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Il Punto

La cosiddetta “flat tax” del governo prevede Iva forfettaria estesa ai ricavi fino a 65 mila euro con aliquota unica al 15 per cento e – fino a 100 mila – imposta sostitutiva del regime ordinario. Incentivi all’elusione che riducono le entrate dello stato e sono ingiusti verso chi non è lavoratore autonomo. Parlando di iniquità, ne crea anche il reddito di cittadinanza. Uguale per tutti malgrado il diverso costo della vita tra metropoli e provincia oltre che tra Nord e Sud. E poi c’è la contabilizzazione della pensione civile per disabili come reddito ai fini Isee, l’indicatore usato per determinare il nuovo sussidio.
Tra le opposte fazioni contro o pro immigrazione andrebbe sperimentata una via di mezzo nei confronti sia dei richiedenti asilo che dei migranti economici. Tra l’altro, programmando flussi di lavoratori stranieri da determinati paesi e investendo di più sull’integrazione (corsi di italiano e mediatori culturali).
È una vera rivoluzione – non una semplice evoluzione tecnologica – quella che si preannuncia con la rete mobile 5G, piattaforma per il nuovo ecosistema digitale costituito da servizi innovativi nella “data economy”: trasporti, industria, media, entertainment, energia, sanità, agricoltura. E in un futuro vicino, la 5G tv.
All’esame del Parlamento la riforma di gestione e regolazione del settore idrico. Con un forte ridimensionamento del ruolo dell’autorità indipendente (Arera), si rischia di tornare agli anni Ottanta, fermando un faticoso processo di modernizzazione. A danno di cittadini e casse dello stato. Un’authority quasi sconosciuta è invece l’Ispettorato nazionale del lavoro nato quattro anni fa. Ha concentrato funzioni di vigilanza del ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail. Ma non è mai decollato. Le previste nuove assunzioni e risorse economiche aiuteranno ma c’è ancora molto da fare, a partire da una riforma del sistema sanzionatorio. Sullo sfondo, i dati sugli infortuni sul lavoro sono peggiorati nell’ultimo anno.

Come riparare la rete idrica colabrodo

Secondo l’Istat, si perde per strada il 41,4 per cento dell’acqua immessa nella rete idrica italiana. Che sconta decenni di manutenzioni mancate, scarsi investimenti e basse tariffe. Solo destinando più risorse si può pensare di cambiare la situazione.

Il Punto

Ancora una volta una sentenza nega ai fattorini di Foodora la qualifica (e le tutele) da lavoratori subordinati. In applicazione della legge esistente. Eppure accordi tra imprese ed esperienze di altri paesi – in particolare il Belgio – mostrano che creare un sistema di protezione anche per loro sarebbe possibile.
La si chiami moneta fiscale o minibot, la zuppa è la stessa. Si tratta di aggirare il monopolio della Bce nella produzione di moneta senza uscire dall’euro. Emetterne per 100 miliardi è come tagliare le tasse per lo stesso ammontare, con uguali effetti su economia, occupazione e aumento del debito. (L’articolo è una sintesi dell’e-book scaricabile qui).
Per scoraggiare l’assunzione di rischi eccessivi da parte dei banchieri, le norme europee vietano che i bonus superino il loro stipendio fisso. Però il 10 per cento dei 4.600 manager con oltre 1 milione di compenso annuo riesce ad aggirare la regola e a guadagnare di più con i premi. Tra questi, pochi gli italiani.
Beviamo 206 litri di acqua minerale a testa, per 10 miliardi di euro all’anno, mentre gli imbottigliatori pagano canoni per 18 milioni. Sembra una sproporzione scandalosa. Ma il vero costo per i produttori non è nella materia prima. E agli italiani non piace l’”acqua del sindaco”. Così però ci riempiamo di bottiglie di plastica da smaltire.
Per Matteo Salvini l’Ungheria di Viktor Orbán è un modello da imitare in tema d’imposte, perché applica una flat tax del 16 per cento sui redditi. Peccato però tacere che il paese ha l’Iva più alta del mondo, al 27 per cento, come rivela il fact-checking de lavoce.info. Dalla nostra infografica si vede quanto pesa in Europa l’Ungheria che ha confermato l’anti-Ue Orbán con voto plebiscitario.
Nelle elezioni di marzo le aree con la percentuale di stranieri più alta hanno dato la vittoria al centro-destra. Mentre le zone con più disoccupazione hanno premiato il M5s. Un voto che ha punito il cattivo funzionamento delle istituzioni.
Sempre meno in Italia le imprese iscritte a un’associazione di categoria. Che però spesso applicano comunque il contratto collettivo nazionale. Ci sono però oltre 700 mila lavoratori senza questa tutela. Sarebbe perciò utile introdurre il salario minimo legale o (più complicato) estendere a tutti i contratti collettivi.

