Mai come oggi ci accorgiamo dell’importanza della cultura. Che però è un settore economicamente fragile, duramente colpito dai provvedimenti di lockdown. Tra le misure di sostegno varate dalla Ue e dai singoli paesi si distinguono quelle francesi.
Categoria: Società e cultura Pagina 14 di 32
La maggior parte degli italiani si aspetta una proroga oltre il 3 aprile delle misure di isolamento sociale. È anche pronta a mantenere o aumentare gli sforzi. Ma se la data supera le previsioni di ciascuno cala la volontà di rispettare le restrizioni.
In Italia sono pochi gli anziani che utilizzano pc, Internet e social network. Una fascia particolarmente fragile di popolazione si trova così a rischio di esclusione sociale. Le istituzioni dovrebbero favorire la loro alfabetizzazione informatica.
La storia lo insegna: le grandi epidemie si diffondono lungo le rotte commerciali. Accadeva ai tempi della peste nera e accade ai nostri giorni. E la soluzione migliore è sempre la quarantena. Anche a costo di gravi sacrifici per l’economia.
Essere governati da una coalizione di centro-destra o da una di centro-sinistra non è la stessa cosa per quanto riguarda la spesa sociale e le politiche del lavoro. Le politiche cambiano, anche se di poco e lentamente: gli effetti si vedono dopo decenni.
La riforma Franceschini riconosce autonomia ai musei, perché possano valorizzare il nostro patrimonio culturale. Acquista così rilievo la figura del direttore, affiancato dal consiglio di amministrazione. Ecco un’analisi dei risultati raggiunti finora.
L’Italia non cresce perché il sistema è schiacciato dalla burocrazia e dall’inefficienza dell’amministrazione pubblica? O le cause sono altre? Un libro di Paolo Sestito e Roberto Torrini cerca di rispondere a queste domande. Ne pubblichiamo un estratto.
Greta Thunberg è stata nominata “Personaggio del 2019” da Time. Si tratta della persona più giovane ad aver mai ottenuto il riconoscimento. Del resto, per questa emblematica figura, non è l’unico premio dell’anno e forse nemmeno il più importante.
Contrastare i falsi in campo economico è possibile se gli economisti rimangono su terreni sui quali la ricerca fornisce indicazioni precise. Più difficile è prevedere il verificarsi di una crisi finanziaria e poco fondata la fiducia negli incentivi statali.
La divergenza geografica è un tratto distintivo dell’economia basata sulla conoscenza. In un paese già disomogeneo come l’Italia, ciò apre questioni che vanno affrontate subito, per creare le condizioni per garantire a tutti un’esistenza dignitosa.