Lavoce.info

Categoria: Il Punto Pagina 128 di 150

Sommario 4 giugno 2006

Come ci ha ricordato il Governatore della Banca d’Italia, l’economia italiana cresce poco perché non sa più innovare. Ma tornare a innovare è una missione difficile che non si può realizzare con i sussidi o per decreto. Ci vogliono nuovi prodotti più che nuovi processi. Meglio puntare su brevetti europei che non ostacolino la ricerca di base piuttosto che sperare nell’effetto dell’azzeramento delle tasse sulle piccole invenzioni. Senza dimenticare l’importanza dell’innovazione digitale nella Pubblica Amministrazione.

Torniamo a parlare di calcio, discutendo di tetti agli stipendi dei calciatori come alternativa alla superlega europea.
Fulvio Fammoni, Segretario Confederale Cgil, commenta il dossier de lavoce sulla Legge Biagi.

Aggiornamento: Una ricognizione fra il tecnico e il politico di Tito Boeri e Pietro Garibaldi

Sommario 29 maggio 2006

L’Italia ha bisogno di legalità. Per riguadagnare credibilità rispetto agli investitori esteri, ma non solo. Le riforme recenti richiedono dei correttivi, ma ancora di più serve dare maggiore efficienza al sistema. Avere accorciato i tempi della prescrizione per alcuni reati può paradossalmente allungare i tempi del processo. I reati delle imprese riguardano ancora un gruppo troppo limitato di casi, e la norma è poco efficace; alcune proposte
alla luce dell’esperienza internazionale. Serve poi una magistratura più specializzata in materia economica; le competenze generiche non bastano più.
In ambito finanziario, il ruolo delle autorità è da rivedere, ma soprattutto il testo unico bancario va ripensato.

Dall’1 al 4 giugno, lavoce.info sarà presente in carne e ossa al festival dell’economia. In un programma già molto fitto, alcune iniziative da noi promosse. Potete partecipare anche mandandoci domande prima dei vari dibattiti che metteremo poi in onda sul sito. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di essere presenti.

Gloria Buffo e Alessandro Genovesi commentano le proposte lanciate da Marco Leonardi e Massimo Pallini sulla Legge Biagi. La controreplica degli autori.

Sommario 22 maggio 2006

Pericoloso cambiare la struttura del Governo contestualmente alla definizione dei ministri. In questo caso poi la si è stravolta mettendo in secondo piano il funzionamento della macchina amministrativa e il contenimento della spesa pubblica rispetto alla ricerca di equilibri fra i partiti. Il nuovo Governo dovrà fronteggiare una situazione d’emergenza economica del paese con tanti centri decisionali, dunque più spesa pubblica. Lo smantellamento del ministero del welfare e la separazione di infrastrutture da trasporti aprono poi conflitti di competenze su materie che sono tra di loro indissolubilmente legate. Come si riusciranno ad evitare i conflitti di competenze? E chi coordinerà le diverse strategie? 
Servono le quote rosa? Se sì, andrebbero poste sul serio, ad esempio in termini di ministri con portafoglio non di ministri tout court. Potrebbero anche essere inizialmente modeste, ma crescenti nel tempo onde incentivare una sempre maggiore partecipazione femminile alla guida delle nostre istituzioni.

Nuovi interventi sulla flessibilità del mercato del lavoro:  Maria Lamelas e Alessio Liquori, e Valerio Speziale. Mentre Andrea Moro replica all’intervento di Andrea Ichino; la controreplica dell’autore.

Sommario 18 Maggio 2006

Auguri al nuovo Governo, soprattutto al nuovo Ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che incontreremo al

festival dell’economia di Trento . Completato dunque il ricambio ai vertici delle istituzioni. Ma non c’è stato il ricambio generazionale. Perché in Italia solo i politici non vanno in pensione?
Di juventus, invece, sembra essercene stata fin troppa nel calcio non giocato, ma parlato sui telefonini per condizionare gli arbitraggi. Alcune proposte per uscire da calciopoli, ridando credibilità a una industria che vale quasi mezzo punto di Pil e appassiona 40 milioni di italiani. Non bastano i pur necessari controlli più rigorosi. Né i richiami all’etica. Bisogna cambiare la governance e rompere il circolo vizioso che attribuisce un crescente potere economico e sportivo ad alcune grandi squadre, accentuando i divari con le squadre più piccole. Può servire anche in questo campo l’Europa: una superlega, arbitraggi internazionali e tetti agli ingaggi coordinati a livello continentale. E giusto anche vietare la quotazione in borsa delle squadre di calcio? Apriamo il confronto.

