L’uragano Katrina pone nuovi interrogativi sui cambiamenti climatici indotti del riscaldamento globale, per la prima volta riconosciuto da tutti all’ultimo vertice del G8. Sei paesi, tra cui Usa e Giappone hanno stipulato un “contro-accordo”, secondo il quale la riduzione delle emissioni si ottiene attraverso lo sviluppo di tecnologie pulite, come l’energia eolica. La quota più rilevante delle emissioni proviene dal settore dei trasporti, dovuta all’impiego di petrolio e gas nella produzione dei carburanti. Una crescente attenzione, anche a livello europeo, sta attirando la possibilità di produrre biocombustibili: se utilizzati dai mezzi di trasporto, consentirebbero un abbattimento significativo delle emissioni inquinanti. Ma meritano davvero gli incentivi che la Commissione Europea si appresta a dar loro?


All’Ecofin di giovedì ci saranno probabilmente o Fazio o Siniscalco, non tutti e due. Sarebbe spiacevole che l’Italia fosse rappresentata da un governatore sfiduciato da tutti. Ma il governo ha perso una nuova occasione per cambiare le regole e il Governatore. Ecco gli emendamenti che avremmo voluto vedere approvati dal Consiglio dei Ministri di venerdì scorso.

Innocenzo Cipolletta commenta le nostre proposte. Federico Ghezzi e Donato Masciandaro aggiungono alcune riflessioni.

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