Lavoce.info

Categoria: Scuola, università e ricerca Pagina 33 di 70

Chi decide nella scuola made in England

Continua l’analisi del sistema scolastico inglese, uno dei modelli per la proposta di riforma della scuola italiana. Il meccanismo decisionale vede al vertice un governing body elettivo, che sceglie preside e insegnanti e i loro stipendi. Le risorse dai ministeri sulla base del numero di iscritti.

Modello all’inglese per la scuola italiana?

Si è appena conclusa la consultazione pubblica su la “buona scuola”. Un confronto con il sistema inglese, di cui il Governo vuole mutuare alcuni aspetti, appare dunque utile. Le differenze con la nostra scuola restano comunque significative, a partire dal concetto di classe fino agli esami. 

La nuova scuola: come sarà l’istruzione secondaria?*

Il documento del Governo su “la buona scuola” si fa apprezzare per molti motivi. Manca, però, una proposta di ordinamento complessivo del sistema, in particolare di quello secondario. Necessaria una scelta tra modello comprensivo e duale. E un effettivo rispetto dell’obbligo scolastico e formativo.

Dove investire nella formazione del paese *

La “buona scuola” del Governo Renzi prevede a regime investimenti massicci. Ma dove è meglio indirizzare le risorse? Sui primi gradi di istruzione o sul livello universitario? I dati sembrano suggerire che il divario più consistente da colmare con i paesi europei è nella formazione terziaria. 

Le sirene che allontano dalla laurea

I laureati italiani continuano a rimanere pochi, con alti tassi di abbandono e lunghi ritardi nel completamento dell’università. Recenti studi mostrano che il successo accademico non dipende solo dalle capacità cognitive, ma anche da altre abilità. E le università dovrebbero tenerne conto.

Ammissione a medicina: i rischi della proposta del Governo

Il ministro Giannini ha ribadito che dal 2015 il test di ingresso alla facoltà di medicina sarà abolito, sostituito da una selezione alla fine del primo anno. Il progetto del Governo ha molti difetti. Meglio sarebbe affidarsi a una soluzione che parte dalla revisione dell’esame di maturità.

L’acronimo dimenticato nella riforma del sistema educativo

I massive online open courses sono piattaforme digitali che offrono gratuitamente corsi universitari e materiale didattico per la scuola secondaria. La riforma della scuola presentata dal Governo non li prende neanche in considerazione. Una rivoluzione simile a quella avvenuta nell’informazione.

Due ostacoli sul cammino verso una buona scuola

La proposta del Governo punta a cambiare il funzionamento del sistema scuola. Ha una sua coerenza ed è argomentata in maniera comprensibile e documentata. Cruciale però definire bene i due grandi temi delle nuove assunzioni e della valutazione. Altrimenti, possono far fallire l’intero progetto.

Quello che manca: l’ora di economia dalle elementari

Nella scuola italiana l’insegnamento dell’economia non ha oggi molto spazio. D’altra parte non sono solo i ragazzi a essere ignoranti in materia, anche gli adulti hanno molte lacune. L’educazione finanziaria dovrebbe partire fin dai primi anni di scuola. EconoMia e gli altri progetti pilota.

La nuova scuola targata Renzi

L’assunzione ope legis di 150mila precari è forse il prezzo che il Governo ha dovuto pagare per introdurre importanti novità nel mondo della scuola. Come gli aumenti retributivi legati al merito individuale dei docenti. Resta però da capire quale sarà la reale autonomia degli istituti.

Pagina 33 di 70

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén