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Il Punto

Mentre la trattativa sulla Brexit si blocca sul confine tra le due Irlande, il debole e maldestro governo della signora May mantiene un certo consenso popolare. Malgrado gli insuccessi negoziali dal Regno Unito non arriva una forte domanda di tornare indietro.
Di recente Matteo Renzi ha scaricato le responsabilità in merito all’adozione delle (impopolari) regole Ue sul bail-in sul governo Monti. In effetti le trattative furono avviate nel 2012. Ma poi, come indica il fact-checking de lavoce.info sono stati i governi Letta e Renzi a varare il provvedimento. E ora c’è la vigilanza Bce a rincarare la dose, con linee guida sull’eliminazione dei crediti inesigibili (Npl) che – se attuate in tempi troppo brevi – faranno emergere forti perdite proprio ora che la ripresa sta migliorando i bilanci bancari. Meglio che legiferi il Parlamento europeo.
Appena partito, il primo treno merci Italia-Cina impiegherà 17-19 giorni per arrivare a destinazione, molto meno del mese e mezzo della rotta navale Rotterdam-Shanghai. Sui binari della nuova “via della seta” si sposterà una parte del traffico dall’Europa. Rimane da capire in che misura.
Negli ultimi sei mesi hanno chiuso bottega tre venditori di energia. Colpa di bollette non pagate che si aggiungono al segno meno dei mercati energetici, a errori imprenditoriali e alle scarsità di risorse disponibili per coprire i rischi. Le morosità sarebbero più sostenibili se gestite attraverso una cassa di compensazione.
Chi si ricorda dei distretti industriali? Da anni se ne parla poco ma sono vivi e vegeti. Solo, stanno cambiando pelle con il resto dell’industria italiana. Ora il progetto Industria 4.0 vuole trasformarli ancora, rafforzandone i legami con i grandi centri urbani.
Vedere il valore dei bitcoin sull’ottovolante non è strano. Una criptovaluta che – oggi – non è moneta è per forza soggetta a ondate di acquisti e vendite puramente dominati da intenti speculativi.
Continuando il confronto sulla web tax, vediamo che – contrariamente ai critici – c’è chi ne coglie gli aspetti innovativi sia per quanto riguarda l’impianto generale del tributo sia per l’individuazione dei sostituti d’imposta negli intermediari finanziari “abilitati” ad operare nel territorio dello stato.

Venezuela verso la bancarotta

La crisi del Venezuela è arrivata alle soglie del default. Per l’evoluzione della situazione sarà decisivo l’atteggiamento dei due principali creditori: Russia e Cina. Intanto, i venezuelani fanno i conti con nuovo calo del Pil e inflazione alle stelle.

Dietro le aperture cinesi, l’ombra della fuga di capitali

La visita di Trump ha permesso alle autorità cinesi di ri-annunciare l’apertura del settore finanziario ai capitali esteri. Una mossa per arginare la sfiducia delle banche straniere nelle riforme finanziarie. Anche perché a Pechino serve una moneta forte.

Il Punto

Trump ha chiesto ai cinesi di aprire la finanza ai capitali esteri. Pechino ha risposto ribadendo che rivedrà complessivamente le barriere alle partecipazioni e acquisizioni estere nei settori bancario, finanziario e assicurativo. Belle parole a cui dovrebbe far seguito un’agenda chiara e credibile di riforme.
Il terzo trimestre di quest’anno ci regala una crescita dell’Eurozona allo 0,6 per cento e dell’Italia allo 0,5. Peggio dei partner europei ma un po’ meglio delle aspettative. L’economia, dunque, continua a macinare crescita. A meno che la Germania pretenda la fine del Quantitative easing della Bce.
Nel ddl bilancio 2018 vari articoli a favore di amministrazioni e popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia e nuove risorse per il Fondo investimenti che per un quinto viene utilizzato per la prevenzione dei rischi sismici. Oltre a stanziare, c’è poi da spendere bene e velocemente senza alimentare la corruzione.
Decolla a fatica l’alternanza scuola-lavoro, ora obbligatoria nelle superiori. Quando era facoltativa (dal 2005) l’hanno attivata molto più gli istituti professionali e tecnici dei licei. Eppure non ci sono dati per rispondere alla domanda più importante: quali effetti determina sulla condizione occupazionale degli ex-studenti?
Se in Italia ci sono tanti risparmiatori traditi e gabbati è anche perché, se mai li leggono, non capiscono quasi nulla dei documenti informativi finanziari. Linguaggio burocratico e criptico da una parte, ignoranza economica dall’altra. Se n’è accorta anche la Consob.

