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Sommario 30 gennaio 2006

Un’informazione uniforme sulle posizioni e sulle proposte dei contendenti è essenziale per lo svolgimento di elezioni davvero democratiche. La legge sulla par condicio, che opera solo durante le campagne elettorali e che in diverse forme esiste in tutti paesi avanzati, serve solo a tamponare le evidenti asimmetrie nella copertura degli spazi televisivi fra i due schieramenti. Sono questi gli spazi che contano nell’informare gli elettori indecisi, dal momento che il pubblico della carta stampata è in larga parte già schierato. Oltre alla par condicio in campagna elettorale, resta il problema del pluralismo lungo l’intera legislatura. Per questo occorre affrontare il nodo della concentrazione del mercato televisivo oggi di fatto tutelata dalla Legge Gasparri.

A proposito di informazione, pubblichiamo la sintesi dell’intervento di Nouriel Roubini che a Davos ha suscitato le reazioni scomposte del nostro Ministro dell’Economia. Si può essere d’accordo o meno, ma insultando i propri interlocutori si finisce per insultare il nostro paese.

Aggiornamento: La partita della diseguaglianza di Ludovico Poggi e Battista Severgnini; L’Antitrust in campo di Nicola Giocoli; La deriva americana del calcio italiano di Mauro Marè.

Sommario 23 gennaio 2006

Cronaca di un’altra riforma inattuata, quella della scuola. La risorsa principale di ogni sistema formativo sono gli insegnanti, ma non si è deciso come remunerarli e non c’e’ alcuna programmazione nelle loro assunzioni. Il mezzogiorno è sempre più sfavorito a dispetto dei principi di uguaglianza delle opportunità. Ci vogliono vere riforme per la secondaria e l’università che non possono prescindere dal coinvolgimento economico delle famiglie.

Savino Pezzotta e Tiziano Treu intervengono sulle proposte di Boeri e Garibaldi contenute nell’articolo “Standard minimi e nuove tipologie contrattuali”.

Aggiornamenti: Che fine faranno confische e sequestri di Marco Arnone ed Elio Collovà. La lunga marcia dell’istruzione di Daniel Gros. Marco Leonardi commenta l’articolo La laurea, un ottimo investimento di Andrea Moro e Alberto Bisin; la controreplica degli autori. Riproponiamo l’intervista al presidente del CIVR di cui alleghiamo la prima relazione di Valutazione Triennale della Ricerca.

Sommario 17 gennaio 2006

L’ultima indagine della Banca d’Italia sui redditi delle famiglie italiane conferma che nel nostro paese disuguaglianza e incidenza della povertà sono maggiori rispetto al resto d’Europa. Scontiamo l’assenza nel nostro sistema di protezione sociale di prestazioni di ultima istanza che raggiungano i poveri in quanto tali. Nè possiamo sperare che il problema si risolva con la crescita economica. Negli Stati Uniti, dei formidabili incrementi di produttività realizzati nell’ultimo decennio si è avvantaggiato solo il 10% più ricco dei lavoratori americani.
La discussione sulla direttiva europea sull’orario di lavoro fa tornare di attualità il tema della differenza delle ore lavorate negli Stati Uniti e in Europa e dei suoi effetti sulla crescita.
Un fattore certamente importante per la crescita è la qualità del capitale umano. Le indagini internazionali mostrano che le capacità degli studenti italiani sono molto diverse fra regioni. La stessa variabilità si ritrova nella distribuzione della spesa per l’istruzione. Un argomento contro il decentramento?

Emanuele Ranci Ortigosa, Presidente dell’ IRS, e Cristina Dell’Aquila (CLES) con Alessio Liquori (Università di Cassino), commentano gli interventi di Tito Boeri e Claudio De Vincenti sul Reddito Minimo Garantito.

Sommario 12 gennaio 2006

Quella approvata prima di Natale non è una legge finanziaria elettorale. Tuttavia, lascia irrisolti i nodi strutturali della finanza pubblica e trasmette un’eredità pesante alla prossima legislatura. Per rendere più attraente il concordato fiscale, già proposto due volte senza successo, lo si accompagna con un condono per i redditi 2003 e 2004. L’ennesimo capitolo, a dispetto degli annunci, di una storia con effetti deleteri sulla credibilità del sistema fiscale. Di un condono si sarebbe avvalso anche il Presidente del Consiglio, apparentemente solo in modo marginale. Ma le cose stanno davvero così?
L’evasione fiscale non riguarda solo le imprese e i lavoratori autonomi ma anche i lavoratori dipendenti costretti a lavorare in nero. Quali strumenti di politica tributaria sono più adatti a favorire l’emersione delle imprese irregolari? La legislatura volge al termine senza che si sia messo ordine nelle relazioni finanziarie tra governo centrale e governi locali. A dispetto dei proclami sulla devolution.

