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Categoria: Il Punto Pagina 129 di 153

Sommario 4 settembre 2006

Il Governo non ha ancora chiarito il ruolo del Cicr (Comitato interministeriale per il credito e risparmio) in rapporto alle altre autorita’ di controllo.  Forte il rischio di duplicazioni.
Nessuno piu’ parla di precariato.  Ma il problema rimane.  Una sintesi del confronto sulle proposte di una nuova disciplina del licenziamento e del contratto a termine nella fase di accesso al lavoro stabile regolare.  E’ ragionevole ritenere che un percorso di accesso graduale alla stabilità possa produrre effetti positivi sia sul piano dellÂ’equità nel mercato del lavoro, sia sul piano dellÂ’efficienza nel tessuto produttivo. È tempo di bilanci, in particolare, sullÂ’esperienza delle collaborazioni continuative autonome, che la legge Biagi ha fortemente limitato nel settore privato: da questo giro di vite non è stato toccato il settore pubblico, che pure è quello nel quale si sono verificati gli abusi più gravi e diffusi. Sulla lotta contro la precarietà del lavoro anche lÂ’accordo tripartito spagnolo fornisce spunti di riflessione importanti.
Mentre si torna a parlare di riforma delle pensioni, alcuni dati per capire cosa accadra’  quando incominceranno ad andare in pensione i baby boomers: un problema piu’ serio in Italia che altrove.

Aggiornamento: Aspetti tecnici della proposta sui nullafacenti della P.A., a cura di Pietro Ichino

Sommario 30 agosto 2006

L’andamento migliore del previsto del gettito fiscale convince il Governo a ridimensionare la manovra prevista solo un mese e mezzo fa dal Dpef. Un errore perché semmai la manovra dovrebbe essere rafforzata quando le cose vanno meglio. Speriamo che rimanga almeno la volontà di intervenire per frenare la crescita della spesa corrente nelle quattro aree individuate dal Dpef: pubblico impiego, previdenza, sanita’ ed enti locali. Possibile intervenire sulle regole istituzionali del federalismo fiscale, introdotte dalla riforma del Titolo V del 2001, la cui applicazione si è rivelata eccessivamente complessa. Una proposta che ripensa la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, le modalità di finanziamento dei governi locali, il ruolo delle Province e corregge il bicameralismo perfetto.

La spesa previdenziale può essere ridotta attraverso un aumento dellÂ’occupazione dopo i 50 anni, ma lavorare piu’ a lungo significa, soprattutto per lÂ’Italia, anche un accesso meno tardivo al primo impiego.

Intesa e San Paolo hanno scelto di sperimentare, per la nuova banca che nascerà dalla fusione, un nuovo sistema di governance. Con un consiglio di sorveglianza e uno di gestione. Si rischiano però cortocircuiti che si dovranno evitare utilizzando l’autonomia statutaria.

Sommario 21 agosto 2006

La Grande Coalizione tedesca è stata una delle illusioni dellÂ’estate italiana. Ma a un anno dalle elezioni si presenta come un duopolio incontrastato che si divide la rendita politica: manca un progetto di lungo respiro e il “fiato sul collo” dellÂ’opposizione. Ciò dovrebbe essere di monito nel dibattito italiano.
Sempre nell’estate si è assistito all’insuccesso del Doha Round, i negoziati per la liberalizzazione degli scambi commerciali internazionali. Numerosi i pericoli per il sistema multilaterale degli scambi e le ripercussioni negative sulla crescita e lo sviluppo mondiale, dell’Unione europea e dell’Italia.
Finite le vacanze, rientriamo in città congestionate e inquinate dal traffico urbano. Dopo l’esperimento di Bologna, anche a Milano si sta discutendo di far pagare un pedaggio per entrare con la macchina in città. Uno strumento potenzialmente utile alla riduzione della congestione urbana, ma disegnato in modo discriminatorio e poco efficace. Mentre la riforma del trasporto collettivo locale è all’ordine del giorno nell’agenda politica del governo. Occorre migliorare l’efficienza dei servizi pubblici locali, facendo tesoro delle esperienze di liberalizzazione attuate in altri paesi.

Sommario 7 agosto 2006

La nostra classe politica, subito dopo gli scandali Cirio e Parmalat, ha dichiarato all’unanimita’ di voler rafforzare le sanzioni contro i reati finanziari. Ma oggi vota, quasi all’unanimita’, un indulto che include i reati economici. Certo non svuotera’ le carceri, mentre dara’ nuovo impulso a chi vuole truffare milioni di risparmiatori.

A molti di noi e’ capitato tante volte di osservare come le nostre attitudini culturali incidono su comportamenti e scelte economiche. E non sono la politica o la religione a far si’ che in paesi così diversi come il Giappone lÂ’Italia o lÂ’Argentina ci sia un alto tasso di risparmio. Il nesso tra cultura ed economia si regge su di una “istituzione culturale” fondamentale: la famiglia. Ne parliamo. Il disegno di legge approvato dal Governo sulla cittadinanza degli immigrati ha riaperto il dibattito su se e come favorire in Italia lÂ’assimilazione delle minoranze etniche e religiose. Cosa ci insegnano i dati riguardo ai processi di assimilazione degli immigrati? Cosa ci dicono i precedenti storici circa la possibilita’ che l’Italia diventi davvero un paese multi-etnico?

