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Categoria: Il Punto Pagina 126 di 153

Sommario 29 gennaio 2007

Per una volta un Governo ha voluto dare retta all’Antitrust: il pacchetto liberalizzazioni varato dall’ultimo Consiglio dei ministri risponde a molte raccomandazioni dell’Authority. Ragione in più per non rimandare ulteriormente la riforma delle autorità di regolamentazione dei mercati: servirà a colmare le non poche omissioni nel processo di liberalizzazione.
Dopo l’allarme sui conti delle Ferrovie, è arrivato l’aumento della tariffe. Ma si è ignorata la procedura e non si è considerata la scadente performance di Trenitalia. Bisogna ora definire il meccanismo tariffario futuro e istituire un’Autorità di regolazione indipendente. E mentre l’Italia si divide sullÂ’alta velocità, la tecnologia apre nuove prospettive. Per esempio treni passeggeri leggeri con linee ad hoc che liberino lÂ’attuale rete a favore del traffico locale merci. Che cosa ostacola la costruzione di nuove autostrade? La carenza di fondi pubblici, certo, ma anche le imposte sui pedaggi. Se lo Stato vi rinunciasse, molte opere potrebbero essere autofinanziate. Nel settore delle “utilities”, le fusioni di concessionari dovrebbero mirare a economie di scala o di scopo con vantaggi anche per i consumatori. Occorre evitare le posizioni dominanti e tutelare l’utenza tramite il controllo tariffario e di accesso alle reti. Una lettera aperta allÂ’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti: il risanamento dell’azienda può partire da una riflessione sulle norme di sicurezza, oggi molto restrittive.

Aggiornamento: Sud chiama sud di Federico Bonaglia e Andrea Goldstein
Come riordinare i servizi pubblici locali di Franco Osculati e Andrea Zatti

Sommario 25 gennaio 2007

Grazie per le testimonianze su Riccardo che ci arrivano. Ci sono di grande aiuto. Molte sono di suoi studenti, a dimostrazione di quanto fosse generoso e disponibile con tutti.

A un mese dall’avvio dell’operazione Tfr, mancano ancora i moduli che permettono ai lavoratori di scegliere. Per favorire una scelta informata da parte degli 11 milioni di lavoratori coinvolti, forniamo una valutazione della scelta di lasciare il futuro Tfr in azienda oppure conferirlo a un fondo pensione: il montante derivante da un fondo chiuso, a parità di contribuzione, è sempre preferibile al Tfr, soprattutto per i giovani. Le misure che la Finanziaria ha previsto a compensazione delle imprese per la perdita del Tfr sembrano più che adeguate. Dopo l’istituzione del fondo di tesoreria presso l’Inps, il settore pubblico resta l’unico attore che potrebbe essere interessato al mancato decollo della previdenza integrativa. Più donne che lavorano e più figli contribuirebbero a migliorare anche i conti della previdenza pubblica. Una recente indagine campionaria spiega perchè in Italia si rinuncia spesso ad avere un secondo bambino e sia così difficile conciliare famiglia e lavoro.

L’equità in tre riforme di Massimo Baldini e Paolo Bosi.

Sommario 20 gennario 2007

Riccardo se ne è andato quasi senza voler disturbare. Discreto e misurato, come era nel suo rapportarsi con gli altri e nellÂ’affrontare i contraddittori più accesi. Come forse nessuno di noi, sapeva unire al rigore scientifico – dimostrato nei suoi contributi allÂ’analisi degli aspetti internazionali dello sviluppo economico e della migrazione – la capacità di misurarsi su problemi concreti. Per questo, allÂ’estero come in Italia, è stato chiamato ad incarichi di grandissimo rilievo: economista alla Trade Policy Division della Banca Mondiale, direttore esecutivo per lÂ’Italia nel board del Fondo Monetario Internazionale, direttore per lÂ’Analisi Economica al Tesoro e, più recentemente, consigliere economico del Ministro dellÂ’Economia.
E’ stato per noi un collega serio e brillante e un amico fraterno, con un  forte senso dello humor, sempre capace di ridere e di farci sorridere. Ci mancherà.

