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Sommario 11 ottobre 2005

La riforma della legge elettorale inizia il suo iter parlamentare. L’esperienza storica ci dice che cambiare la legge elettorale può riservare sgradevoli sorprese.

Sta per concludersi la gara per il General Contractor che dovrebbe costruire il Ponte sullo Stretto. Ma chi finanzierà quest’opera? Non vorremmo trovarci un ponte a metà. Bene tornare a pianificare il sistema dei trasporti, coordinandolo con le politiche di apertura dei mercati. Ma Commissione Europea e Parlamenti europeo e italiano tendono a rinunciare all’introduzione di meccanismi concorrenziali nel settore dei trasporti pubblici terrestri. Intanto, i trasporti rimangono in Italia il settore a più alta intensità di scioperi, favoriti dal frazionamento delle rappresentanze sindacali aziendali e dall’orientamento giurisprudenziale a limitare gli effetti giuridici della clausola di tregua contenuta nel contratto collettivo. Nel trasporto aereo, mentre gli aeroporti attendono una loro regolazione effettiva, è sempre più aggressiva la concorrenza delle compagnie low cost, che ormai rappresentano un modello anche per la salvezza delle compagnie tradizionali, come Alitalia.

Giampaolo Galli, Direttore generale dell’Ania, commenta l’intervento di Marcello Messori sul Tfr.

Riapriamo la campagna di sottoscrizione: abbiamo bisogno del vostro aiuto per continuare a crescere.

Sommario 6 ottobre 2005

Si blocca la riforma del TFR. Forse meglio così perchè il testo di decreto attuativo, che poteva essere approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, discriminava i lavoratori più giovani, i maggiori beneficiari dello smobilizzo del trattamento di fine rapporto. E riduceva la concorrenza fra fondi contrattuali e fondi aperti, violando principi di portabilità dei contributi di lavoratori e datori di lavoro. Nella lunga trattativa si è perso il riferimento ai principi che dovrebbero ispirare una riforma così importante. Bene ricapitolarli.
Procede invece, la riforma del diritto fallimentare. E’ un passo avanti rispetto alla situazione attuale, ma il Parlamento dovrà al più presto migliorare le procedure di recupero (il concordato fallimentare fa concorrenza sleale a quello preventivo), l’amministrazione straordinaria (troppi i poteri dati alla PA nella gestione della crisi di impresa) e la disciplina dell’esercizio provvisorio (che porta a salvare l’impresa anche quando sarebbe meglio smembrarla). Affinché la riforma abbia piena efficacia è inoltre importante introdurre le giuste regole di corporate governance nel sistema bancario.

Sommario 4 ottobre 2005

E’ stata scritta solo in 80 ore e si vede. Anche se gli 11,5 miliardi di riduzione del disavanzo dovessero miracolosamente materializzarsi, ci porterebbero ben al di sopra del 3,8% negoziato con Bruxelles. Contemporaneamente si decidono nuove spese e agevolazioni per 11 miliardi. Sarebbe meglio concentrare solo sulla riduzione del disavanzo le risorse che effettivamente si riuscirà a trovare, rinviando il resto a tempi migliori.
Abbandonata la politica dei tagli fiscali, ci si attende di reperire risorse da una non definita lotta all’evasione, un’improbabile imposta “sui tubi” (che rischia di gravare su di una domanda molto rigida) e una miscellanea di interventi di piccola entità che hanno il costo di rendere ancora più incerto il quadro per il contribuente. Un esempio fra tutti: la tassa sui brevetti, inasprita solo sette mesi fa, viene ora abolita.

Ancora molto diversa la Turchia dai paesi dell’Unione a 25. Ci vorranno tempi lunghi per il loro ingresso. Meglio esser chiari con tutti fin da subito.

Sommario 25 Settembre 2005

Il “nuovo” ministro dell’economia ha cinque giorni di tempo per varare la finanziaria, in una situazione in cui il Governo sembra aver perso il controllo dei conti pubblici. Grazie all’Euro abbiano sin qui evitato guai peggiori, ma l’emergenza ricorda la crisi del 1992. Oltre che all’inadeguatezza di molti politici, dobbiamo questa situazione alla scarsa qualità delle nostre istituzioni. Tra i nodi non risolti c’è quello del federalismo e della finanza locale, dove in questa legislatura, in assenza di una chiara cornice istituzionale, si è oscillato tra interventi centralistici e autonomia irresponsabile.
I problemi di qualità delle istituzioni non riguardano solo il settore pubblico. La recente operazione sulle azioni Fiat conferma che la trasparenza del nostro mercato azionario lascia molto a desiderare. Ci occupiamo anche delle elezioni in Germania di una settimana fa: si apre un periodo di forte instabilità politica. Potrà mettere a rischio la ripresa economica che sembrava alle porte.

