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Categoria: Il Punto Pagina 105 di 150

Il Punto

Mentre ci si accapiglia su preferenze e dimensione del premio di maggioranza, ci sono aspetti fondamentali della legge elettorale che vengono ignorati: hanno a che vedere con il disegno dei collegi elettorali. Ecco come bisognerebbe ridefinirli e chi dovrebbe farlo. Una proposta per superare le liste bloccate senza alterare gli interessi in campo dei due partiti. Bene che la politica tenga presente che da parte dei cittadini c’è una forte richiesta di un Parlamento di eletti, non di nominati dai vertici dei partiti.
Il Governo presenta il primo bilancio della riforma Fornero del mercato del lavoro. Ma in realtà è un’autopromozione delle norme varate dal ministro Giovannini. Non c’è alcuna valutazione degli effetti della legge 92 perché, come confermano due studiosi che hanno collaborato a questo rapporto, i dati per fare queste valutazioni non sono stati resi disponibili.
Confrontiamo la legge di stabilità presentata a ottobre dal Governo con quella approvata a dicembre. Poco è cambiato. Anche il nostro giudizio: poco incisiva, si naviga a vista. E le previsioni sull’aumento di Pil e avanzo primario vanno riviste al ribasso.
Si risparmia poco con la riforma delle province. Ma ci sono aspetti del disegno di legge che possono diventare opportunità. Se le associazioni di comuni e le regioni sapranno riorganizzare funzioni e servizi.
È vero che le donne sono meno competitive degli uomini, evitano di rischiare e hanno minore autostima? Abbiamo verificato questa tesi con un esperimento su 720 studenti. Il risultato sembra dirci l’opposto.

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Il Punto

Avevamo posto molti interrogativi sulla riforma elettorale “Italicum” presentata da Matteo Renzi. Nel testo depositato in Parlamento si trovano varie risposte ma rimangono alcune incertezze. Ecco una scheda che ci guida nel labirinto di quello che si candidata ad essere il sistema elettorale più complicato d’Europa senza cancellare i maggiori difetti del “Porcellum”: liste bloccate, premi di maggioranza eccessivi, incentivi alle coalizioni eterogenee e altro. Rimangono nella nebbia il ruolo del Senato e un nuovo sistema di garanzie.
In sei mesi 40 interventi legislativi sull’imposta sugli immobili, un obbrobrio giuridico e istituzionale che forse non sopravvivrà alle verifiche delle corti, una storia da Paese dei furbetti.
Potranno mai emergere i 200 miliardi di capitali detenuti all’estero da evasori fiscali? In dirittura d’arrivo un decreto con un meccanismo ben diverso dai soliti iniqui condoni.
Dietro al calo dello spread Btp-Bund nell’ultimo mese, anche un ruolo non secondario dei differenziali d’inflazione tra Italia e Germania, che segnalano i rischi di una deflazione da noi. .
Un nuovo Dossier raccoglie i nostri articoli sulla spending review.
Un commento di Marino Massaro a “Più il comune è piccolo, più sale il costo della politica” di Sabrina Iommi. E la risposta dell’autrice.

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Il Punto

Cosa c’è nel sistema elettorale “Italicum” di Matteo Renzi? Da quanto è dato sapere, alcuni passi avanti rispetto al sistema attuale in termini di governabilità ma un metodo molto, troppo complicato, senza paragoni in Europa. Non avendo scelto un sistema maggioritario, i premi di maggioranza necessari a garantire governabilità sono eccessivi e antidemocratici.
Arrivano dall’Europa i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. In Italia si teme che il costo per l’industria sia troppo salato. Cerchiamo di capire perché non è così e perché conviene allinearsi.
Scade ad aprile una delle più importanti concessioni autostradali: l’Autobrennero. Da sempre in mano a enti pubblici locali che mirano a una proroga. La soluzione migliore, invece, è mettere a gara le funzioni separate: esazione, manutenzione, pulizia, soccorsi ecc.
A giorni arriva la sentenza del Tar della Lombardia sul ricorso contro il sistema tariffario per il servizio idrico post-referendum. C’è il rischio che negli acquedotti non si investa più. Nemmeno per interventi urgenti.
Più i comuni sono piccoli, più sale il costo della politica anche perchè peggiorano i servizi offerti ai cittadini. L’esempio della Toscana, ricca di campanili. Ecco, in dettaglio, i conti.
Numerosi i commenti all’articolo di Tito Boeri, Fabrizio Patriarca e Stefano Patriarca “Pensioni: l’equità possibile”. Tra questi, tre interventi dei deputati Giampaolo Galli, Luisa Gnecchi e Donata Lenzi. Con la risposta degli autori.