Il Punto

A Firenze Theresa May ha proposto un rinvio di due anni della Brexit a un’Europa che le ha chiuso in faccia le porte del compromesso. Così a Manchester al congresso dei Tory si è messa a scimmiottare le proposte anti-mercato dei laburisti di Corbyn. Ma per ora la sua debolezza la tiene in piedi, almeno nel suo partito.
Protestano banche e governo italiano contro la Bce che vuole inasprire le regole sugli accantonamenti a fronte dei (nuovi) crediti deteriorati. Il rischio che si riduca il credito verso le Pmi prive di garanzie c’è. Ma c’è anche una sfida ineludibile ad aggiornare i modelli di business del settore bancario.
Dopo un decennio di crisi, la cantieristica navale europea cerca di tornare a galla con l’accordo tra la nostra Fincantieri e la francese Stx. In ballo il necessario consolidamento di un’industria da 10 miliardi di fatturato all’anno e 35 mila dipendenti. Tutto dipende dal peculiare compromesso sulla la governance del colosso.
Turbolenze delle compagnie aeree: Alitalia, Air Berlin, Ryanair e infine Monarch. Quattro crisi che hanno in comune ben poco se non di esplodere nell’anno migliore per il settore dall’11 Settembre. Qui sta l’analogia: sono rimaste indietro, in forme diverse tra loro, rispetto al nuovo, travolgente, passo del mercato.
Un approccio comportamentale in grado di miscelare psicologia ed economia aiuta a comprendere meglio il misto di razionalità ed emozioni che sta dietro le decisioni economiche. Per questo il Nobel per l’economia è stato assegnato a Richard Thaler, uno dei pionieri di questa disciplina. Dalle intuizioni del professore di Chicago sono arrivati importanti suggerimenti sul disegno delle politiche pubbliche. Ad esempio, sulla maggiore efficacia del nudge (la spinta gentile) in alternativa alle prescrizioni imperative di governi e legislatori.
Giro di vite della Ue sulle pratiche di concorrenza sleale. Coinvolti soprattutto i cinesi a cui vengono addebitati dumping, contraffazione e imitazione dei nostri prodotti, con il forte supporto del governo. Per questo, si dice a Bruxelles, la Cina deve fare di più per conquistarsi lo status di economia di mercato in ambito Wto.

Nel momento della scomparsa di Luigi Bobbio, collaboratore di questo sito, la redazione de lavoce.info ne ricorda l’impegno didattico e civile. Riproponiamo un suo articolo pubblicato pochi giorni fa.

Quando la tecnologia aiuta i risparmiatori. E le banche

In Cina il regolatore bancario ha chiesto agli intermediari finanziari di videoregistrare le vendite di prodotti d’investimento. Se la tutela del risparmio non sembra interessare l’America di Trump, Europa e Italia potrebbero seguire l’esempio cinese.

Gli Usa: il grande assicuratore mondiale

L’apprezzamento del dollaro non dipende da un presunto deprezzamento strategico dello yuan da parte delle autorità cinesi. È dovuto invece al ruolo degli Usa nel sistema finanziario internazionale. I premi pagati oggi sono finanziati dagli enormi rendimenti ottenuti negli anni del boom finanziario.

Perché le città cinesi traineranno la crescita globale

Nelle aree metropolitane si concentra una quota molto alta della ricchezza totale e dell’innovazione radicale. Ma se nel 2007 a produrre la metà del Pil mondiale erano le città occidentali, già nel 2025 saranno protagoniste quelle cinesi. L’attenzione di Pechino alle politiche di urbanizzazione.

Quando la Germania crea squilibri globali

Con il suo avanzo delle partite correnti, la Germania è oggi il maggior responsabile degli squilibri finanziari globali. Imprese e famiglie risparmiano e non fanno gli investimenti che contribuirebbero alla crescita europea. Il confronto con la Cina e l’importanza delle filiere internazionali.

Hong Kong e la Cina, un legame a doppio filo

A Hong Kong le elezioni legislative hanno visto il successo del movimento Occupy. Che chiede democrazia e indipendenza dalla Cina. Come reagirà il regime? La città ha un ruolo chiave e l’abbandono del modello “un paese due sistemi” costerebbe caro sia all’ex protettorato britannico sia a Pechino.

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