Sommario 9 gennaio 2005

La Legge Biagi c’è ma non si vede. A più di due anni dalla sua introduzione, è pressoché impossibile avere informazioni precise sugli effetti della legge Biagi, sia per le nuove fattispecie contrattuali introdotte, sia per la Borsa del lavoro, uno strumento comunque ancora in fase embrionale. E’ però evidente che il mercato del lavoro ereditato dalla stagione di riforme “marginali” è complesso, iniquo e duale. E la “luna di miele” (creazioni di posti di lavoro pur con bassa crescita degli ultimi anni) è finita. E’ possibile correggere queste distorsioni con poche riforme a costo zero.
Dati comparabili sugli orari di lavoro tra diversi paesi mostrano che gli italiani occupati non lavorano meno dei colleghi europei. Se si lavora poco in Italia è perchè ci sono troppo pochi occupati.

In modo quasi clandestino, il Governo si appresta a recepire la direttiva europea sulle Offerte Pubbliche di Acquisto (Opa). Da quanto è dato sapere sulle proposte in discussione, il rischio è quello di ridurre ulteriormente la contendibilità dei nostri assetti societari.

Sommario 4 gennaio 2006


Più ricerca e più brevetti per far tornare l’Italia a innovare e a crescere: ecco uno dei luoghi comuni del dibattito pubblico di questi anni. Ma, per incoraggiare ricerca e innovazione privata, lo Stato non deve buttare soldi in nuovi incentivi a pioggia mai sottoposti a valutazione. Meglio dare la possibilità a chi ha buone idee e pochi soldi di sperimentarle. Tenendo presente che ci vogliono lavoratori e imprese con caratteristiche diverse da quelle di oggi. Di sicuro, questi problemi strutturali non sono stati nemmeno scalfiti dalle politiche di incentivazione (come i sussidi all’acquisto dei PC) degli ultimi anni. Finanziare la ricerca accademica per produrre “campioni”, non per compiacere criteri burocratici, politici o geografici: questa è la semplice regola da seguire per il neonato Consiglio Europeo della Ricerca.

Mario Draghi è stato nominato dal Governo alla guida di Banca d’Italia. Ha un compito molto difficile davanti nel far recuperare credibilità e affidabilità al nostro sistema bancario. A lui vanno gli auguri della redazione de lavoce.info.

Sommario 22 dicembre 2005

Il nuovo Governatore dovra’ dare uno scossone al sistema a favore della concorrenza. Le gesta dei “finanzieri ribaldi” non devono nascondere le debolezze del “salotto buono” del capitalismo italiano. Approvata la legge sul risparmio con due sorprese negative. Primo, il regime del falso in bilancio rimane blando e inefficace. Secondo, viene istituita una commissione per la tutela del risparmio di nomina governativa della quale non sono specificate le funzioni e che rischia di accentuare l’interferenza politica nel controllo dei mercati finanziari. La vicenda Unipol e’ proprio il portato di questi perversi intrecci fra politica e banche ed e’ plausibile che sia legata allo scandalo finanziario connesso alla Banca Popolare Italiana. Dimostra che bisogna estendere al mondo della cooperazione le regole di trasparenza che si applicano alle altre societa’ eliminando l’autoreferenzialita’ del management.
I veri dati e i falsi saldi netti dell’accordo sul bilancio dell’Unione Europea.

Aggiornamenti: pubblichiamo un’anticipazione del libro Il Mercato* di Giuseppe Bertola di prossima pubblicazione per il Mulino. Come di consueto offriamo alcuni consigli di lettura per le vacanze. Infine vi proponiamo un intervento di Riccardo Puglisi e un divertissement di Aldo Montesano.
Ringraziamo tutti coloro che nel corso di quest’anno, ci hanno sostenuto. Vi ricordiamo che chi ci aiuta entro la fine dell’anno, ricevera’ un piccolo omaggio da parte della redazione.
Nel frattempo auguriamo a tutti voi un felice anno nuovo.

Perdita di credibilità: ma quanto costi? di Andrea Ichino

Sommario 19 dicembre 2005

Meglio tardi che mai. Ma non basta cambiare il Governatore. Bisogna anche cambiare le regole per evitare che situazioni del genere si ripetano in futuro. Nel frattempo occorre identificare una persona di rilievo internazionale e con competenze di economia monetaria e mercati finanziari. Speriamo che le considerazioni di carattere religioso o – peggio – i gruppi di interesse restino alla porta. Quanto ai banchieri, rimasti colpevolmente alla finestra, devono fin da subito rafforzare la tutela di azionisti e risparmiatori e puntare sulla trasparenza. E soprattutto le banche popolari devono cominciare ad adottare fin da subito misure che permettano un controllo sul loro operato.