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Il Punto

Continua la nostra inchiesta sui risparmi possibili. La struttura retributiva nella pubblica amministrazione è un’enorme piramide in cui i dirigenti guadagnano, anche a livello locale, tantissimo.
Nella noncuranza generale l’Istat ha pubblicato dati molto negativi sull’export, cioè sulla voce del Pil da cui ci si aspetta il contributo più consistente per la ripresa. Se anche le imprese con vocazione a esportare arrancano, diventa difficile capire da dove arriverà il segno più. Pesa l’assenza di misure più incisive nella Legge di stabilità appena approvata.
Sono tra i meno generosi del mondo i sussidi per chi perde il lavoro in Italia. Eppure un vero sostegno ai disoccupati – come proposto nel Jobs act – è indispensabile per garantire il corretto funzionamento del mercato del lavoro. Vediamo perché.
Il numero eccessivo di comuni, oltre 8 mila, fa lievitare i costi della politica e peggiora la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Risparmiare si può, accorpando più comuni secondo criteri razionali. Ecco due ipotesi alternative.
Con 790 mila persone schiave del gioco d’azzardo, la ludopatia è diventata un allarme sociale. Si può modulare una tassazione dei giochi che serva anche come disincentivo?

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Il Punto

Il Governo nella Legge di stabilità ha riproposto gli stessi interventi arbitrari di riduzione delle pensioni bocciati dalla Consulta per raccogliere qualche decina di milioni di euro. Un provvedimento che incida solo sui redditi pensionistici sopra un certo importo e limitatamente a quella parte della prestazione non giustificabile dai contributi versati, varrebbe fino a 5 miliardi e corrisponderebbe a principi di equità distributiva e intergenerazionale. E, contrariamente a quanto sostenuto alla Camera una settimana fa, è fattibile alla luce delle informazioni disponibili.
Senza bisogno di un intervento legislativo, le parti sociali hanno sottoscritto un Testo unico della rappresentanza. Bene, perché pone finalmente le basi per la certificazione della rappresentatività sindacale e per un’effettiva esigibilità dei contratti collettivi. Vediamo i contenuti dell’accordo.
È stato riformato l’Isee, l’indicatore che, combinando reddito e patrimonio delle famiglie, viene utilizzato nell’erogazione delle prestazioni di welfare locale. Si poteva fare di più ma, rivisto e corretto com’è ora, dovrebbe avvantaggiare le famiglie numerose e quelle in cui ci sono i disabili più gravi e più poveri.
Quattro italiani su dieci si fidano di maghi, cartomanti, fattucchieri. Il cui giro d’affari è stimato in continua crescita: più 18,5 per cento nel primo semestre 2013. Un fenomeno legato anche all’incertezza della crisi economica. E non solo in Italia.
Dopo la pubblicazione delle motivazioni anti-Porcellum della Corte Costituzionale, quale strada è praticabile per una nuova legge elettorale? In un nuovo Dossier i nostri articoli sul tema degli ultimi due anni.

