Il tasso di occupazione in Italia è tornato ai livelli del 2000: abbiamo bruciato i progressi fatti negli ultimi 15 anni nell’aumentare il numero di occupati in rapporto alla popolazione in età lavorativa. E a un anno dalla riforma del mercato del lavoro la disoccupazione giovanile è quasi quattro volte quella delle altre fasce d’età. Arriverà la ripresa economica in autunno? Ci sono alcuni segnali positivi soprattutto per chi esporta. Per restituire ossigeno alle imprese e al mercato del lavoro, però, bisogna dare un taglio alle tasse sul lavoro e facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese.
Ci vogliono cinque anni per fare la riforma del catasto. Che va comunque avviata senza sprecare altro tempo. Perché è indispensabile per dare equità alla tassazione degli immobili. Nel frattempo si possono stimare i valori di mercato delle case utilizzando i dati sulle compravendite dell’Agenzia del territorio.
Mentre molte scuole sono senza preside (in Lombardia la metà) il concorso per dirigenti scolastici è impantanato da due anni in una palude di ricorsi. Va a finire che la selezione viene fatta dalla magistratura amministrativa anziché dal sistema scolastico. Urge un intervento del ministero.
Nel decreto “del fare” ci sono novità sul trasporto ferroviario: sulla regolazione dell’accesso all’infrastruttura e sulla concorrenza. Bene, se non fosse che il diavolo si nasconde nei dettagli delle norme che sembrano scritti apposta (dalle burocrazie ministeriali?) perché nulla cambi.
Lavoce.info ha compiuto questo mese undici anni di vita. Un’altra tappa che non si sarebbe potuta raggiungere senza il contributo finanziario di voi lettori. Per questo vi chiediamo ancora una volta di contribuire con le vostre donazioni . Chi ci ha finanziato con 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente con 200 euro di negli ultimi quattro anni avrà la possibilità di partecipare al nostro convegno annuale a porte chiuse mercoledì 25 settembre all’Università di Pavia.
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Una guida per interpretare i dati della valutazione della ricerca universitaria in Italia. E sei domande su cui aprire il confronto e soprattutto agire con urgenza. Perché quando i giovani ricercatori italiani vincono le borse di studio dello European research council difficilmente scelgono l’Italia per svolgere la loro attività. Un nuovo Dossier raccoglie gli interventi su questo sito sulla valutazione della ricerca.
Come funzionerebbe l’Unione bancaria europea se andasse in crisi una grande banca dell’Eurozona? Abbiamo immaginato un caso del genere tra sei anni, con l’intervento delle varie autorità preposte: sarebbe una mezza catastrofe. Perché l’Unione bancaria così non può funzionare.
La Camera rischia di votare una “legge europea” che è antieuropea oltre che anticostituzionale. Perché nega l’accesso al pubblico impiego da parte di lavoratori stranieri con regolare permesso di lavoro o che abbiano studiato in Italia. Un modo anche per scoraggiare l’arrivo di immigrati con alto capitale umano.
Molti laureati in Italia hanno un lavoro inadeguato all’istruzione ricevuta. Ecco in quali settori si annida di più questo spreco di capitale umano.
Per raccogliere i dati utili alle ricerche di economia comportamentale adesso si possono usare app installate su telefonini e tablet. Un laboratorio globale in tempo reale.
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Il Governo non ha ancora presentato la sua proposta di riforma dell’Imu. Eppure mancano pochi giorni alla data del 15 agosto, indicata dal ministro Saccomanni per trovare un accordo sul decreto da varare entro fine agosto. Ecco due ipotesi su come potrebbe essere riformulata l’imposta sugli immobili.
La buona notizia è che, dopo un lunghissimo stallo, il Governo ha designato i tre componenti dell’Autorità dei trasporti. Quella meno buona arriva alla lettura dei nomi. Che non brillano certo per competenza in materia, ma semmai per avere in passato bocciato candidati più competenti.
Che funzione devono avere i buoni-scuola alle famiglie che affidano i figli all’istruzione privata? Dovrebbero permettere a studenti bravi ma poveri di frequentare scuole migliori. Come succede negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi anglosassoni. In Italia no. Perché -dati Pisa alla mano- qui la pubblica è migliore.
Ancora sottovalutati in Italia, l’apprendimento permanente e la certificazione delle competenze possono essere utili strumenti per far girare la ruota inceppata dei processi di transizione vita-studio-lavoro. Le norme ora esistono. Si tratta di attuarle in modo efficace, omogeneo e in tempi certi.
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Anna Maria Cancellieri è un ministro che finalmente ha il coraggio di denunciare apertamente le pressioni della lobby degli avvocati. Ed è molto apprezzabile il suo impegno per la revisione della geografia dei tribunali. Una riforma fondamentale che attende da troppo tempo di essere completata.
