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Davvero l’aumento dei tassi di interesse fa male alle banche?

L’aumento dei tassi di interesse ha fatto danni ad alcune banche americane, ma non è così per tutte. Le italiane, per esempio, ne hanno tratto profitto, aumentando il margine di interesse, mentre le perdite sui titoli sono in buona parte solo potenziali.

Quando le crisi finanziarie diventano sistemiche

Le crisi finanziarie creano molti danni, ma sono anche messaggi utili per regolatori distratti. L’ultimo caso sollecita la ricerca di regole più semplici, uniformi e trasparenti, per governare scenari di incertezza per far fronte a eventi imprevisti.

Crisi bancarie, ci risiamo?

Il fallimento di Silicon Valley Bank trae origine da errori del management e carenze della vigilanza. E un ruolo ha giocato la deregulation di Trump sulle banche medie. La gestione della crisi sembra però in grado di evitare un allargamento del contagio.

Crisi bancarie: questa sentenza è una lezione per l’Europa*

La sentenza appena emanata della Corte europea sulla gestione delle crisi bancarie ribalta la rigida posizione della Commissione UE sugli aiuti di stato. Dovrebbe insegnare alle istituzioni europee a essere ora più pragmatiche e vicine ai cittadini.

60 miliardi alle banche: la sparata di Travaglio

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni di Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, sulle risorse pubbliche impiegate nei salvataggi bancari. Vuoi inviarci una segnalazione? Clicca qui.

Il Punto

Ritardi e disguidi negli interventi di spegnimento degli incendi estivi hanno tante cause. Forse anche lo smembramento del Corpo forestale. Non secondo il sottosegretario alla Semplificazione Rughetti, che lo esclude decisamente. Una posizione insostenibile, come risulta dall’articolato fact-checking de lavoce.info.
Torniamo sulle valutazioni dell’efficacia del bonus di 80 euro introdotto poco prima delle elezioni Ue del 2014. In un recente studio di tre economisti della Banca d’Italia si calcola che i consumi aggiuntivi attribuibili alla misura potrebbero essere stati la metà o poco più del reddito ottenuto. La controversia continua.
Con 34 mila denunce all’anno, medici e ospedali sono bersaglio di cause per danni ai pazienti. Spesso pretestuose. Ci sono però alcune novità legislative, in ambito penale e civilistico, che alleggeriscono la posizione dei sanitari. I quali altrimenti si rifugiano in rigide prassi di medicina difensiva.
Le due banche venete assorbite da Intesa dopo il dissesto sono esempi da manuale del modo di operare degli istituti di credito locali. Hanno assecondato l’economia del territorio adattandosi alle sue specificità. Anche troppo viene da dire, leggendo dei conflitti di interesse emersi dalle cronache. Intanto, dal gennaio 2019, arriveranno due nuovi requisiti patrimoniali per le banche volti ad accrescerne la capacità di far fronte a casi di insolvenza con risorse interne. Almeno se i risultati degli stress test sulla solidità sono precisi.
Quasi a sorpresa e in gran fretta, l’Italia sta varando una missione militare in acque libiche, navale e non solo. Scopo dichiarato, regolare il flusso migratorio. Tra molte contraddizioni e un po’ di ipocrisia.

Un commento di Sergio Beraldo all’articolo “Le scelte finanziarie migliorano con una spinta gentile” di Maria De Paola, Francesca Gioia e Fabio Piluso. Con la replica degli autori.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale, con una parte riservata agli affezionati amici/donatori de lavoce, si terrà la mattina di lunedì 18 settembre a Milano presso l’Università Cattolica. Parleremo di banche italiane, populismo e Brexit. E anche di una ricerca sull’identikit dei nostri finanziatori. Ecco il programma. Vi aspettiamo!

Il Punto

Quali sono gli effetti duraturi del Jobs act sull’occupazione dopo la fine della forte decontribuzione del 2015 per i nuovi assunti? Dati Inps mostrano che per i giovani continuano a prevalere contratti precari che raramente diventano permanenti. Pesa la riluttanza delle imprese a investire in capitale umano durante una ripresa debole. Riluttanza che è accresciuta dall’assenza di buone regole e di fiducia reciproca nel sistema di relazioni industriali Si può migliorare guardando ad alcuni esempi internazionali. Come i paesi scandinavi.
Banco Popular, Veneto Banca, Popolare di Vicenza, Monte Paschi: quattro banche Ue in crisi e tre soluzioni diverse. È plausibile? Sì, perché il legislatore europeo ha voluto lasciare una certa flessibilità per tutelare la stabilità finanziaria e per evitare gravi disturbi all’economia, anche solo regionale. Saggiamente.
Circa il 9 per cento degli studenti non sono cittadini italiani anche se in maggioranza sono nati qui. Per migliorarne l’integrazione ci sono due leve. Serve una legge che faciliti il loro percorso verso la cittadinanza. Ma anche politiche che scoraggino l’abbandono degli studi, molto frequente tra gli immigrati.

Yoram Gutgeld, deputato Pd e commissario alla spending review, commenta l’articolo di Francesco Daveri “Il Fiscal compact in Italia: tanta spesa, poca resa

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale, con una parte riservata agli affezionati amici/donatori de lavoce, si terrà la mattina di lunedì 18 settembre a Milano presso l’Università Cattolica. Parleremo di banche italiane, populismo e Brexit. E anche di una ricerca sull’identikit dei nostri finanziatori. Ecco il programma. Vi aspettiamo!

Se i popoli salvano le banche

L’intervento dello stato ha un ruolo determinante nella gestione delle crisi bancarie. E le misure adottate non sono per forza dannose per le finanze pubbliche. Diverse esperienze internazionali dimostrano al contrario che a volte lo stato ci guadagna.

Il Punto

Perché, dopo l’accordo primaverile e la rottura estiva, ora Vivendi sta facendo incetta di azioni Mediaset? Più della lotta di potere tra Bolloré e Berlusconi conta il mutato scenario del business Tv, con nuovi concorrenti, nuove tecnologie e nuove opportunità di profitto. Così come è fuori luogo tornare a sventolare la bandiera dell’italianità delle imprese, in questo caso quanto in quello delle banche. Per capire le conseguenze di un – eventuale – intervento pubblico ecco un nuovo Dossier che mette a confronto come Svezia, Svizzera, Spagna, Irlanda e Germania hanno risolto le loro crisi bancarie. Il succo è che, alla fine, è il popolo a salvare le banche!
Bocciata per un dettaglio incostituzionale, la riforma della Pubblica amministrazione torna sul tavolo dello stesso ministro Marianna Madia ma di un nuovo governo. Tempo fino a febbraio per correggere l’errore e migliorarla. Evitando però che lo slittamento apra la strada alla riscossa degli interessi di bottega.
Mentre nelle città ritorna puntualmente lo spettro delle polveri inquinanti, uno studio dell’Ocse dice che il trasporto su strada è abbondantemente tassato (sulla benzina) e dunque gli viene applicato il principio “chi inquina paga”. La stessa regola, però, non vale in Europa per altre attività, dalle ferrovie all’agricoltura.
Nelle grandi città si concentrano innovazione, ricchezza e consumo. I primi 600 centri urbani producono il 60 per cento del Pil mondiale. Ma nel 2025 le maggiori megalopoli non saranno le stesse di oggi. Le prime 12 di paesi emergenti. Tra esse, sette cinesi.

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Le banche salvate dal popolo

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