Proseguiamo il dibattito sul cuneo fiscale, con

tre nuovi interventi di Giuliano Cazzola, Luciano Forlani e Marcello Montefiori.

Sommario 15 maggio 2006

Università e ricerca negli ultimi decenni hanno conosciuto un inesorabile declino. L’Italia ha bisogno di un taglio netto con il passato, e di un ministro innovativo e aperto alle migliori esperienze internazionali. Potrà basarsi sul primo esercizio italiano di valutazione della ricerca, che può servire per incentivare la ricerca anche senza aumentare gli stanziamenti pubblici. Il punto anche sull’attività e gli obiettivi dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

 

Uno dei primi atti del nuovo Governo sarà probabilmente la promessa riduzione del cuneo fiscale. Le risorse sono poche.  Bene non fare errori.  Proseguiamo il confronto su come impostare questa misura

 

Un chiarimento, in risposta ai lettori, sull’affluenza alle urne alle elezioni del 9-10 aprile.

Sommario 8 maggio 2006

I problemi del mercato del lavoro non sono solo quelli legati alla legge 30 (detta anche legge Biagi), ma certamente il nuovo governo dovrà affrontare il “dualismo contrattuale” del mercato del lavoro. Occorre superare il muro contro muro di chi oggi considera la legge 30 intoccabile o da cancellare. Offriamo 3 proposte. La prima, parte di una più ampia e organica proposta di riforma, suggerisce di creare un sentiero ben definito di ingresso al mercato e valido per tutti, con tutele che crescono nel tempo. La seconda si ispira alla recente riforma tedesca, e prevede un’incentivazione dell’accordo economico tra le parti per la cessazione del rapporto di lavoro. La terza offre all’impresa la possibilità di sperimentare il lavoratore, ma pone seri paletti affinchè di vera sperimentazione si tratti. Alcuni dati e informazioni istituzionali sullo stato di attuazione della legge.

Segnaliamo ai nostri lettori il primo festival dell’economia che si terrà a Trento dal 1 al 4 giugno 2006. Quella de lavoce.info sarà, per una volta, una presenza non solo virtuale.

Maurizio Benetti e Gabriele Olini (Cisl) ritornano sul tema della riduzione del cuneo contributivo.
Aggiornamenti:  I rischi di una timida ripresa di Riccardo Faini; Avvisi ai naviganti di Pierluigi Morelli e Lisa Rodano.

Sommario 2 maggio 2006

La spesa pubblica al netto degli interessi è aumentata di oltre due punti di Pil dal 2001 al 2005. Falliti i vari tentativi di frenare la crescita della spesa messi in atto nella scorsa legislatura come pure le riforme attuate nella seconda metà degli anni ’90.  L’applicazione di un regime privatistico alla dirigenza pubblica ha fatto impennare le retribuzioni degli alti dirigenti senza che si sappia quanto guadagnano. Continuano le pratiche di lottizzazione politica, soprattutto nella sanità. Qui una possibile soluzione è la separazione completa tra finanziamento e produzione delle prestazioni. La spesa sanitaria – cresciuta molto negli ultimi anni – è ancora in gran parte assorbita dagli ospedali. Per ridurre sprechi e inefficienze occorre intervenire sulla dimensione degli ospedali e sugli incentivi derivanti dai meccanismi di rimborso. Qualche utile insegnamento può venire dalle esperienze straniere. Alla fine del 2005 il dibattito mediatico sulla sanità si è concentrato sulla legge 194. Il Parlamento decise un’indagine conoscitiva. Non se ne è più parlato. Quali risultati ha prodotto?
Marco Ponti commenta l’intervento di Giorgio Ragazzi sulla gestione diretta dell’Anas. Carlo Altomonte commenta l’intervento di Tito Boeri sul dopo voto. Molti i libri usciti nelle ultime settimane: alcune schede per orientarsi meglio.