Riprendono gli sbarchi sulle coste italiane e ritorna la domanda: quali limiti bisogna porre all’accoglienza? Per rispondere è necessario anzitutto evitare la confusione tra richiedenti asilo e migranti economici. E considerare alcune cifre.
Nel taglio della spesa pubblica c’è un risparmio da fare, utile e giusto: le pensioni ai falsi invalidi civili. Sappiamo che sono molti, se non altro per alcune situazioni sospette; ad esempio Campania, Puglia e Sicilia, da sole si dividono il 31 per cento delle prestazioni. E ne conosciamo l’origine: clientelismo politico, infiltrazioni mafiose, corruzione di medici e funzionari. Abbastanza per aggredire il fenomeno seriamente.Potrebbe farlo la “cabina di regia” se non servisse solo a preparare la campagna elettorale prossima ventura.
Viene applicata poco e male la legge del 2006 che prevede l’affido condiviso del figlio di genitori separati e divorziati. Una discriminazione a sfavore dei padri. Forse per l’eccesso di discrezionalità dei magistrati.
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Non è possibile avere una moneta comune con banche centrali nazionali. Dobbiamo ridisegnare l’Eurosistema prendendo esempio dalla Fed, evitando che la politica monetaria europea sia troppo condizionata dagli interessi dei singoli stati. Gli stessi interessi che hanno annacquato i contenuti dell’’accordo fra i governi dell’Eurozona sul funzionamento del Meccanismo europeo di stabilità (Esm) nella ricapitalizzazione delle banche in difficoltà. Percorso lento, rigidi paletti alla possibilità di utilizzarlo, risorse limitate.
Dei cento giorni che il Governo si era dato per riformare l’Imu ne rimangono 48. Anche il Fondo monetario ha sollecitato l’Italia a mantenere una tassa sulla prima casa, come avviene in tutti i paesi Ocse. E non è affatto dimostrato che l’imposizione deprima il mercato della casa. Caso mai riduce l’incentivo alla rendita immobiliare speculativa e indirizza il risparmio verso investimenti in settori più produttivi.
Quanti risparmi si potrebbero ottenere dalla riduzione del numero dei parlamentari e dal taglio dei loro stipendi? La risposta nel grafico che pubblichiamo.
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Quanta flessibilità abbiamo guadagnato nella gestione dei conti pubblici dopo la chiusura della procedura per disavanzo eccessivo? Molto poca. E non dimentichiamoci del vincolo del bilancio in pareggio introdotto nella nostra Costituzione.
Bene comunque utilizzare tutte le risorse disponibili per sostenere il mercato del lavoro. Il sussidio deciso dal Governo Letta per contrastare la disoccupazione giovanile ha molti limiti. A partire dalla breve durata: 18 mesi. Perché sia efficace e non diventi un regalo a imprenditori opportunisti dovrebbe essere a più lungo termine, accompagnato da misure di stimolo all’economia.
A un anno dall’avvio, l’Unione bancaria europea rimane ancora nel cassetto delle buone intenzioni. Solo il trasferimento della vigilanza alla Bce sembra un obiettivo raggiungibile (ma entro un anno e mezzo!) e un timido passo è stato fatto dall’ultimo vertice di Bruxelles sulla gestione delle crisi bancarie. Vediamo, in un Dossier quali sono gli ostacoli e cosa possiamo aspettarci. Tra le nuove regole, quelle emanate da Banca d’Italia su indicazione dell’Autorità bancaria europea sui requisiti degli amministratori degli istituti di credito rischiano di trasformare i Cda in orchestre stonate.
Si può capire da Twitter il grado di felicità di un territorio. Utilizzando l’indicatore iHappy che classifica le province in base al tenore dei tweet. In testa ci sono Oristano, Bologna e Modena.
Nel momento della scomparsa del padre di Daniele Checchi, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.
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A piccoli passi mentre la luce in fondo al tunnel ancora non si intravvede. Il vertice europeo definisce regole comuni per la gestione delle crisi bancarie che, anche per iniziativa dell’Italia, sono meno automatiche e quindi meno in grado di far pagare i salvataggi bancari non solo ai contribuenti ma anche agli azionisti. Le risorse necessarie rimangono nei confini nazionali, mentre il contributo del Fondo di stabilità europeo è soggetto a restrizioni che sembrano fatte apposta per evitarlo. Di comune, per il momento, c’è solo la vigilanza bancaria dei grandi istituti di credito affidata alla Bce.
