Fresca di stampa, la Nota di aggiornamento al Def è un altro esempio del metodo Padoan. Dal 2014 all’Economia, il ministro vanta una graduale discesa del deficit e lo stop alla crescita del rapporto debito-Pil, con piccole riduzioni di imposte e spesa pubblica. Sempre con il consenso recalcitrante della Ue che chiede di consolidare i progressi.
L’unico dato certo delle elezioni tedesche è l’inquietante ritorno di un partito razzista (l’Afd) nel Bundestag. Su tutto il resto non si sa, tranne che Angela Merkel sarà ancora cancelliera. Ma con quali partiti? E con quale programma? Quale ruolo ha giocato il sistema elettorale? Sul fronte britannico Theresa May non finisce di stupire. Finora Brexit significava Brexit, la rottura con l’Europa. Ora non più. Il nuovo mantra è: via dalla Ue ma con calma – in quattro o cinque anni – e tenendo in piedi il grosso degli accordi economici.
Il governo ha ventilato l’idea di un bel concorsone per 500 mila posti nella Pa, in sostituzione dei pensionati dei prossimi anni. Potrebbe andare se si riuscissero a definire con precisione i fabbisogni delle diverse amministrazioni. “Vaste programme” avrebbe detto De Gaulle. Soprattutto alla luce dei sempre nuovi adempimenti e strumenti richiesti alle amministrazioni. Esempio: il Foia, Freedom of information act all’italiana. Dovrebbe migliorare la trasparenza negli atti pubblici, istituendo maggiori forme di controllo da parte dei cittadini.
L’elevata disoccupazione giovanile è un tema da convegno che poi fatica a trovare spazio nell’agenda politica. Ma è anche un problema di indicatori. C’è chi ritiene più corretto concentrarsi sulla fascia d’età 25-34 anni anziché guardare agli under 25. La sostanza del problema non cambia granché.
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Nel Def 2017 sono stati inseriti, in via sperimentale, quattro indicatori di benessere equo e sostenibile. L’Italia è il primo dei paesi del G7 che attribuisce loro un ruolo nella programmazione economica e nel monitoraggio delle politiche pubbliche.
Nel Def 2017 sono stati inseriti per la prima volta indicatori di benessere equo e sostenibile. Tra questi, c’è il tasso di mancata partecipazione al lavoro. Restituisce meglio lo stato attuale del nostro mercato del lavoro: negativo, ma in miglioramento.
La spesa sanitaria in Italia si è stabilizzata al 6,8 per cento del Pil. Lo certifica il Def. E per i prossimi anni sono previsti aumenti minimi. Sarebbe invece il momento di investire in salute. E di delineare il futuro del nostro sistema sanitario.
Un allegato al Def fa il punto della situazione sulle emissioni di CO2 e sugli impegni di riduzione presi dall’Italia. Centrati i livelli previsti dal Protocollo di Kyoto, anche per la crisi economica, è più complesso il rispetto degli obiettivi al 2030.
Il Def contiene un allegato in cui sono elencate le spese dello stato nelle regioni e nelle province autonome. Così come proposto oggi, il documento non dà molte informazioni. Basterebbero però alcune modifiche per renderlo più utile e chiaro.
La riforma dell’Irpef (oggi messa da parte dall’agenda politica) riguarda la fissazione del numero delle aliquote sugli scaglioni di reddito, le voci da escludere dalla base imponibile e le eventuali addizionali locali. Tre temi suscettibili di soluzioni diverse su cui apriamo un confronto su lavoce.info. Di sicuro, serve un sistema fiscale più equo e più trasparente. Più trasparenza farebbe bene anche al Documento di economia e finanza – Def – dove presenta le risorse destinate alle regioni. Chi legge l’allegato ha un’idea dell’aumento della spesa corrente degli enti e del ristagno di quella in conto capitale. Ma la qualità e quantità di dati e informazioni è decisamente migliorabile. Un altro luogo dove regna l’opacità – e in molti casi la disinformazione – è la banca. Un libro prova a guidare il risparmiatore nella nebbia che avvolge prodotti finanziari, costi, commissioni. Le autorità si accontentano di vigilare sugli aspetti formali.