 

Sommario 26 aprile 2006

La fusione tra la spagnola Abertis e l’italiana Autostrade allarma molti politici nostrani, timorosi di perdere un altro campione nazionale. Ma invece di preoccuparsi dei “campioni” nazionali o europei che siano, bisogna tutelare il mercato, e regolare in modo stringente il settore, sia quando gli operatori sono nazionali che quando sono multinazionali. Intanto, Anas decide sul rinnovo di due concessioni autostradali senza ricorrere a una trasparente procedura di gara. E Il Comune di Bologna si accinge ad introdurre il “ticket” di ingresso nel centro storico, che, anziché regolare efficacemente il traffico, sembra un regalo a chi ci vive. E non si tratta di ceti popolari.

Molte preoccupazioni dall’estero sui nostri conti pubblici. Non rischiamo di uscire dall’euro, ma ci vuole un governo subito per far risalire l’avanzo primario. Qualche innovazione istituzionale (spacchettamento del Ministero dell’Economia, indipendenza dell’Istat, rafforzamento del servizio bilancio del Parlamento) può servire mentre non c’è bisogno di una commissione anche con nomi altisonanti.

Rifacciamo due conti sul voto. Non sono aumentati i votanti. Solo i voti validi.

Sommario 20 Aprile 2006

Non è per niente preoccupante il fatto che il paese sia spaccato in due. Avviene in tutti i sistemi bipolari. Il problema è che la legge elettorale ci ha consegnato una maggioranza che non ha i numeri per governare con tranquillità in una delle due Camere. Bisogna tornare al maggioritario. La finanza pubblica non permette al nuovo governo di sterilizzare con tagli fiscali gli effetti del caro-petrolio. In ogni caso è meglio liberalizzare il settore e procedere a un riodino organico della tassazione dell’energia.

L’agenda del nuovo governo sarà dominata dalla necessità di emendare i non pochi difetti della legge di tutela del risparmio e di recepire la controversa direttiva europea in materia di offerte pubbliche di acquisto. Tra i temi che dovranno essere affrontati: l’importanza del microcredito in un mondo che tende sempre più ad essere dominato dai grandi conglomerati finanziari, le perplessità sollevate dalle recenti norme anti-scalata che i difensori ad ogni costo dei privilegi nazionali vorrebbero mantenere o addirittura rafforzare. In ogni campo, ma soprattutto in quello finanziario, l’autodisciplina è tanto importante quanto le norme imperative. E’ una partita che si gioca sul nuovo codice di autodisciplina delle società quotate, su come la corporate governance delle banche può tutelare i risparmiatori da conflitti di interesse sempre più ampi e pervasivi e sul comportamento delle associazioni di categoria di fronte alle violazioni di loro associati.

Andrea Montanino commenta “Dopo il voto” di Tito Boeri, proponendo al governo di rinegoziare il Programma di stabilità.

Sommario 13 Aprile 2006

Una volta di più, chi ha cambiato le regole elettorali all’ultimo momento ha perso le elezioni.  Prendendo gli stessi voti, con le vecchie regole, avrebbe vinto.  Nonostante questa nuova legge elettorale che promuove l’ingovernabilità e impedisce ai cittadini di selezionare la classe politica, abbiamo un vincitore. Avrà una maggioranza risicata al Senato e di fronte a sè un compito molto difficile: far ripartire l’economia riducendo ii disavanzo strutturale dei conti pubblici. Lo scenario internazionale potrebbe agevolare il compito, ma sono molte le insidie legate al caro-petrolio. Mentre una Grosse Koalition rischierebbe di paralizzare l’azione riformatrice con veti incrociati. 

Il primo voto degli italiani residenti all’estero è stato decisivo. Ma è giusto che chi non paga le tasse sia rappresentato in Parlamento? A proposito di tasse, non si è parlato d’altro sul finire della campagna elettorale. Ma non è detto che la maggioranza degli italiani preferisca pagarne di meno, rinunciando ai servizi pubblici finanziati con il loro gettito.

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Aggiornamento: Andrea Montanino commenta “Dopo il voto” di Tito Boeri.

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