Davvero i lavoratori del Sud sono meno produttivi di quelli del Centro-Nord? Ed è possibile prescindere dal contesto in cui operano le aziende e dalle condizioni economiche del Mezzogiorno? Dagli errori del passato insegnamenti per cambiare le politiche e utilizzare meglio fondi statali ed europei.
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Il processo di digitalizzazione della giustizia civile fa sperare in processi più veloci e trasparenti. Ed è anche un percorso irreversibile. Nessun timore dunque per la recente norma che ripristina anche le copie cartacee di atti e documenti. È il tentativo di disciplinare una realtà di fatto.
Compilare il modello 730 dovrebbe essere una procedura accessibile a un cittadino medio. Ma se un professore universitario di economia impiega cinque ore solo per accedere al “cassetto fiscale” individuale e leggere le informazioni preliminari, è evidente che qualcosa non funziona.
Con l’approvazione dell’agenda della semplificazione, il Governo cerca di dare organicità alle misure che dovrebbero rendere più efficienti e celeri le procedure amministrative. E aiutare la ripresa. Peccato che i risultati si vedranno tra due anni: forse il crono-programma è da rivedere.
Matteo Renzi vuole riformare la burocrazia. Ma non basta ridurre gli stipendi degli alti dirigenti, per “cambiare l’Italia” occorre che la pubblica amministrazione traduca, e celermente, le riforme in atti concreti. Alcune semplici linee guida da seguire per ottenere risultati.
Perché in Italia la corruzione è più alta rispetto agli altri paesi occidentali? Oltre alla malavita organizzata, le cause sono da ricercare in altri fattori, altrettanto importanti. Più che una battaglia specifica ne serve una generale, per un più alto livello di efficienza e di etica nello Stato.
Leggi ad personam, burocrazia, meccanismi di reclutamento della classe dirigente e l’enorme peso della criminalità organizzata hanno reso il nostro paese la patria della tangente e della corruzione. Ma il fenomeno è difficile da quantificare.
È in arrivo la riforma dei servizi pubblici per l’impiego, anche per attuare la European Youth Guarantee. I nodi sono la pluralità di attori istituzionali coinvolti, il rapporto con i privati, l’eccesso di burocrazia e l’assenza di servizi per le imprese, specie se piccole. I rischi di fallimento.
La piena integrazione della popolazione immigrata non passa solo per la riforma delle norme sulla cittadinanza. Altrettanto importante è la questione dell’apertura dei concorsi per il pubblico impiego. La legge europea 2013, il Parlamento e le resistenze di parti della burocrazia ministeriale.
Un decreto legge accorda incentivi per interventi destinati a ridurre l’uso di combustibili per la generazione di calore. Il costo sarà scaricato sulle bollette del gas, con un danno alla competitività delle imprese italiane, già penalizzate dai sussidi concessi al fotovoltaico.