L’acqua pubblica? Evaporata

La romana Acea condivide gli stessi problemi di tante altre imprese italiane simili: un azionista pubblico e la retorica secondo la quale l’acqua deve costare poco. Il razionamento idrico di Roma è il fallimento dell’acqua pubblica in questo paese.

Il Punto

Purtroppo rischia di riaprirsi il cantiere della previdenza. La proposta bipartisan Damiano-Sacconi vuole abolire per il 2019 l’adeguamento automatico dell’età di pensionamento alla speranza di vita. Ai posteri la grana di pareggiare i conti con “scaloni” che costringono a rimandare anno dopo anno l’uscita dal lavoro.
A Silvio Berlusconi piace documentare i propri argomenti con la concretezza dei numeri. Qualche giorno fa però, discutendo in tv di povertà e di strumenti per combatterla, ha citato dati falsi e fatto un gran pasticcio, come ricostruito nel fact-checking de lavoce.info.
Da noi l’acqua “pubblica” costa così poco agli utenti che i distributori non hanno le risorse per fare gli investimenti. Con sprechi a go go. Nel caso dell’Acea che rifornisce Roma, il Comune si trova nel paralizzante conflitto d’interessi di cliente della società e azionista di maggioranza affamato di dividendi.
Sindacati e associazioni imprenditoriali sono alla vigilia di una stagione di rinnovi contrattuali. Entrambi non godono di popolarità. Ma in Italia rimangono tra i più forti tra i paesi Ocse, mentre altrove il loro declino è più pronunciato. Persino in Germania, culla delle buone relazioni industriali.
Tenere basso il cambio dell’euro è stato forse l’effetto più evidente del Quantitative easing. Ma ora i mercati spingono per una rivalutazione, e si vede. Rimane da capire se si aspettano da Draghi la fine del Qe in autunno oppure credono che la moneta unica sia destinata ad apprezzarsi ancora, con o senza Qe.
A poco meno di dieci anni dall’inizio della Grande crisi, ci si interroga sulle sue cause. Una nuova metodologia di analisi conferma che per l’Italia c’è una cronica mancanza di crescita di produttività. A cui dopo il 2007 si sono aggiunti il crollo degli investimenti e dell’occupazione.
Parliamo di terremoto a quasi un anno dai drammatici eventi di Amatrice. Ma pressoché tutta l’Italia è a rischio e perciò la parola d’ordine diventa “prevenzione”. Utile dunque il bonus sisma dell’ultima legge di bilancio: non soldi a pioggia ma detrazioni fiscali commisurate all’efficacia degli interventi edili realizzati.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale, con una parte riservata agli affezionati amici/donatori de lavoce, si terrà la mattina di lunedì 18 settembre a Milano presso l’Università Cattolica. Parleremo di banche italiane, populismo e Brexit. Ecco il programma. Intanto SAVE THE DATE, vi aspettiamo!

Ora è possibile investire nell’acqua

Sei anni dopo il referendum sull’acqua, il Consiglio di stato ha convalidato il metodo tariffario individuato dell’Autorità. Si possono così finanziare gli investimenti necessari, compresi quelli richiesti dalle procedure comunitarie di infrazione.

Il Punto

Con l’inizio ufficiale della Brexit, Ue e Regno Unito hanno due anni per negoziare le modalità del divorzio e i contenuti delle loro future relazioni commerciali. Passando per l’approvazione delle istituzioni britanniche ed europee. Una strada accidentata che potrebbe anche riportare a un ripensamento sulla decisione.
Torna un po’ di inflazione, e con essa i suoi effetti redistributivi poco visibili. A guadagnarci sono i debitori (che restituiscono denaro dotato di un minor potere d’acquisto) a discapito dei creditori. Da noi, il principale debitore è lo stato mentre i creditori sono le famiglie. Ecco perché l’inflazione è una tassa.
Transparency international accusa la Bce di Mario Draghi di essere andata oltre il proprio mandato in casi come il salvataggio della Grecia o del Montepaschi. Se lo ha fatto, è perché si è assunta compiti (e rischi) che nessun altro voleva prendersi. Per salvare la moneta unica.
Se i vitalizi agli ex-parlamentari sono generosi – anche dopo la riforma di cinque anni fa – è perché le loro indennità durante il mandato sono molto alte (forse troppo). Ma dal punto di vista attuariale ora sono corretti. La vera iniquità è nei trattamenti pre-2012, non basati sul sistema contributivo. È lì che bisogna tagliare.
Ritorniamo al confronto sull’ipotesi di aliquote Irpef legate all’età del contribuente. Tra i possibili vantaggi indicati da alcuni studi c’è quello di legare la loro entità a una caratteristica certa del contribuente. E anche che il trattamento, alla lunga, riguarda tutti i cittadini.
Qual è la situazione dei servizi idrici a sei anni dal referendum? Gli investimenti cominciano a prender piede, da parte sia delle multiutility quotate sia delle società a controllo pubblico. Ma – è il caso di dirlo – con il contagocce.

