpisce soprattutto le famiglie più povere. Le misure adottate dal governo sono riuscite a mitigarne gli effetti in particolare su quelle fasce. I costi per le casse dello stato sono però elevati. Servirebbe un fondo europeo.
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Per ridurre l’incidenza della povertà assoluta è necessario che l’economia torni a crescere stabilmente. Cartina di tornasole sono i dati del Rapporto Caritas: nel 2021, anno di ripresa dopo la crisi da Covid, il fenomeno cala al Nord e cresce al Sud.
Con un sistema di ammortizzatori sociali che preveda diverse misure di protezione sociale contro la disoccupazione diminuirebbe la spesa complessiva per il reddito minimo, anche nei casi di cumulabilità. È una strada che altri paesi già percorrono.
Tutti i paesi europei hanno una rete finale di sicurezza sociale. Ma si affianca a un sistema di ammortizzatori sociali universale, che interviene prima che tutto il nucleo familiare cada in povertà. In Italia, invece, c’è solo il reddito di cittadinanza.
Nessun partito propone di cancellare gli interventi nazionali contro la povertà. Le forze politiche si dividono tra chi vuole potenziare il Reddito di cittadinanza e chi vuole sostituirlo con altri interventi. L’inclusione sociale resta in secondo piano.
Con metodi statistici rinnovati, l’indagine della Banca d’Italia permette di analizzare con più precisione le condizioni economiche delle famiglie italiane. E permette di esplorare meglio la disuguaglianza dei redditi e della ricchezza nel nostro paese.
Non c’è solo il problema dei pensionati poveri di oggi. Le carriere intermittenti si diffondono, soprattutto fra i più giovani. Ciò prefigura pensionati futuri con assegni molto bassi. Serviranno risposte di natura previdenziale e non assistenziale.
Il Reddito di cittadinanza si è dimostrato uno strumento fondamentale nel contenere la povertà, ma ha ampi margini di miglioramento. Le modifiche, però, dovrebbero basarsi su dati empirici e non su valutazioni politiche.
Il Rapporto Inps traccia un quadro preciso del numero e del profilo dei beneficiari del reddito di cittadinanza. I percettori con un impiego sono in media lavoratori deboli, con un reddito molto basso. Cosa fare per aumentarne la quota.
Garantire minimi salariali adeguati è una condizione necessaria ma non sufficiente per arginare il lavoro povero in Italia. Il confronto con altri paesi mostra che per risolvere il problema va rivisto il sistema di sostegno alle famiglie a basso reddito.