A tutti i nostri lettori gli auguri di un Ferragosto felice, il che non vuol dire necessariamente ricco. Prendiamo anche noi qualche giorno di vacanza, ma terremo come sempre gli occhi ben aperti, anche sott’acqua. E vi forniamo alcune indicazioni per letture sotto l’ombrellone. Ci rivediamo il 21 agosto.

Sommario 31 luglio 2006

Il cambio della guardia in via Nazionale è stato salutare. Ora servono nuovi segnali di discontinuità perché questa istituzione torni ad occupare il posto che le spetta. La riforma dello statuto approvata dal Consiglio superiore della Banca apre la strada a un ricambio anche nelle posizioni di vertice che è prevista dalla stessa legge di riforma (che lascia peraltro tempo fino al 2010 per rinnovare il direttorio). E’ bene che Mario Draghi e lÂ’esecutivo diano subito lÂ’avvio ad un ricambio deciso, scegliendo fra i non pochi dirigenti di grandissima caratura anche internazionale che la passata gestione aveva colpevolmente messo in ombra. EÂ’ questa la mossa decisiva per riportare la Banca nel solco della sua grande tradizione. Dopo le vacanze bisognerà anche occuparsi di scelte cruciali per il sistema finanziario italiano che sono trattate negli articoli di oggi: dalla concentrazione in atto nei mercati di borsa, allÂ’informazione fornita dalle imprese in occasione del collocamento dei titoli, alla razionalizzazione delle incursioni degli enti locali nelle insidie dellÂ’innovazione finanziaria per finire con la prevenzione e la repressione degli abusi da parte delle autorità.

Pubblichiamo i messaggi di solidarietà a Francesco Giavazzi e Pietro Ichino nella rubrica Per un conflitto più tollerante.

Andrea Boggio replica all’intervento di Alberto M. Musy; Simone Landini e Renato Lanzetti ampliano la discussione sul pubblico impiego. 

Sommario 28 luglio 2006

Il decreto del ministro Bersani contiene misure controverse per tante categorie (tassisti, farmacisti, avvocati, membri di commissioni ministeriali). In ogni caso, i contrasti – anche accesi – non possono ingenerare episodi di intimidazione, come quello di cui i tassisti milanesi – senza alcuna voce critica da parte dei loro rappresentanti di categoria – hanno fatto oggetto Francesco Giavazzi. Nei giorni scorsi, intimidazioni più felpate ma dello stesso segno sono state destinate dagli avvocati a Pietro Ichino. A entrambi la nostra piena solidarietà.
Dai tassisti e dai loro rappresentanti vorremmo sentire al più presto una limpida e incondizionata condanna di tutti gli episodi di violenza, intolleranza e intimidazione. Alle altre categorie chiediamo la capacità di tollerare le posizioni di chi al loro interno non ha condiviso le ragioni della protesta.
La tutela dei consumatori, che sembra strare così a cuore a queste categorie, passa anche attraverso la tolleranza del dissenso.

Sommario 24 luglio 2006

Tre segnali del Governo sulle politiche dell’immigrazione in attesa di una riforma. Si è emanato un secondo decreto-flussi per il 2006, accogliendo tutte le domande giacenti.  Bene perchè le quote fissate dal precedente Governo erano irrealistiche, ma agendo ex-post senza riformare la inefficace e inutilmente vessatoria Bossi-Fini si rischia di istituzionalizzare una sanatoria permanente.  Si è deciso di liberalizzare i flussi di lavoratori dai nuovi stati membri: servirà ad attrarre da questi manodopera qualificata. Non si chiederà più la restituzione del bonus bebè:  e’ un messaggio di integrazione ai tanti immigrati già presenti nel nostro paese.  Nel rivedere in modo organico la normativa, utile potenziare i controlli sui posti di lavoro volti a reprimere l’immigrazione clandestina e incentivare fiscalmente l’emersione del lavoro delle badanti, adottando una politica selettiva sugli ingressi, come in Canada e Nuova Zelanda.  Con una buona riforma, l’Italia potrà essere punto di riferimento nel processo di armonizzazione delle politiche dell’immigrazione a livello europeo. 
A proposito di politiche inutilmente vessatorie: dopo l’11 settembre, il visto di studio o lavoro per gli Stati Uniti si ottiene solo attraverso una procedura complessa, costosa e inutilmente oppressiva. Anche perché chi ha un passaporto digitale e un biglietto aereo di andata e ritorno può agevolmente entrare negli Usa per sei settimane, senza alcun visto.