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Il Punto

Nel Jobs act di Matteo Renzi diverse idee innovative ma anche proposte discutibili, come i piani industriali e il taglio del costo dell’energia per le piccole imprese. Meglio concentrarsi su regole d’ingresso nel lavoro e ammortizzatori sociali, trovando coperture e passando dalle premesse alle proposte concrete. Le premesse non devono diventare le solite promesse.
Mentre il Senato approva il cosiddetto decreto Imu-Bankitalia (che tristezza vedere la riforma della nostra banca centrale abbinata al tormentone delle tasse sugli immobili!), calcoliamo il massimo esborso legato al buyback delle quote sopra il 3 per cento che potrebbe essere a carico di via Nazionale: circa 4,2 miliardi. Non poco. Anche perché non è affatto sicuro che riuscirà a rivenderle allo stesso prezzo.
Si predica bene e si razzola male. Dopo aver condannato le scatole cinesi, è il Governo a costruire catene societarie col ministero dell’Economia al vertice. Scopo: fare cassa senza perdere il controllo delle imprese.
Né risparmi significativi, né semplificazione, né riordino. Il provvedimento che avrebbe dovuto abolire le province, portato in parlamento dal ministro Delrio, è illusorio. Le svuota di alcune funzioni trasferite ai Comuni con modalità complicate e in tempi lunghi.
Il Governo vuole razionalizzare le detrazioni fiscali per aumentare il gettito di svariate centinaia di milioni di qui al 2016. Se il progetto non darà maggiori entrate previste, scatterà una clausola di salvaguardia: tagli lineari delle detrazioni stesse.
Bene che sia calato lo spread dei titoli di Stato italiani. Ma non è tanto merito nostro, quanto di una riduzione generalizzata dei rendimenti nei paesi del debito e dell’aumento del rendimento dei Bund tedeschi.
Dale T. Mortensen, premio Nobel per l’Economia 2010 per la sua teoria della disoccupazione come fenomeno d’equilibrio, ci ha lasciato dopo una malattia che ce lo ha portato via in pochi mesi. Lo vogliamo ricordare qui con la sua lezione al Festival dell’Economia 2012.

Il Punto

Dopo i brindisi d’inizio anno in casa Fiat per l’operazione Chrysler, comincia la sfida più difficile. Marchionne deve gestire lo sviluppo di nuovi modelli, la ristrutturazione degli stabilimenti, la valutazione della performance dei vari impianti. E completare in tre anni il pagamento del prezzo di acquisto.
Ma cos’è il sistema elettorale spagnolo che Renzi ha incluso tra le sue proposte di riforma? Un proporzionale ma con esiti quasi sempre maggioritari. Se non corretto con alte quote di sbarramento, rischia però di dare più peso ai partiti locali, cosa di cui non si sente certo bisogno.
Il nuovo segretario del Pd ha anche messo all’ordine del giorno la modifica della legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Bene, perché ci vuole una svolta radicale: dalla cittadinanza al permesso di soggiorno, dal diritto all’unità familiare al contrasto all’immigrazione illegale. Mentre i vari tipi di Centri dell’immigrazione, tra cui i tristemente famosi Cie sono del tutto inadeguati.
Come mai le rette degli asili nido variano moltissimo da comune a comune? Questione di area geografica e di sindaci uomo o sindaci donna. Nessuna differenza tra i partiti.
Tra Natale e l’Epifania abbiamo aggiornato il sito con nuovi articoli su: sistema elettorale, voli low-cost e inquinamento, decreto svuota-carceri, Monte dei Paschi, opere pubbliche, contrasto alla povertà, stretta creditizia, finanziamento del non profit.

Dale T. Mortensen, premio Nobel per l’Economia 2010 per la sua teoria della disoccupazione come fenomeno d’equilibrio, ci ha lasciato dopo una malattia che ce lo ha portato via in pochi mesi. Lo vogliamo ricordare qui con la sua lezione al Festival dell’Economia 2012 .

