Le sanzioni imposte dai paesi occidentali alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina non hanno rallentato l’economia russa. Perché Mosca le ha superate grazie alla crescente prosperità dei “paesi terzi”. Sui quali potrebbero ora ricadere nuove restrizioni.
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Gli attacchi degli Houthi sono un problema per il commercio internazionale di tutte le imprese europee. Ma lo sono soprattutto per le esportazioni delle aziende meno competitive e più piccole che rischiano di sparire dai più dinamici mercati asiatici.
Dopo il vertice dei Brics di Johannesburg e quello dei G20 a Nuova Delhi molto sembra cambiato per l’economia mondiale. I Brics ambiscono a costituire un blocco alternativo a quello occidentale. Ma si apre una competizione strategica tra Cina e India.
La spinta verso la globalizzazione “selettiva” non porterà necessariamente i paesi ad aggregarsi sotto la sfera di influenza americana o cinese. Molti stati non vogliono né possono scegliere uno schieramento: potrebbe diventare un fattore equilibratore.
L’economia mondiale sembra riconfigurarsi in gruppi integrati di paesi affini, sotto la sfera di influenza americana o cinese, in competizione per l’egemonia economica, politica e culturale. Per la Unione europea non sarà un percorso semplice.
Alessia Amighini e Gianmarco Ottaviano sono intervenuti a The Game su Radio Popolare il 1° aprile 2022 per discutere del vertice tenutosi tra Ue e Cina sulla guerra in Ucraina e della decisione da parte del governo russo di far pagare il proprio gas naturale in rubli.
Sanzioni invece di azioni militari: a renderlo possibile è la globalizzazione. Ma i paesi cercano alternative per evitare i ricatti economici reciproci. Nei prossimi anni avremo una riconfigurazione dell’economia globale per gruppi integrati di paesi.
Per i fautori del “Leave” la Brexit avrebbe liberato la finanza britannica da molti vincoli burocratici. Per la City però il divorzio dall’Unione sta presentando più ostacoli del previsto, anche se Londra è destinata a rimanere un centro finanziario globale.
In questo dossier potete trovare tutti gli articoli su Brexit apparsi sul nostro sito. Si tratta del terzo dossier che dedichiamo al tema, oltre a “Meno Europa, siamo Inglesi” e “Brexit, divorzio all’inglese” usciti rispettivamente prima e dopo il referendum del 2016, che potete trovare in coda a questa pagina.
Le esportazioni del Regno Unito verso l’Unione europea sono scese in modo netto. Pur tra mille cautele, il motivo sembra essere la Brexit. Per le importazioni dalla Ue, il calo è minore grazie al regime speciale in vigore fino a luglio. Ma dopo?