Biden può vantare successi economici tangibili, ma la percezione dei cittadini è più orientata al pessimismo. Si tratta di un fattore che potrebbe rivelarsi decisivo nelle elezioni presidenziali di novembre. Quanto pesano le crisi geopolitiche.
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Gli Stati Uniti hanno varato un pacchetto fiscale di proporzioni inusitate rivolto in primo luogo all’economia verde. Potrebbe avere ripercussioni pesanti per l’industria europea, come dimostrano le reazioni preoccupate di Commissione e singoli stati.
Per disinnescare la crisi ucraina, l’amministrazione Biden e i suoi alleati hanno ventilato l’ipotesi di nuove sanzioni contro la Russia. Gli americani dicono che comporterebbero costi imponenti per Mosca, ma non è chiaro quanto la minaccia sia reale.
Le polemiche sul green pass hanno riportato al centro del dibattito il tema dell’obbligo vaccinale, in particolare per i lavoratori della scuola. Ritorniamo sul tema con un approfondimento.
Due le riforme “orizzontali” previste dal Pnrr: quella della Pa e quella della giustizia. Su cui pesano la durata eccessiva dei processi e la scarsa capacità di smaltimento dell’arretrato, come mostrano alcuni dati. Sulla nuova Alitalia è arrivato l’ok della Commissione europea. Ma, oltre ai tanti dubbi di matrice economica, a lasciare perplessi sono le norme che regolano il passaggio alla nuova compagnia.
Il boom dell’inflazione negli Usa, dall’1 al 5 per cento in pochi mesi, viene considerato un fenomeno transitorio e reversibile. Quali lezioni può trarre l’Europa dal caso americano? L’ordine esecutivo firmato da Biden è solo un primo passo, ma rende l’idea del ruolo centrale che il presidente assegna alla concorrenza. Sia nel creare ricchezza sia nel favorire una maggiore equità sociale.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Il presidente Usa ha affidato a Kamala Harris il capitolo migranti. E alcune dichiarazioni della vicepresidente sono sembrate in contrasto con un effettivo mutamento di rotta rispetto agli anni di Trump. Ma diversi interventi segnalano il cambiamento.
I tre piani economici di Biden sono ambiziosi e contengono misure innovative per gli Usa. Affermano il ruolo dello stato nel promuovere allo stesso tempo crescita e giustizia sociale. L’influenza del presidente sulla società va oltre le leggi approvate.
Continua la nostra serie di approfondimenti sull’assegno unico. Una misura di portata cruciale ma non priva di criticità. A partire dal ruolo assegnato all’Isee, che tende a dare un peso eccessivo al patrimonio. Per avvicinarsi alle maggiori economie europee in quanto a produttività, redditi e occupazione l’Italia ha bisogno di riforme. Non solo quella del fisco, che però – come mostra una simulazione – resta la meno costosa.
Dopo i quasi duemila miliardi dell’American Rescue Plan, l’amministrazione Biden ha annunciato altri due piani ambiziosi, uno per il lavoro e uno per le famiglie. Con un’enfasi particolare sulle infrastrutture. Restando negli Stati Uniti, cosa ci dice in merito alla regolamentazione dell’economia il caso di un panettiere che nel lontano 1895 arrivò a vincere una causa contro lo stato di New York?
La spesa pubblica non è tutta uguale: alcune voci impattano meno sul debito futuro e stimolano maggiormente la crescita. Tra queste soprattutto gli investimenti in formazione, cultura, difesa e welfare. Spesso le procedure contabili impediscono di spendere risorse già disponibili nei bilanci pubblici. Per evitare queste inefficienze, va riformato il sistema dei rapporti finanziari tra stato ed enti territoriali.
In attesa dell’estate, degli stranieri e del passaporto vaccinale, è tempo di tracciare un primo bilancio dell’impatto della pandemia sui redditi generati dal turismo. E i numeri sono tutt’altro che rassicuranti.
Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni venerdì sul nostro sito e su tutte le app di podcast. Nel sesto episodio “Ue-Usa: due modelli per la ripresa”, ospiti Mario Macis e Silvia Merler.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Cosa c’è nella bozza del Def? Uno slideshow sulle stime contenute nel Documento di economia e finanza.
La corporate tax annunciata da Biden rilancia il tema della cooperazione internazionale in materia fiscale, indispensabile per tassare i profitti delle multinazionali. Ma un accordo è ancora lontano. Poco coordinamento nell’operato delle singole banche centrali europee, che continuano ad adottare criteri diversi nel valutare i rischi finanziari delle stesse misure. Intanto la corsa ai vaccini ha messo a nudo tutte le fragilità dell’Ue e spinto Usa e Regno Unito ad adottare politiche protezionistiche. Con Cina e Russia abili a farne uno strumento di propaganda.
La pandemia ha visto le donne italiane più impegnate dei partner nel lavoro familiare. Con il rischio di un ulteriore aumento del divario di genere. Si può parlare in Italia di “she-cession”, ovvero di una recessione pagata soprattutto dalle donne? L’occupazione femminile non è stata più colpita di quella maschile.
Uno dei principali argomenti contro l’accoglienza dei migranti riguarda i costi che comporta. Ma i respingimenti non sono gratis. E spesso finiscono per finanziare regimi autoritari e malaffare.
È online la quinta puntata della nuova stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “La rivoluzione dell’assegno unico”, ospiti Massimo Baldini e Francesco Figari. Venerdì parleremo di politiche per la ripresa nell’Ue e negli Usa.
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Il piano firmato da Biden non guarda solo all’emergenza, ma contiene elementi per una riforma del sistema di welfare statunitense, per ridurre povertà e diseguaglianze. Certo con alcuni rischi. Ma dopo quattro anni l’America torna a essere un esempio.
Joe Biden ha iniziato la sua presidenza con un pacchetto di ordini esecutivi che riguardano anche le politiche migratorie. Non si limitano a cancellare le misure più odiose dell’amministrazione Trump, ma prefigurano un ambizioso disegno riformatore.