Nei sondaggi gli anziani si mostrano preoccupati dagli effetti fiscali dell’immigrazione, anche se in genere sono positivi e contribuiscono a finanziare pensioni e sanità pubblica. A pagare il costo di politiche migratorie più restrittive sono i giovani.
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La prestazione universale per gli anziani non autosufficienti rischia di rendere ancora più complicato il sistema. In più riguarderà un numero molto esiguo di persone. Vuole anticipare una riforma che, con l’attuale impostazione, non potrà realizzarsi.
L’introduzione dello Sna e la riforma delle valutazioni sono passaggi positivi nel disegnare un welfare per gli anziani unitario e più semplice. Ma tradurre in pratica le nuove disposizioni sarà complesso. E resta aperta la questione delle risorse.
Le persone più giovani appaiono pronte a preoccuparsi in anticipo dei rischi legati alla non autosufficienza. Istituzioni e organizzazioni devono iniziare a promuovere servizi nuovi che siano più vicini alle necessità delle famiglie di oggi e di domani.
Il governo inglese introduce una riforma radicale del sistema di assistenza agli adulti. Nel farlo tradisce varie promesse elettorali e porta la spesa pubblica a livelli record. Eppure, potrebbe essere un esempio da seguire, anche in Italia.
Per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, il Pnrr di Draghi è assai diverso da quello di Conte. Prevede, infatti, la riforma nazionale attesa da decenni. Era la principale richiesta delle tante associazioni raccolte intorno alla proposta del Network.
Il Pnrr riporta nell’agenda politica il tema della non autosufficienza. La sfida è costruire un sistema efficace a livello europeo, che garantisca servizi di qualità domiciliari e residenziali. Il nuovo testo prevede la riforma nazionale del settore, che va incontro alle richieste del Network non autosufficienza. E gli investimenti per l’assistenza domiciliare salgono da uno a tre miliardi.
Le retribuzioni degli over 50 sono in media inferiori a quelle della fascia 30-49 anni, il che potrebbe riflettere un progressivo calo di produttività. Implicazioni per le politiche di posticipo dei pensionamenti. Alla maggior parte dei giovani italiani, terminati gli studi, serve molto più tempo per trovare un impiego regolare rispetto ai coetanei europei. Cosa fare per accelerare la transizione scuola-lavoro.
Nei prossimi mesi il trasporto pubblico locale giocherà un ruolo cruciale per la ripresa economica. Ci sarà bisogno di un sistema più flessibile, più integrato e più sostenibile a livello ambientale. Perché, se nell’ultimo anno le emissioni di anidride carbonica sono diminuite per effetto del rallentamento di molte attività, molto resta ancora da fare per arginare gli effetti del cambiamento climatico.
Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare sul nostro sito o su tutte le app di podcast. Ogni venerdì un nuovo episodio. Nell’ottavo, “Il Pnrr non fa abbastanza per giovani e donne”, sono ospiti Alessandra Casarico, Daniela Del Boca e Luciano Monti.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Nel Pnrr manca un progetto complessivo per l’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Eppure, le evidenti difficoltà del settore e l’invecchiamento della popolazione suggeriscono di colmare la lacuna. Ecco una proposta per farlo.
Nel 2021 torneranno a crescere le emissioni di CO2. Ma gli Usa si apprestano a rientrare nell’accordo di Parigi e aumentano i paesi che sottoscrivono l’impegno per la neutralità carbonica.
Nella legge di bilancio qualcosa si muove in materia di sostegno all’incontro fra domanda e offerta di lavoro. Ma l’emergenza è drammatica e la macchina rischia di essersi messa in moto troppo tardi. Legge di bilancio che fa segnare un passo indietro preoccupante invece per quanto riguarda l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti, i più colpiti dal Covid ora dimenticati anche dalla politica.
Adesso che l’Ue ha garantito a tutti gli stati membri dosi di vaccino contro il Covid-19, la palla passa ai singoli paesi. Servono capacità organizzative coordinate, a livello nazionale e regionale. Ancora irrisolto il nodo del fabbisogno di personale sanitario. Urge una metodologia in grado di determinare quante assunzioni sono necessarie, con quali specializzazioni e in quali aree del paese.
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Agli anziani non autosufficienti non è bastato essere la fascia di popolazione più colpita dal Covid-19 per superare lo storico disinteresse della politica nei loro confronti. La legge di bilancio è infatti un passo indietro rispetto al decreto Rilancio.