Un miliardo e mezzo dall’Europa per il sostegno al lavoro giovanile da spendere in due anni anziché in sette. È un’opportunità da non perdere: il Governo Letta deve stabilire velocemente regole e meccanismi di distribuzione di queste risorse. Con problemi di non facile soluzione, a partire dal ruolo di Province e Regioni.
A corto di soldi, i Comuni spendono meno per i servizi alle famiglie. E ne patiscono i nidi per l’infanzia, con un’offerta di posti generalmente inferiore alla domanda. Così la selezione dei bambini ammessi rischia di vanificare i due ruoli del nido pubblico: la conciliazione famiglia-lavoro e la funzione educativa.
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Tagliare la spesa pubblica. Si parla tanto di spending review ma finora non si è fatto nulla. E non può essere un lavoro di una sola persona, neanche fosse Mr. Bond. Vediamo come si può procedere. Ora, che è il momento migliore.
Il nostro Dossier di commenti al decreto “del fare”, si arricchisce di due nuovi interventi: sulla giustizia e sulle misure per le piccole e medie imprese. Mentre facciamo due calcoli per mostrare che i posti aggiuntivi incentivati dal pacchetto sul lavoro possono, nella migliore delle ipotesi, essere 35 mila all’anno. Non certo 200 mila. E rischiano di non essere affatto aggiuntivi.
In un continuo gioco di rimando, il Governo posticipa l’aumento dell’Iva. Mentre gli rimangono 58 giorni per tener fede all’impegno di riforma dell’Imu. E, sempre in tema di abitazioni, Letta aveva dichiarato la necessità di garantire affitti e mutui agevolati per le giovani coppie. Cosa si potrebbe fare.
L’Autorità per l’energia decide in questi giorni su un eventuale incentivo al super-moderno rigassificatore al largo di Livorno. Assomiglia a un aiuto per far fronte ai consumi di gas in continua diminuzione, proprio mentre l’Italia, si è candidata come maggiore hub sud-europeo del gas.
Un grafico sui diritti di opzione per l’aumento di capitale Rcs, strapagati da nostre banche ai membri del patto di sindacato, che “spiccano il volo”: rasoterra.
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Finalmente c’è il testo ufficiale del decreto “del fare”. Ci sono anche qui molti rinvii. E più che fare si procede a disfare misure del Governo Monti. Iniziamo a pubblicare in un Dossier alcune valutazioni dei provvedimenti. Nei prossimi giorni altri interventi.
I rinvii possono salvare il governo ma aumentano l’incertezza sulle future scelte politiche. E’ paradossale perchè il governo ha limitati spazi di manovra almeno fin quando non ci saranno scelte coraggiose a livello europeo.
Un nuovo decreto svuota-carceri è quello che sta per presentare il ministro della Giustizia Cancellieri. Giusto alleggerire la pressione nei penitenziari, ma non con indulti e amnistie che non risolvono il problema e -anzi- aumentano la criminalità. Bisogna usare un metodo selettivo. Ecco cosa ci dicono i dati sul rischio di recidiva.
Quanto pesano davvero le tasse sulle imprese italiane? Tra Irap, Ires, Imu, aliquote nominali e aliquote implicite il calcolo è complesso. Tentiamo di farlo e di confrontarlo con quello di altri paesi Ocse.
Non tutti gli indicatori dell’inflazione sono univoci nel dirci se il fenomeno è in fase crescente o calante. E quanto. Basta dare un’occhiata al grafico che pubblichiamo.
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Abbiamo espresso una prima valutazione sul minimalismo del decreto “del fare”. Avremmo voluto scrivere commenti più circostanziati. Ma a una settimana dal Consiglio dei ministri che l’ha varato, il testo ufficiale del decreto non c’è ancora. E molte mani si affollano intorno alle sue bozze per correggere ed emendare.
Si fa presto a dire incentivi all’occupazione! Se analizziamo quelli previsti dal provvedimento “Salva Italia” del dicembre 2011, vediamo che effettivamente si sono agevolate trasformazioni da contratti precari a indeterminati, ma ancor più -per due terzi del totale- gli aiuti hanno favorito lavoratori che sarebbero stati comunque stabilizzati. Come dire: soldi pubblici che potevano essere spesi molto meglio. La legge 92 sulla carta punta sull’apprendistato, ma in pratica ne appesantisce ulteriormente gli oneri burocratici e fiscali.
Dopo aver messo a confronto i compensi dei parlamentari italiani con quelli di altri paesi, vediamo quanto ci costano gli ex deputati e senatori. Siamo ancora molto generosi, ma un po’ di meno dopo la riforma di un anno e mezzo fa.
Il caso Valtour e le infiltrazioni di Mafia nel turismo. Se vogliamo vedere tornare a crescere il Mezzogiorno dobbiamo liberarci dell’area grigia ai margini dei corruttori (e corrotti) conclamati.
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