Sommario 19 gennaio 2007

Molti Comuni stanno aumentando le addizionali Irpef e Irap, come consentito dalla Finanziaria.  Questo conferma che, come da tempo previsto su questo sito, anche i tagli di spesa degli enti locali si tradurranno in maggiori prelievi.  Non è però detto che le addizionali colpiscano i cittadini con redditi più bassi, anche perché la spesa comunale ha sovente fini sociali. Presto valutazioni più approfondite. Lo scarso ricambio generazionale nel mondo del lavoro è da molti considerato un serio ostacolo alla crescita economica. In realtà il problema è quasi sempre lÂ’inamovibilità, non lÂ’età avanzata. Chi sa accettare il cambiamento, rimane sul mercato. Occorre migliorare le opportunità per gli “over 50” anziché spingerli a ritirarsi dalla vita attiva. Nel metodo pensionistico contributivo bisogna aggiornare annualmente e in modo automatico i coefficienti per garantire lÂ’equità delle prestazioni. I dieci ultimi bilanci del Gruppo Autostrade mostrano indici di redditività in crescita costante. Ad eccezione dell’unico indice che viene usato per calcolare i pedaggi – e farli aumentare. LÂ’Authority per i trasporti è più che mai urgente.

Sommario 15 gennaio 2007

LÂ’università italiana continua a utilizzare in modo inefficiente le risorse di cui dispone. Il principio del finanziamento pubblico è condiviso da molti, mentre si pone il problema di come fornire il servizio. Invece di affidare ai privati la gestione dell’istruzione terziaria, si potrebbero utilizzare gli strumenti di cui già disponiamo, ad esempio affidare alle valutazioni del Civr il riparto di una quota consistente dei fondi destinati alle università pubbliche e private. Si potrebbero anche bloccare gli automatismi retributivi dei docenti universitari, introducendo premi e incentivi per l’attività dei docenti. Ma vanno ripensate anche le modalità di raccolta del finanziamento privato alla ricerca. I riflessi futuri si misureranno sul grado di accesso all’istruzione superiore dei giovani.

Un commento di Paolo De Renzio e Iacopo Viciani sulla legge delega approvata dal Consiglio dei Ministri per la riforma della cooperazione allo sviluppo.

Sommario 10 gennaio 2007

Di chi e’ il merito del miglioramento dei conti pubblici nel 2006? Durerà? Prima di rispondere a queste domande bisogna capire le ragioni di errori macroscopici nelle stime del fabbisogno del settore statale. I sospetti che alimentano fanno pensare che sarebbe opportuno rafforzare il monitoraggio della spesa pubblica da parte del Parlamento e affidare le stime ad autorita’ indipendenti. Speriamo che al vertice di Caserta il Governo decida quante e quali proposte dell “agenda Rutelli” verranno trasformate in provvedimenti legislativi e introduca incentivi affinchè le amministrazioni locali non ostacolino, come in passato, le liberalizzazioni. L’Italia è uno dei pochi paesi d’Europa senza un reddito minimo garantito. Questo contribuisce a spiegare perchè le  disuguaglianze nei redditi siano così alte. Per i farmaci si spende troppo e male. EÂ’ necessario un sistema pubblico dÂ’informazione indipendente e di ricerca, passando dalla logica dei risparmi a breve agli investimenti di lungo periodo. Perché non giocare il campionato di calcio nel periodo di Natale? Lecito ipotizzare maggiori incassi dal botteghino e dai diritti Tv, che gioverebbero ai bilanci in rosso dei club.

Un commento di Gustavo Zagrebelsky e un’opinione di Valerio Onida sulla proposta di riforma della Finanziaria formulata da Boeri e Garibaldi.

Aggiornamento: Clima il destino dell’Europa di Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.

Sommario 3 gennaio 2007

I dati sul fabbisogno a fine 2006 confermano che nell’anno appena concluso c’è stato un forte aumento delle entrate, superiore alle previsioni. Se questo incremento si confermasse come permanente, il Governo dovrebbe ridurre le aliquote legali, come affermato dall’art.1 comma4 della finanziaria, operando così una redistribuzione anziché un incremento della pressione fiscale. I 6 miliardi di euro previsti dalla Finanziaria per l’operazione Tfr si possono spiegare solo col fatto che fino a giugno anche il Tfr optato eslicitamente a favore dei fondi pensione da parte dei lavoratori di imprese con oltre 50 addetti andrà al fondo di Tesoreria presso l’Inps. Si tratta dunque di entrate una tantum, destinate in buona misura a non ripetersi nel 2008. Il Presidente Napolitano ha richiamato l’attenzione sul ruolo delle donne. Ma che punto sono le politiche per la famiglia? Nella Finanziaria sono previsti, per esempio, più asili nido. Bene, ma bisogna anche migliorare la qualità del servizio. Siamo lontani dalla Germania, dove la politica per la famiglia è diventata una priorità. La riforma Maroni ha introdotto nuove asimmetrie nel trattamento pensionistico di uomini e donne. Per avere regole uguali bisogna accelerare il passaggio al metodo contributivo.