La sospensione dei lavori permette una pausa di riflessione sul progetto di linea ferroviaria Torino-Lione. Si potrebbe rimodularlo in funzione della sola domanda merci e della sua realizzazione graduale nel tempo, rinunciando all’alta velocità e ai suoi costi elevati. In ogni caso, l’esame deve essere affidato a soggetti indipendenti. Quanto contano i “valori di opzione” dell’opera? Occorre precisare cosa effettivamente passerà sulla ferrovia del futuro e a quali condizioni.
L’eredità di Paolo Sylos Labini.
Il Presidente di Autostrade per l’Italia, Gian Maria Gros-Pietro, commenta l’intervento di Boitani e Ponti sulle tariffe autostradali.
In una settimana abbiamo raccolto 2.500 euro; grazie del vostro sostegno. Coloro che verseranno un contributo entro il 2005 riceveranno un piccolo omaggio dalla redazione.

Aggiornamento: Pietro Garibaldi commenta i dati dell’ultima indagine Istat sulle forze lavoro.

Sommario 15 dicembre 2005

Una vigilanza efficace è fondamentale per assicurare la stabilità e l’affidabilità del sistema bancario. Il Governatore Fazio ha fallito palesemente nei suoi compiti di vigilianza. Affinché il sistema bancario recuperi credibilità, Fazio deve lasciare il suo posto. Esistono oggi le condizioni perchè il Governo possa rimuoverlo per manifesta incapacità, richiedendo l’intervento del Consiglio Superiore e, in alternativa, revocando il decreto di nomina.

Il Consiglio europeo discute il Bilancio dell’Unione per il 2007-2013. Le proposte della presidenza britannica, mirate a un trasferimento delle risorse dall’agricoltura ad altre spese strutturali, non piacciono a molti paesi: forte il rischio che si rimandi tutto al 2013. Le scelte sono vincolate dalla infelice decisione di tre anni fa di mantenere intatti i tetti per gli aiuti all’agricoltura. L’Italia dovrebbe promuovere una riforma che incida in modo efficace sulle strutture produttive, abbassando i costi di produzione delle piccole aziende. Il cinismo della Francia nell’opporsi a questa riforma è imbarazzante.
La Finanziaria prevede l’istituzione di un fondo per indennizzare i risparmiatori danneggiati dai crack finanziari, obbligazioni argentine comprese: finirà per risolversi in una distribuzione generalizzata delle risorse?
In tre giorni abbiamo ricevuto 1.500 euro; grazie per aver raccolto il nostro appello, continuate così!

Sommario 12 dicembre 2005

La prova più evidente del fatto che la legge bancaria vada cambiata la si ritrova nella memoria depositata da Antonio Fazio ai giudici romani: tutto può essere giustificato in base alle vecchie regole! Eppure la “legge sul risparmio” si avvia mestamente ad essere varata in una versione depotenziata e che non affronta il nodo cruciale delle autorità di controllo. Devono essere più forti: la corruzione si diffonde proprio dove c’è meno supervisione bancaria e, dato che nessuno controlla, il codice Preda sugli amministratori indipendenti viene sistematicamente disatteso. Conta anche il controllo dell’opinione pubblica. Ma i giornali hanno smesso di trattare del caso Fazio nonostante siano emersi nuovi elementi sulla sua violazione di elementari regole di comportamento dei banchieri tutti, non solo di quelli centrali. Speriamo che il silenzio non sia calato perchè non ci sono più scalate da cui difendersi. In ogni caso, lavoce.info continuerà a occuparsi della questione.
Per il secondo mese consecutivo il nostro sito ha registrato più di un milione di pagine scaricate e, proprio in questi giorni, abbiamo superato la soglia dei 30.000 iscritti alla nostra newsletter. Due dati che festeggiamo offrendovi un nuovo motore di ricerca. Più lettori però impongono più lavoro redazionale: contiamo sul vostro aiuto. Chi ci manda un piccolo sostegno entro la fine dell’anno verrà ricambiato con un piccolo omaggio redazionale.
Da oggi è in chiaro http://www.telos-eu.com/, il gemello francese de lavoce.info. Lavoreremo insieme e facciamo al nuovo sito i nostri migliori auguri.

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