Aggiornamenti: Un fallimento troppo amministrato di Francesco Vella;
Per una Germania con politica all’italiana di Tito Boeri e Micael Castanheira;
Perché restano piccole imprese di Stefano Scarpetta.

Gianluigi Gabetti presidente di Ifil, commenta l’intervento di Salvatore Bragantini “Se l’equity swap dribbla la comunicazione”.

Sommario 19 Settembre

Giustizia Civile

e Diritto Fallimentare continuano ad essere le palle al piede per la crescita delle imprese italiane e scoraggiano gli investitori esteri. I tempi troppo lunghi del processo civile (dovuti anche alla mancata liberalizzazione delle tariffe degli avvocati) rendono rischiosi i contratti e difficile l’accesso al credito. Per sopravvivere, le imprese cementano la fedeltà di partnership con l’effetto di impedire l’ingresso di nuove imprese, che non possono entrare in queste consorterie. Anche la riforma del fallimento servirebbe a ridurre i rischi degli investitori e facilitare l’accesso al credito. Ma si allontana sempre più dall’orizzonte.
Nel frattempo l’Italia precipita nelle classifiche degli investitori compilate dalla Banca Mondiale (dal 40simo al 70simo posto). E la piccola impresa non riesce a crescere. Altro che “piccolo è bello”!

Stefano Micossi replica all’intervento di Lorenzo Stanghellini sulla riforma del diritto fallimentare. La controreplica dell’autore.

Aggiornamenti: Più occupazione senza prodotto di Pietro Garibaldi.
Le armi del Fondo di Carlo Cottarelli
E il guardiano dei conti si ritrovò solo di Roberto Perotti

Sommario 12 Settembre

Per gestire le politiche dell’immigrazione bisogna guardarsi attorno. Vedere cosa fanno gli altri paesi da dove vengono e dove vanno gli immigrati. Esattamente l’opposto di quanto fatto in questa legislatura e di quanto sta avvenendo all’inizio di questa campagna elettorale. Cerchiamo di documentare quanto avviene negli altri paesi dell’Unione Europea e poniamo un quesito: dobbiamo anche noi adottare politiche dell’immigrazione differenziate a seconda del livello di istruzione e delle qualifiche degli immigrati? Ci vuole anche molto pragmatismo.  L’atteggiamento opposto di quello che ha ispirato la legge Bossi-Fini.

La riforma della Banca d’Italia presentata dal Governo rinuncia a introdurre una disciplina transitoria in grado di garantire un rapido ricambio nella conduzione della Banca d’Italia: è questo il vero segnale istituzionale di cui ci sarebbe stato bisogno.Un bel pasticcio è poi quello creato dalla norma sul trasferimento della proprietà che per risolvere un inesistente conflitto di interessi rischia di tradursi in un inutile regalo alle banche. Fra gli emendamenti presentati al Senato al ddl sul risparmio diversi  riprendono le proposte de la voce. Tra questi, appunto, quelli che separano proprietà e controllo, rendendo inutile il trasferimento della proprietà al Tesoro.

Tra meno di venti giorni sarà presentata la legge finanziaria 2006. Iniziamo a occuparcene lanciando un allarme sullo stato della finanza comunale, alle prese con compiti più ampi cui non corrispondono entrate tributarie adeguate.

Sommario 5 settembre 2005

L’uragano Katrina pone nuovi interrogativi sui cambiamenti climatici indotti del riscaldamento globale, per la prima volta riconosciuto da tutti all’ultimo vertice del G8. Sei paesi, tra cui Usa e Giappone hanno stipulato un “contro-accordo”, secondo il quale la riduzione delle emissioni si ottiene attraverso lo sviluppo di tecnologie pulite, come l’energia eolica. La quota più rilevante delle emissioni proviene dal settore dei trasporti, dovuta all’impiego di petrolio e gas nella produzione dei carburanti. Una crescente attenzione, anche a livello europeo, sta attirando la possibilità di produrre biocombustibili: se utilizzati dai mezzi di trasporto, consentirebbero un abbattimento significativo delle emissioni inquinanti. Ma meritano davvero gli incentivi che la Commissione Europea si appresta a dar loro?