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Il Punto

D’oro, in alcuni casi incastonati di diamanti, gli stipendi degli alti dirigenti ministeriali italiani. Per accorgersene basta confrontarli con quelli dei loro omologhi britannici. Per esempio, i nostri degli Esteri guadagnano fino all’80 per cento in più di quelli del Foreign office. In questa nuova puntata dell’inchiesta “Spendere meno si può” documentiamo il comportamento predatorio di molti alti funzionari dello Stato.
Il compromesso raggiunto a Bruxelles sulla risoluzione delle crisi bancarie espone i risparmiatori a rischi maggiori e tutta l’economia a conseguenze pericolose. La Fed degli Stati Uniti è stata più coraggiosa. E si vede: l’America cresce e l’Europa è al palo. Costringere le banche a considerare attività a rischio i titoli di Stato, come suggerisce un membro del board della Bce, potrebbe mettere in pericolo il futuro dell’euro. Per fortuna cade l’idea di privatizzazione fantasiosa della Banca d’Italia.
La Google tax e la possibilità di detrazione di spese per i libri -inserite nella legge di stabilità- rappresentano i classici casi in cui si risponde con provvedimenti sbagliati a esigenze giuste. Rischiano di essere risposte estemporanee e mal progettate, di cui non si capisce la corretta relazione tra costi e benefici.
Da una parte le pubbliche amministrazioni hanno cominciato a pagare ai fornitori i debiti più vecchi, dall’altra riprendono ad accumulare ritardi con quelli più recenti, vanificando con una mano ciò che fanno con l’altra. E le dilazioni ricadono a catena: i fornitori della Pa diventano cattivi pagatori dei loro fornitori.
Con il passaggio dall’Imu alla Tasi, cresce l’incertezza sul gettito delle tasse sulla casa. Perché i comuni avranno ampio spazio di manovra. Vediamo cosa potrà succedere usando come laboratorio la Toscana.

Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini commenta l’articolo “Ignavia di Stato” di Tito Boeri e Luigi Guiso. La replica degli autori. 

Il Punto

A quasi otto mesi dal suo insediamento, il Governo Letta continua a vagolare nel buio. Ha 15 mesi a disposizione per cambiare passo e permettere al paese di agganiciare la ripresa. Ecco i provvedimenti da attuare subito, nel giro di tre mesi e di sei mesi in una serie di schede scritte dai redattori de lavoce.info e raccolte in un Dossier. Altri interventi nei prossimi giorni.
Il finanziamento pubblico dei partiti non è stato abolito. Costerà ai contribuenti poco meno di prima. E molti punti devono essere affrontati se non si vuole correre il rischio di vedere politici catturati dai loro finanziatori.
Adesso il risparmio che si affida alla banca corre maggiori rischi. Perché l’Unione bancaria dell’Eurozona avrà, tra i meccanismi previsti per le crisi, una ristrutturazione del debito che graverà sui piccoli investitori come sui grandi. Eppure le nostre banche continuano a piazzare al pubblico obbligazioni strutturate complesse, opache, ad alto rischio. E la Consob non richiede loro almeno un po’ più di trasparenza e chiarezza.
L’Invalsi decapitato del suo vertice preoccupa chi è attento al mondo della scuola. È grazie alle sue rilevazioni, infatti, che si è cominciato a esprimere opinioni informate sul sistema educativo.
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Il Punto

Il ministro Maria Chiara Carrozza espone la sua visione e i suoi piani su valutazione della ricerca, università, governance degli atenei, scuola e lavoro, fuga e rientro dei cervelli.
L’accordo Indesit allontana i licenziamenti e prevede investimenti in innovazione e mantenimento in Italia delle fasi del lavoro a più alto valore aggiunto. Ma in assenza di un cambiamento negli stili di management e nei contratti di lavoro non ha le gambe per camminare. Anche perchè l’innovazione tecnologica nelle imprese italiane richiede pratiche meritocratiche in ogni rapporto di lavoro, dal più basso al più alto, e maggiore mobilità del lavoro.
Governo e Parlamento continuano ad alimentare voci su interventi sul nostro sistema pensionistico. In un Dossier i più recenti interventi pubblicati su lavoce.info.
L’economia sommersa è la causa principale dell’abnorme pressione fiscale italiana. E la pressione fiscale alta spinge nel sommerso molte attività. Un circolo vizioso che si può spezzare abbassando le tasse.
Quanto è utile per conquistare il voto degli elettori andare a incontrarli per strada? Come usare radio e tv in modo proficuo? Quali fattori determinano le scelte elettorali dei cittadini? L’esperienza dell’ultima consultazione per il sindaco di Roma.
Una lettera del presidente del Consiglio regionale piemontese e la replica di Roberto Perotti, autore di “Piemonte e Veneto, così si esagera”.
Il commento di Chiara Lisciandra, ricercatrice, su “Un modello catalano per la ricerca” di Boeri e Jappelli

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