Aggiornamenti: La regola dell’indulto di Gilberto Muraro e Per la neutralità della rete di Massimo Fubini.
Nuovi articoli sul calcio:  Lezioni da un processo di Diego Corrado; Nuove regole del gioco di Raul Caruso e Nicola Giocoli.

Sommario 19 luglio 2006

Si dice che il governatore della Fed, Ben Bernanke, abbia difetti di comunicazione. Ma le reali “ambiguità” di Bernanke sono altre: non ha ancora chiarito se la Fed passerà ad un regime di inflation targeting e come gestirà la fase critica di rallentamento del mercato immobiliare americano.

Il protezionismo dei paesi ricchi rischia di far fallire i negoziati del Doha round e di spingere verso accordi bilaterali penalizzanti per i paesi poveri. E lÂ’Italia si accoda, spesso contro i suoi interessi, a quelli che frenano lÂ’apertura dei mercati. Le fusioni transfrontaliere, possono contruibuire ad ampliare i mercati.  Ma l’impatto sui consumatori dipendera’ dal potere delle autorità antitrust e dalla qualità della regolazione. Di fronte alla fusione Abertis-Autostrade, la preoccupazione principale dei governanti italiani sembra quella del drenaggio di risorse “italiane” da parte di un operatore straniero. Ciò che rimane in ombra è proprio la qualità della regolazione tariffaria e la regolazione della qualita’. Utile tornare alla direttiva Costa-Ciampi per i rapporti tra tariffe e investimenti e adottare una vera contabilità regolatoria. Intanto lÂ’Anas non riesce ad essere né un regolatore indipendente né unÂ’azienda che produce un servizio pubblico fondamentale in modo efficiente. Un riassetto dellÂ’ente è indispensabile e urgente, purché si abbiano le idee chiare.

Dopo la replica di Raffaello Sestini a Marcello Basili anche Fabio Pammolli e Nicola Salerno intervengono nel dibattito sui taxi.

Sommario 17 luglio 2006

I tassisti, dopo l’incontro con Bersani, hanno celebrato l’accordo come la vittoria ai mondiali.  Mentre il ministro ha parlato di pareggio.  Ma a Berlino, dopo i rigori, una sola squadra ha alzato la Coppa. Che ne sarà ora delle altre liberalizzazioni? A Marcello Basili risponde Raffaello Sestini, Capo Ufficio legislativo Ministero dello Sviluppo Economico.

A cento giorni dal voto delle politiche, non si parla più neanche di politiche della famiglia, che tanto avevano acceso il dibattito elettorale. Eppure i dati ISTAT e le Indagini Banca dÂ’Italia mostrano come le famiglie con redditi stagnanti soffrano l’inflazione e i pochi servizi , mentre la situazione dei giovani oscilla tra precariato e una (spesso non voluta) dipendenza dalla famiglia. Possibile intervenire a costo zero per le casse dello stato razionalizzando i sussidi alle famiglie, liberalizzando gli orari della distribuzione e dei servizi (permettendo di meglio conciliare i tempi della vita) e stimolando politiche aziendali dellÂ’orario di lavoro e dellÂ’offerta di servizi, più attente alle responsabilità familiari dei lavoratori e delle lavoratrici.

Un ricordo di Sergio Steve, che ci ha educato all’impegno civile e a “essere attenti ai fatti ed evitare complicazioni inutili”.

Un commento dell’ambasciatore Eugenio D’Auria all’intervento di Quinteri sulla riorganizzazione del ministero del commercio estero. Elenka Brenna discute gli interventi sulle politiche sanitarie.

Sommario 10 luglio 2006

Un Dpef di inizio legislatura può essere molto utile perché ha un orizzonte programmatico lungo. Quello approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri e’ ambizioso negli obiettivi sui conti pubblici, ma reticente su come potranno essere raggiunti. Non indica neanche quanta della correzione del disavanzo prevista sia imputabile alle entrate, né entra nel dettaglio dei singoli provvedimenti finalizzati ad aumentare il gettito. Conferma come prioritaria la strategia impostata con il decreto legge 223, che prevede molti provvedimenti di contrasto a evasione, elusione ed erosione fiscale, con ricadute sulle imposte dirette, indirette e sull’Irap. Apprezzabile che si tocchino molti punti deboli del sistema con interventi mirati, ma vi sino diversi aspetti da modificare in sede di conversione del decreto. Necessari anche interventi che affrontino i conti degli enti locali sempre piu’ insostenibili, mentre sono proprio i comuni a effettuare la gran parte degli investimenti pubblici. L’auspicio e’ che a settembre, quando presenterà gli interventi promessi ma non specificati, il Governo mostri lo stesso coraggio avuto col decreto sulle liberalizzazioni. Sulla concorrenza nel commercio il decreto Bersani rivendica competenza statale. Giusto perche’ le Regioni hanno dimostrato di essere molto esposte alle pressioni delle lobbies locali.

Aggiornamento: Kant il Dpef e i Fiscal Councils di Paolo Manasse. Ma la giustizia sportiva è giusta di Diego Corrado.

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