Stesso corpo elettorale, stessa legge elettorale e stesse prerogative: ormai tra Camera e Senato non ci sono più differenze sostanziali. Ma che senso ha continuare a prevedere un doppio voto di fiducia al governo e un doppio passaggio per ogni legge?
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L’annuncio di voler superare il sistema di Dublino per ora s’è tradotto in generici richiami ai principi di solidarietà. Mentre sarebbe da rivedere l’intero sistema europeo d’asilo.
E se il taglio dei parlamentari fosse l’occasione per una riforma del bicameralismo? Con un Senato delle autonomie e una legge elettorale ispirata al Mattarellum.
Il nuovo contratto dei rider è un buon punto di partenza: per regolare il lavoro nelle piattaforme digitali l’unica via è quella sperimentale. Sempre in una logica negoziale pluralista. Anche quando la donna lavora a tempo pieno, il divario di genere nella suddivisione del lavoro domestico resta alto. E la pandemia potrebbe aver rallentato il cammino verso l’uguaglianza.
In Italia si evade circa un quarto dell’Iva dovuta: è quanto emerge da un rapporto della Commissione europea. Le cause sono note, i progressi ancora troppo pochi. A dimostrazione della dipendenza dell’industria italiana dalle importazioni dalla Cina, le conseguenze sulla nostra produzione del lockdown imposto da Pechino a inizio 2020 sono state immediate.
Sabato 26 settembre nell’ambito del Festival dell’Economia, in corso a Trento, sarà premiata la proposta vincitrice del concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Sul nostro sito sarà possibile seguire in diretta alcuni degli eventi del Festival.
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LA VERTICALIZZAZIONE PREVISTA DALLA LEGGE 240
La riforma Gelmini aspirava a cambiare radicalmente le caratteristiche degli assetti di governo delle università italiane. In particolare, intendeva rafforzare le capacità di governo degli atenei al fine di superare quelle caratteristiche (il bicameralismo simmetrico, la logica corporativa e distributiva dei processi decisionali interni, l’incapacità a prendere decisioni strategiche) che erano ritenute una delle concause del loro cattivo funzionamento e dei loro risultati insoddisfacenti.
La Camera delle autonomie proposta da Matteo Renzi non avrebbe competenze molto diverse da quelle attuali del Senato. Pur privata della funzione fiduciaria, rimarrebbe una seconda camera molto forte, ben lontana dal passaggio a un sistema monocamerale. Ma il vero punto debole è la sua composizione.
Prima di pensare a una riforma della legge elettorale, è necessario differenziare i compiti di Camera e Senato. Dai confronti internazionali, si vede infatti che l’Italia è uno dei pochissimi paesi che mantiene un bicameralismo perfetto. Da abbandonare anche l’idea di un Senato delle Regioni.
La prima parte di un confronto tra numero e trattamento economico dei parlamentari italiani rispetto a quello dei colleghi dei paesi europei. Riduzioni possibili, soprattutto superando il bicameralismo perfetto. I tagli attuati da M5S ci riporterebbero a medie europee. I contributi per lo staff.
Sulle riforme istituzionali, i saggi propongono ricette di buon senso, orientate al superamento del bicameralismo perfetto. Saranno approvate? Forse è più semplice riformare le istituzioni in tempi di crisi economica e politica. Il maggior potere contrattuale di Napolitano dopo la riconferma.