Oggi favorito nella corsa all’Eliseo, Emmanuel Macron propone ai francesi un programma economico più liberale di Marine Le Pen e meno pro-mercato di Fillon. Usa toni socialdemocratici per catturare voti a sinistra ma rompe con la tradizione socialista su fiscalità, politica del lavoro e concertazione.
La riforma Fornero ha alzato bruscamente l’età della pensione in un’economia in cui crollava la crescita. Risultato (non voluto ma inevitabile): sempre più alta la proporzione di giovani disoccupati. Mentre – non sorprende – sono molto saliti gli occupati tra i 55 e i 74 anni.
Vediamo le motivazioni dell’ordinanza di blocco di Uber (ora sospeso fino ai primi di maggio) da parte del Tribunale di Roma. Se c’è una legge che limita l’accesso a un’attività, si dice, il giudice deve farla rispettare. Tocca ai politici, non ai magistrati, accompagnare il cambiamento.
Luca Micheletto risponde ai commenti al suo articolo “A ogni età la sua imposta”
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. Intanto: SAVE THE DATE! A breve comunicheremo il come e il dove.
E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
Con il Documento di economia e finanza 2017 esce confermato il quadro degli ultimi anni. L’Italia ora rispetta il vincolo del deficit, ma non riesce a ridurre il debito. E così non può fare il taglio delle tasse che servirebbe per crescere.
Il Documento di economia e finanza 2017 conferma il quadro degli ultimi anni. Deficit in calo (molto) graduale verso lo zero e un debito che fatica a stabilizzarsi. I conti tornano – come sempre nel Def di primavera – con largo uso di clausole di salvaguardia, da disinnescare in autunno nella legge di bilancio.
Continua a far discutere il caso della tesi di dottorato della ministra Madia. Si mescolano fatti, sospetti e pregiudizi, anche per incolpare senza pezze d’appoggio. In questo secondo intervento presentiamo prove sull’inconsistenza di alcune accuse. Altre rimangono in piedi e richiedono risposte.
L’istituto del referendum – oggi marchio di fabbrica del M5s – spacchetta un tema specifico dalla delega generale data solitamente ai politici nelle democrazie rappresentative. Con il rischio di sottoporre problemi tecnici a scelte viscerali. A usarli più spesso sono i paesi più ricchi e socialmente coesi.
Nessuno chiede allo stato e alle amministrazioni pubbliche di fare profitti. Perché allora si continuano a costituire Spa a capitale pubblico specialmente nel settore dei trasporti? Il sospetto è che, grazie alla loro natura privatistica, siano utili per aggirare molti vincoli di bilancio o di trasparenza chiesti dall’Europa.
Niente paura, la riduzione dell’aspettativa di vita in Italia registrata dall’Istat è dovuta a fattori contingenti che non incidono sul trend di lungo periodo. I progressi scientifici e tecnologici ci condannano a vivere sempre di più. Piuttosto il problema è che anche qui non c’è equità: né territoriale né tra fasce di reddito.
Insieme al bilancio umano che registra oltre 400 mila morti e 5 milioni di profughi, la guerra civile in Siria ha causato pesantissime conseguenze economiche. In un paese che solo sei anni fa presentava disoccupazione stabile, Pil in crescita e un basso debito pubblico. Dall’Africa subsahariana in Europa arrivano pochi rifugiati e tanti migranti che cercano migliori opportunità di reddito. In numeri crescenti. Una politica lungimirante da parte nostra sarebbe quella di spingere la crescita economica nei paesi di origine.
Manuela Ghizzoni, parlamentare Pd e ricercatrice universitaria, commenta l’articolo di Daniele Checchi e Maria De Paola “Da dove verranno i nuovi insegnanti”
Nel momento della scomparsa della sorella di Giuseppe Pisauro, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. Intanto: SAVE THE DATE! A breve comunicheremo il come e il dove.
E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
Previsioni al ribasso nella Nota di aggiornamento al Def approvata dal Consiglio dei ministri, che riporta numeri diversi rispetto alle previsioni di aprile. Un confronto con le stime degli altri enti.