All’Ecofin di giovedì ci saranno probabilmente o Fazio o Siniscalco, non tutti e due. Sarebbe spiacevole che l’Italia fosse rappresentata da un governatore sfiduciato da tutti. Ma il governo ha perso una nuova occasione per cambiare le regole e il Governatore. Ecco gli emendamenti che avremmo voluto vedere approvati dal Consiglio dei Ministri di venerdì scorso.

Innocenzo Cipolletta commenta le nostre proposte. Federico Ghezzi e Donato Masciandaro aggiungono alcune riflessioni.

Sommario 29 Agosto 2005

Centinaia di articoli sulla stampa internazionale testimoniano il danno inferto all’immagine dal nostro paese dal comportamento del Governatore. Le prese di posizione dell’ultimo mese misurano la distanza abissale che si è aperta tra Banca d’Italia e gli economisti italiani (se c’è un economista che vuole prendere le parti del Governatore, batta un colpo!).  

Per i lettori che hanno perso qualche puntata riassumiamo i punti oscuri delle vicende Banca Popolare Italiana-Antonveneta e Unipol-BNL, e mettiamo a disposizione l’autodifesa di Fazio al CICR, il testo delle intercettazioni telefoniche e altri documenti utili a formarsi un’opinione. Il Governo ha tempo sino all’8 settembre per evitare la resa, presentando gli emendamenti al ddl sul risparmio, ma sembra incapace di decidere. L’auspicio è che il ministro Siniscalco riesca a far sentire la sua voce. Ci poniamo due domande: puo’ Ciampi intervenire nella vicenda per accelerare una soluzione della crisi? E la BCE può far finta di nulla?

 

Il Senatore Franco Debenedetti commenta l’intervento di Carlo Fusaro.

Sommario 22 agosto 2005

Troppi pochi antivirali e gravi ritardi nella preparazione dei vaccini per fronteggiare l’influenza aviaria e il rischio di contagio umano. Un nuovo esempio del fallimento del principio di precauzione secondo cui gli organismi sovranazionali e nazionali, in presenza di una domanda di mercato incerta, dovrebbero contribuire a sostenere la ricerca e la produzione di farmaci necessari a scongiurare eventi catastrofici.

 

I dati demografici testimoniano un forte ritardo del nostro paese rispetto al resto d’Europa su molti fronti.  L’Italia rimane l’unico paese europeo a non offrire alcun riconoscimento giuridico alle coppie di fatto, sia etero che omosessuali, nonostante siano in costante crescita.  Utile prendere spunto dal Pacs francese. I tempi dei divorzi e affido dei figli sono troppo lunghi, il che rende più difficile l’avvio delle eventuali nuove famiglie e ritarda la ridefinizione dei rapporti e delle responsabilità verso i figli.  Non abbiamo strumenti di assistenza agli anziani “fragili” nonostante gli anziani vittime della calda estate del  2003 siano stati almeno tre volte quelli dichiarati allora.  Infine sono molto elevati i tassi di povertà fra i minori e il lavoro minorile.

 

Aggiornamenti:

La via dell’autoriforma è obbligatoria? di Francesco Vella, 25/08/2005

Sommario 11 Agosto 2005

Speriamo che la pausa di Ferragosto permetta al Governatore della Banca d’Italia di prendere atto dei danni che con la sua condotta sta arrecando al paese. Documentiamo come la scalata ad Antonveneta sia avvenuta violando tutte le regole possibili di funzionamento del mercato finanziario e bancario e l’autorizzazione di Antonio Fazio, contro il parere degli ispettori,  abbia avallato violazioni molto gravi.
Finalmente buone notizie sull’economia italiana. Il rimbalzo nell’andamento del pil dopo la recessione e’ stato superiore alle aspettative. Ma e’ troppo presto per parlare di consolidamento della ripesa e rimangono forti preoccupazioni sullo stato dei nostri conti pubblici. A questo proposito, Vito Tanzi discute un rapporto di Faini, Giannini, Gros, Kostoris e Pisauro sulla sostenibilità del debito pubblico.
Giuseppe Pennisi commenta l’analisi sulla convenienza economica della Torino-Lione e dei lavori di ampliamento del tunnel del Frejus  di Francesco Ramella. La controreplica dell’autore.
Nel fare gli auguri a tutti i lettori di buone ferie, come di consueto, formuliamo alcune proposte di lettura. Ci prendiamo anche noi una pausa, ma terremo gli occhi ben aperti, anche sott’acqua. Ci rivediamo il 22 agosto.

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