L’acqua scorre, tra luci e ombre

La Giornata mondiale dell’acqua dà l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato del settore idrico in Italia. Dal miglioramento della qualità delle reti all’aumento degli investimenti, il sistema di gestione dell’acqua si è messo in moto.

Il Punto

Si fa presto a dire “reti d’impresa” e “fare sistema”. Bisogna riempire di contenuti queste suggestive parole. Guardando a cos’hanno fatto in Germania, Francia, Regno Unito, Usa per promuovere ecosistemi innovativi. Spetta al prossimo presidente di Confindustria prendere una forte iniziativa sul tema. Perché se l’Italia è ancora uno dei leader dell’export mondiale (primo esportatore di 235 prodotti e tra i primi tre di altri 946), le quote di mercato del nostro paese sono calate chiaramente nell’ultimo decennio, più che per gli altri paesi Ue. Tra i motivi più recenti, c’è il rallentamento dell’economia cinese. Ne soffrono direttamente i settori che là esportano direttamente e in modo indiretto quelli (come la meccanica strumentale) che partecipano alle filiere europee guidate dalla Germania, molto esposta sul mercato cinese.
In questi giorni l’America discute la scelta di un nuovo giudice della Corte suprema. In ballo gli equilibri tra conservatori e liberal che pesano in tema di diritti civili e su molti temi economici, dall’insider trading alla protezione dei consumatori, su cui destra e sinistra hanno idee ben differenti.
La povertà economica assoluta di 1 milione di bambini e adolescenti in Italia è strettamente connessa con la povertà educativa che esclude dalle opportunità di crescita sociale. La legge di Stabilità 2016 ha creato un fondo per contrastarla, coi soldi delle fondazioni bancarie. Cercasi criteri rigorosi per non sprecare gli sforzi.
Nella giornata mondiale dell’acqua, riemerge il solito paradosso italiano. Una risorsa che nel pianeta è insieme scarsa e preziosa, è spesso sprecata in Italia – dove la sua disponibilità non sarebbe un problema – e mal utilizzata e distribuita.

Il Punto

Il Financial Times passa nelle mani del gruppo Nikkei, giapponese e globale. Ma l’operazione non è una minaccia alla libertà dell’informazione economica. La nuova proprietà non ha interesse a cambiare la gestione di un giornale che ha prestigio e macina utili. Anche perché con un Ft addomesticato verrebbero fuori nuovi e affamati cani da guardia dell’informazione.
La riforma della scuola approvata dal Parlamento prevede l’assunzione in ruolo di molti insegnanti precari. Quanti esattamente? Dal vortice di cifre si può stimare un totale – in tre fasi – di quasi 103 mila neo-docenti. Con un numero complessivo di aspiranti non lontano da 800mila persone, molte delle quali saranno forse precarie per sempre.
Nei lavori delle commissioni che da un anno stanno predisponendo la riforma del pubblico impiego, si è parlato di pesare il voto di laurea nei concorsi statali. L’emendamento è poi scomparso perché ne era uscita una proposta pasticciata. Sprecata l’occasione di aggiungere un elemento di ragionevole meritocrazia.
Tsipras ottiene il sì del Parlamento di Atene agli amari bocconi di tagli di bilancio e riforme a lungo osteggiate. Intanto sono alle porte le scadenze dei debiti di agosto (5 miliardi), mentre le prospettive dell’economia greca per il 2016 si fanno ancora più fosche. Urge un nuovo programma di aiuti.
Appena nate, le dieci città metropolitane (che hanno sostituito altrettante province) si trovano già a fare i conti con l’assenza di risorse, cioè con l’impossibilità di svolgere il ruolo loro assegnato per legge. Per reperire i fondi, c’è un’alternativa: nuove tasse locali, per esempio sui diritti d’imbarco aeroportuali e portuali.
Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “La politica economica ai tempi della crisi”. Si terrà la mattina di mercoledì 30 settembre – con inizio alle ore 9 – all’Università Cattolica di Milano. SAVE THE DATE, dunque, vi aspettiamo!

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