I trasporti pubblici locali sono già materia devoluta alle regioni, anche se lo stato continua a finanziarli con sussidi e investimenti infrastrutturali. In un sistema così complesso, aumentare l’efficienza dei servizi è il presupposto di ogni riforma.
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Davanti ai bilanci in rosso della municipalizzata dei rifiuti, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin poteva chiudere gli occhi come chi lo ha preceduto. Ha invece portato i libri in tribunale. Ora si trova indagato per concorso in bancarotta. La maledizione italiana per gli amministratori pubblici che affrontano i problemi.
L’Autorità anticorruzione (Anac) prova a portare trasparenza e ordine nei costi della sanità. Per ora fissa prezzi di riferimento per piccole cose molto usate come siringhe, cerotti, ovatta. Ma la torta di tutti gli acquisti di beni e servizi sanitari su cui fare economie arriva a 5 miliardi, il 4,5 per cento della spesa pubblica nella salute.
I vitalizi dei parlamentari sono determinati con il sistema contributivo solo dal 2012. Tutto ciò che precede rimane con il vecchio sistema e peserà nelle onorevoli pensioni fino al 2060. Applicare oggi il contributivo a deputati, senatori e consiglieri regionali porterebbe a un risparmio netto di 1,4 miliardi. Mica noccioline.
Mentre il presidente della Consob Vegas si autoassolve sulla vicenda delle quattro banche andate in risoluzione, il decreto banche va incontro ai risparmiatori truffati in posizione più vulnerabile. Con più risorse stanziate selettivamente per detentori di obbligazioni trattati come fossero piccoli depositanti.
In tutto l’Occidente i programmi dei grandi partiti si assomigliano sempre più. Così gli elettori sono portati a guardare maggiormente ai valori che rappresentano (come un tempo, ricordate la Guerra fredda?). Ha un vantaggio chi sa differenziarsi su questo piano. Lo insegna il ritorno in auge dei movimenti populisti.
Quando i profughi richiedono asilo s’imbattono in un filtro burocratico che accoglie o respinge le loro domande con esiti molto diversi a seconda della loro provenienza e del paese di approdo. Da noi ci sono anche 20 commissioni territoriali che danno esiti discriminatori o, almeno, molto differenti tra loro.
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Mentre sparisce nel nulla la spending review, falliscono uno dopo l’altro i tentativi di accorpare i comuni. Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ora ci riprova con l’obiettivo di passare da 8.100 enti a 2.500, abolendo quelli sotto i 15 mila abitanti. Per riuscirci davvero, sarebbe bene prevedere sanzioni e incentivi di carattere finanziario.
Come ridurre il carico fiscale sul lavoro e renderlo al contempo più progressivo, spostando il prelievo sulle imposte indirette. Discutiamo una proposta di riforma fiscale che costa quasi 15 miliardi da coprire con un inasprimento dell’Iva.
La Camera discute l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di autoriciclaggio. Importante che non esca una norma annacquata: sarebbe un regalo ai grandi evasori fiscali.
Per ridurre la spesa sanitaria bene centralizzare gli acquisti, adottare i costi standard e rinegoziare i contratti. Ma ci vogliono anche azioni strutturali che investano sulle competenze dei funzionari pubblici.
Una nuova puntata della nostra esplorazione nel labirinto delle regole finanziarie europee. Vediamo come funziona il limite all’espansione della spesa (expenditure benchmark) nell’ambito del Patto di stabilità e crescita.
Ormai si assume solo con il parasubordinato o con contratti a tempo determinato. Mentre diminuiscono le conversioni di questi lavori in rapporti a tempo indeterminato e aumentano le uscite da questi verso la disoccupazione e l’inattività. Il ministro Poletti vuole ulteriormente aumentare i lavori precari e solo successivamente pensare alla stabilizzazione. È la scelta giusta alla luce di questi dati? E ci sarà mai il secondo stadio della sua strategia?
In un decennio circa -dopo la riforma del finanziamento del sistema sanitario– la spesa è esplosa, con un aumento delle uscite correnti del 63 per cento. Perché la transizione dal sistema dei costi storici a quello dei costi standard va a passo di lumaca. Ecco le Regioni che ne pagano il conto.
A che punto è il divario territoriale nel nostro paese, in termini di benessere complessivo e di Pil pro capite? Ci sono sempre almeno due Italie -settentrionale e meridionale- ma dal 2008 la differenza si è ridotta, forse perché al Nord si sta peggio di prima.
Conti in tasca all’Inter, la società di calcio ceduta da Moratti a Thohir. Il risanamento è ancora tutto da fare. E nel 2015 è a rischio sanzioni.
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Convegno de lavoce.info
“Criminalità, corruzione e crescita” è il titolo del convegno 2014 de lavoce.info che si terrà la mattina di mercoledì 17 settembre a Milano (Università Statale – Scienze Politiche). La partecipazione all’incontro, a porte chiuse, è riservata alla redazione de lavoce.info e a chi ci ha finanziato con almeno 100 euro o raggiunge cumulativamente 100 euro di donazione negli ultimi tre anni. Chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione! Questo sito vive prevalentemente grazie al contributo dei lettori. Che, ancora una volta ringraziamo di cuore.
Il Governo vuole ottenere 2,1 miliardi da tagli immediati ai contratti per l’acquisto di beni e servizi stipulati dalla pubblica amministrazione. Benché non nuova, l’idea di creare un sistema di prezzi di riferimento può essere valida per avere risparmi futuri. Ma non è realizzabile subito.