Sommario 21 dicembre 2006

Il Presidente Napolitano ha ragione. Dopo la Finanziaria degli eccessi, la legge di bilancio “commissariata” (13 commi per ogni membro del Governo), è venuto il momento di cambiare la prassi consolidata che designa il cammino della Finanziaria. Si tratta di snellire la procedura per equilibrare i poteri di controllo e iniziativa di bilancio tra Governo e Parlamento, trasferendo al secondo capacità di monitoraggio e poteri di valutazione di congruità. Una scheda per capire meglio cosa dicono i numeri della Finanziaria.
Mancano poche settimane all’inizio dell’operazione di smobilizzo Tfr. Come previsto, non si sta facendo nulla per informare i lavoratori che dovranno scegliere a cosa destinare i fondi originariamente accantonati per la loro liquidazione. Bisognerà informare non solo sui fondi pensioni, ma anche su quanto rende la previdenza pubblica. Se Il fondo di tesoreria per le imprese con più di 50 addetti istituito presso l’Inps sarà usato per finanziare la spesa pubblica corrente, sarà un elemento di freno alla crescita del paese. Cerchiamo comunque di mettere in luce qualche segnale di inversione del declino industriale italiano: non mancano casi di successo di imprese che crescono e si orientano verso produzioni ricche di servizio, di studio, di progettualità e di ricerca.

Un Buon Anno a tutti. Grazie a tutti coloro che, col loro sostegno finanziario, ci permettono di esistere. Ricordiamo che chi ci manda un contributo entro il 3 gennaio 2007 riceverà un piccolo omaggio dalla redazione.

Sommario 18 dicembre 2006

La lezione è servita? A tre anni dal default Parmalat, mentre sono ancora in corso le indagini e i processi per accertare le responsabilità, ricostruiamo la vicenda e ci interroghiamo sulla capacità di reazione del nostro sistema. La legge sul risparmio contiene luci ed ombre, ma occorre agire soprattutto sui controlli preventivi per evitare che quanto è successo si ripeta. C’è ancora molto da fare, poi, sul piano della tutela penale della trasparenza e veridicità dell’informazione societaria. Così come bisogna trovare strumenti di più facile e rapido accesso alla giustizia dei risparmiatori (la class action). E le regole sulla crisi di imprese devono essere razionalizzate e sottratte al controllo della pubblica amministrazione. Ma le norme non bastano. Ci vogliono incentivi microeconomici, che spingano i protagonisti del mercato finanziario a produrre efficienti sistemi di governance e a controllare i conflitti di interesse.

Il testo completo della proposta di un gruppo di giuristi, coordinati da Pietro Ichino e Bernardo Mattarella, sull’Authority per la valutazione del pubblico impiego.

In due settimane dalla apertura della campagna di sottoscrizione abbiamo raccolto 2.500 euro. Grazie. Vi ricordiamo che lavoce.info vive prevalentemente in virtù dei finanziamenti dei lettori. Continuate ad aiutarci: riceverete un piccolo omaggio per l’inizio del nuovo anno.

Cosa resta del Dpef nella finanziaria a cura della redazione de lavoce.info

Sommario 15 dicembre 2006

Sul tavolo delle trattative per il contratto del pubblico impiego c’è da oggi un progetto per lÂ’istituzione di un’autorità di valutazione dellÂ’efficienza delle strutture e dei dipendenti pubblici. Pubblichiamo il documento integrale. Documentiamo che le retribuzioni degli statali sono aumentate negli ultimi cnque anni più di quelle dei settori privati. Niente procedura dÂ’infrazione di Bruxelles nei confronti delle banche popolari. Una riforma, però, è necessaria per evitare lÂ’autoreferenzialità dei manager e dare trasparenza alla governance. Come uscire dalla profonda crisi dellÂ’Unione Europea? Una proposta per ripartire dal coordinamento di alcune politiche economiche, da cambiamenti nella struttura delle spese su cui conti di più il Parlamento Europeo. In Francia, i due candidati allÂ’Eliseo vorrebbero sottomettere alla politica la Banca Centrale Europea, che invece ha agito in questi anni molto meglio dell’Eurogruppo. Il rialzo dei tassi dÂ’interesse è coerente con il sentiero rialzista intrapreso dopo lo shock petrolifero del 2001-5, ma dovrebbe imparare dalle Fed a comunicare ai mercati le sue strategie.

Un omaggio ai lettori che ci manderanno un contributo entro il 31 dicembre. Ci serviraÂ’ per crescere anche in Europa.

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