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Debito pubblico: un cambio di passo solo apparente

La riduzione del rapporto debito-Pil nel 2023 non è frutto di un cambiamento di regime nella gestione della finanza pubblica, ma di fattori congiunturali che difficilmente si ripeteranno. Realizzare le riforme strutturali resta ancora cruciale.

L’ultimo tesoretto*

Il Piano di bilancio di medio termine beneficia di entrate tributarie impreviste, che migliorano le previsioni di finanza pubblica. Gran parte di queste risorse saranno usate per finanziare in deficit la manovra.

Nuove regole europee di bilancio: cosa cambia per regioni e comuni

Gli enti territoriali sono responsabili di circa un terzo del totale della spesa pubblica. Dovranno quindi concorrere al raggiungimento degli obiettivi fissati dai piani pluriennali di bilancio. Ma su quali leve potrà agire il governo centrale?

Come si finanzia l’autonomia differenziata?

L’ultimo Rapporto sulla finanza pubblica italiana dedica un capitolo all’autonomia differenziata. Una simulazione mostra i limiti del Ddl Calderoli sul finanziamento delle materie devolute. Sarebbe più adeguato uno schema di compartecipazione dinamico.

Def 2022: una scommessa sulle entrate

Approvato dal Parlamento il Documento di economia e finanza. L’indebitamento netto tendenziale sul Pil si riduce nel 2022 rispetto a quanto previsto dalla Nadef per differenti previsioni su entrate e spese. Lo scostamento di bilancio non è scongiurato.

Il Punto

Il Rapporto sulla finanza pubblica 2021 sottolinea il periodo di eccezionalità determinato dalla pandemia e ora destinato a prolungarsi per la guerra in Ucraina. D’altra parte, le risorse del Pnrr rappresentano un’occasione unica per tornare a crescere. Ma per il successo del Piano sono necessarie riforme che non sembrano avere il consenso dei cittadini. Un progetto di direttiva europea indica un nuovo obiettivo verso la parità di genere: entro il 2027 dovrà essere donna almeno il 40 per cento degli amministratori di società senza incarichi esecutivi. Ma qual è la situazione nel nostro paese oggi? Ci sono stati innegabili progressi sulla presenza femminile nei consigli di amministrazione, ma rimangono molte disparità, anche territoriali. Il commercio internazionale non è crollato con la pandemia, come molti pensavano: le reti di produzione globali si sono adattate rapidamente alla crisi. La risposta agli shock sembra dunque da cercare non in una riduzione, ma in una crescita delle relazioni commerciali, diversificando i paesi fornitori di beni intermedi. Il 2021 è stato l’anno delle “grandi dimissioni”, anche in Italia. L’analisi delle comunicazioni obbligatorie indica che il nostro mercato del lavoro è diventato più dinamico: i lavoratori che si dimettono volontariamente aumentano e rispetto al passato ritrovano lavoro più rapidamente e più spesso si spostano in un settore o in una professione diversi da quelli di provenienza. La riforma agraria del 1950 non è stata solo la più imponente ridistribuzione di ricchezza della storia italiana. Ha anche creato un diffuso sistema clientelare, che per anni ha rafforzato il consenso elettorale verso il partito di governo, la Democrazia cristiana.

È online il programma del Festival internazionale dell’economia, che si terrà a Torino tra il 31 maggio e il 4 giugno. All’interno del festival, si terrà il 1° giugno il Convegno annuale de lavoce, che nel 2022 compie 20 anni.

Venerdì 6 maggio si svolgerà a Piacenza un convegno a ricordo di Francesco Daveri, che è stato managing editor, redattore e membro del Comitato di redazione de lavoce.info. La locandina dell’evento è disponibile qui.

Finanza pubblica tra crisi prolungata e un’occasione unica

Da più di due anni la finanza pubblica italiana vive un periodo di eccezionalità, destinato a prolungarsi con la guerra in Ucraina. E il Pnrr rappresenta una grande opportunità, forse l’ultima, per tornare a crescere.

Regole di contabilità chiare per lo sviluppo

Spesso le procedure contabili impediscono di spendere risorse già disponibili nei bilanci pubblici. E le prassi studiate per eludere il problema finiscono per aggravarlo. Va riformato il sistema dei rapporti finanziari tra stato ed enti territoriali.

Quanto arriva al fisco dalla pace fiscale

Sono quasi 13 milioni le cartelle interessate da rottamazione-ter e “saldo e stralcio”: molte di più rispetto al passato, anche perché le condizioni di pagamento erano decisamente favorevoli. Però, alle casse dello stato arriveranno ben poche risorse in più rispetto a quelle già previste.

Ma l’età della pensione non si fissa per decreto

In un vero sistema contributivo non esiste un’età di pensionamento. Ma in Italia alle ragioni di finanza pubblica si somma una questione demografica che potrebbe rendere insostenibile il sistema. E sulle deroghe per i lavori usuranti serve trasparenza.

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