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Coronavirus e crisi economica: la risposta europea*

La crisi economica generata dal coronavirus ha messo a dura prova le istituzioni europee. Nel complesso, l’Europa ha risposto bene, come dimostrano le analisi dell’Osservatorio Monetario. Pubblichiamo qui l’introduzione, con l’esame delle misure adottate.

Il Punto

Le istituzioni europee, messe a dura prova dalla crisi scatenata dalla pandemia, hanno risposto bene. Lo dimostrano le analisi dell’Osservatorio Monetario sulle misure adottate. Senza un monitoraggio preciso dell’andamento dei contagi nelle scuole, si rischia di dover procedere a nuove chiusure che avranno ricadute pesanti sul futuro degli studenti.
Il blocco dei licenziamenti ha congelato la forza-lavoro: l’obiettivo dovrebbe invece essere favorirne la transizione dalle aziende in crisi a quelle bisognose di manodopera. Intanto, i patrimoni ereditati non solo aumentano di valore ma sono sempre più concentrati nelle mani di pochi. Con la tassazione sui trasferimenti che continua a calare.
Più che sulla velocità di connessione, il dibattito sul 5G dovrebbe concentrarsi sugli effetti in termini di struttura delle reti e del mercato. Il nostro approfondimento.

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È ripresa la nostra collaborazione con Economia24, la trasmissione economica di RaiNews24: ogni venerdì alle 11.45 un nostro redattore sarà ospite del programma. Nell’ultima puntata Fabiano Schivardi ha parlato di start up.

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La scuola è un focolaio?

La riapertura delle scuole ha contribuito all’aumento dei contagi da Covid-19? Manca un monitoraggio preciso dell’andamento dei nuovi positivi, che invece sarebbe necessario. Anche per evitare chiusure che hanno pesanti riflessi sul futuro degli studenti.

Il Punto

Timidi segnali di ripresa nel secondo trimestre 2020 dal lato dell’occupazione. Ma il futuro resta incerto: al nuovo picco di contagi si aggiungono le conseguenze del ricorso massiccio alla cassa integrazione. Un gettito extra per finanziare il taglio del cuneo fiscale potrebbe giungere da una rimodulazione delle aliquote Iva sulla carne, la cui produzione è tra le principali cause dell’inquinamento dell’aria.
Con la crisi da Covid-19 si riaccende la preoccupazione per crediti deteriorati nei portafogli delle banche. Bisogna trovare un equilibrio tra sostegno all’economia e stabilità finanziaria. Discutibili le nomine al vertice dell’Autorità di regolazione dei trasporti, solo le ultime di una lunga serie. Come migliorare i processi per evitare un peggioramento qualitativo?
I sistemi di protezione per richiedenti asilo non sembrano portare benefici né ai rifugiati né alle comunità in cui sono inseriti. Manca una valutazione sistematica dell’operato degli Sprar.

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Discutere di Mes senza sapere perché

Si fa aspro lo scontro sulla possibilità di utilizzare il Mes. Ma favorevoli e contrari non sembrano avere un interesse reale al miglioramento del Servizio sanitario nazionale. Per questo servirebbe un piano particolareggiato, del quale non c’è traccia.

Il Punto

È andato a Paul Milgrom e Robert Wilson il Nobel 2020 per l’Economia. Cruciale il loro lavoro pionieristico sulle aste per capire il ruolo chiave giocato dall’informazione nei mercati.
Mentre s’inasprisce lo scontro sul Meccanismo europeo di stabilità, nessuno tra favorevoli e contrari sembra avere un piano dettagliato per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale. Intanto, solo un quarto delle garanzie pubbliche alle banche è servito ad accrescere la liquidità. Ma è meglio che lo stato le aiuti quando sono ancora vive piuttosto che salvarle dall’insolvenza.
Non solo il Covid alla base dei problemi della scuola italiana: s’investe troppo poco sul futuro. NextGen e Fse+ sono una grande opportunità, ma lo stato è chiamato a fare la sua parte. Nel raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni giocheranno un ruolo fondamentale il gas e le sue reti di trasporto. Con l’Italia che può essere al centro di questa transizione.
A trent’anni dalla riunificazione tedesca, tra Est e Ovest restano differenze significative a livello economico, politico e sociale. Divario che si riflette anche sulla demografia.

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Se la scuola è un colabrodo, le colpe sono di tutti

Se in Italia esiste un “problema scuola”, la causa non è il Covid, bensì la scelta generalizzata di non investire sul futuro dei giovani. Ora i fondi di “Next Generation EU” e Fse+ sono una grande opportunità, ma anche lo stato deve fare la sua parte.

Il Punto

La Bce per ora si è limitata a ventilare la possibilità di emettere un nuovo euro digitale. Ma in gioco, al di là dell’iniezione di liquidità che comporterebbe, c’è l’intera politica monetaria dell’Eurozona. Per incentivare i pagamenti elettronici e ridurre l’evasione fiscale, si pensa a un cashback “di stato”: i vantaggi sono molti ma non mancano le criticità. Il caso portoghese come esempio. Sui pagamenti alla pubblica amministrazione l’obiettivo è concentrare tutto sulla piattaforma PagoPa. La praticità è evidente ma il rischio è di scaricare sugli utenti il costo della riscossione.
Sempre più protagonista in questa fase di crisi, Cassa depositi e prestiti è uno dei principali strumenti di intervento pubblico nell’economia. È così anche negli altri paesi europei?
Torna il fact-checking de lavoce.info. Questa volta passiamo al setaccio le parole di Nicola Zingaretti sui “decreti sicurezza”: davvero, come afferma il segretario del Pd, il governo li ha cancellati?

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Cassa depositi e prestiti, cosa fanno gli omologhi europei

Il ruolo di Cdp, sempre più protagonista in questo periodo di crisi da pandemia, ripropone al centro del dibattito la questione dell’intervento pubblico nell’economia. Ma come funziona in Francia, Spagna e Germania? E quali le alternative?

Il Punto

Ingenti trasferimenti monetari agli stati ma meno spese per i beni pubblici europei: il compromesso raggiunto sui fondi NextGen rischia di segnare un passo indietro nell’integrazione? Dove non sembrano esserci stati passi in avanti è nel Patto per le migrazioni della Commissione europea, ancora legato a una visione dei migranti e dei rifugiati come costo e non come risorsa. Intanto, le decisioni della Federal Reserve rendono ormai inevitabile una svolta espansiva anche da parte della Banca centrale europea. Che potrebbe però richiedere una revisione dei trattati.
L’interconnessione tra Usa e Cina va ben oltre le semplici relazioni commerciali. Ma è difficile pensare a un futuro per il multilateralismo in questo periodo di guerra fredda.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici“. Da oggi questa e altre rubriche saranno incluse direttamente nella newsletter, che ha una veste grafica rinnovata.

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