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Il trasporto aereo non finisce con Alitalia

Il ridimensionamento di Alitalia può garantire non tanto il rilancio, ma la semplice sopravvivenza al vettore solo se ci sarà una profonda discontinuità rispetto al passato. Ma è per tutto il settore del trasporto aereo che vanno ridefinite le politiche.

Il Punto

Giovani, stranieri, famiglie con figli e lavoratori del settore privato. È l’identikit delle fasce più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia che emerge dalle stime preliminari dell’Istat sulla povertà nel 2020. Intanto un’analisi mostra come più di un’impresa su due necessiti di un intervento pubblico. Dove concentrarsi? La scelta spetta alla politica, che dovrà evitare di tenere in vita quelle morenti e di far morire quelle sane. Azioni rapide e incisive sono indispensabili anche sul fronte mutui: il fondo di solidarietà Gasparrini, già potenziato dai decreti varati in piena pandemia, a breve non basterà più. Urge la creazione di una bad bank apposita.
Come migliorare la governance delle infrastrutture in Italia? Servono stazioni appaltanti qualificate, norme più semplici e controlli sostanziali. E l’intelligenza artificiale può aiutare a identificare eventuali anomalie. La sentenza della Corte di giustizia Ue sul salvataggio di Banca Tercas conclude una vicenda iniziata nel 2014. I tempi sono maturi per una modifica delle direttive europee in materia di crisi bancarie.
Si fa presto a dire “cultura”, settore che in realtà comprende mondi diversi. Il Recovery Plan è un’occasione unica per renderla più inclusiva e accessibile e per affrontare il tema dell’equo trattamento economico. Come ridurre i ritardi nell’esecuzione del Pnrr? Serve, almeno nella prima fase, una responsabilizzazione diretta dei cittadini. Con un coinvolgimento efficace di tutte le amministrazioni locali.

Riparte lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni venerdì, su tutte le app per i podcast e su questo sito. Prima puntata della terza stagione: “Come cambia il Recovery Plan con Mario Draghi”. Ospiti di questa settimana sono Massimo Bordignon, Professore all’Università Cattolica di Milano e membro dello European Fiscal Board, e Carlo Altomonte, Professore di Economia all’Università Bocconi.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Cosa possiamo aspettarci dal governo Draghi

Il governo Draghi dovrà affrontare tre emergenze: sanitaria, economica e sociale. Le aspettative sono alte e il rischio di deludere concreto. Per vincere la sfida, Draghi dovrà mostrare di avere coscienza dei limiti dell’azione di governo, lungimiranza e capacità di compiere scelte dolorose.

Il Punto

Tra i dossier sul tavolo del governo Draghi spicca la riforma fiscale, rimandata da anni. Due le opzioni: rivoluzionare l’intero sistema o aggiornare l’Irpef, ridisegnandone la struttura? Un’indagine Excelsior stima in un milione i posti di lavoro vacanti nel 2020, ma la ricognizione effettuata dai navigator fa registrare numeri di gran lunga più bassi. Chi ha ragione?
Il corposo investimento di Musk e il suo annuncio che le auto Tesla si potranno acquistare con Bitcoin ha fatto schizzare il valore della criptovaluta. Un segnale allarmante.
Il valore di Aspi rischia di cambiare in corsa, proprio mentre Cassa depositi e prestiti sta per presentare l’offerta di acquisto. Ma gli aspetti giudiziari non dovrebbero influenzare il normale funzionamento di un mercato regolato. Intanto in materia di investimenti in infrastrutture nella bozza di Pnrr non c’è traccia di valutazioni economiche. Manca la volontà di rendere conto delle logiche alla base delle scelte.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Nuova Alitalia, la discontinuità non decolla

Per approvare il nuovo salvataggio di Alitalia, la Commissione richiede discontinuità rispetto al passato. Il ridimensionamento della struttura dell’azienda è significativo, ma su un reale cambio di passo in strategie e gestione ci sono poche garanzie.

Produttività del Sud: cresce con le infrastrutture*

I fondi europei hanno avuto pochi effetti sulla produttività nel Mezzogiorno. Risultati più positivi si hanno però per la spesa in infrastrutture e per quella rivolta ai territori con più elevati livelli di qualità istituzionale e urbanizzazione.

Rete unica Tlc: 50 sfumature di integrazione verticale

L’accordo tra Tim e Cdp può finalmente sbloccare la situazione delle reti di telecomunicazione. E la creazione di un’unica rete fissa ultrabroadband sembra una scelta razionale. Restano però da definire molti aspetti. A partire dal ruolo dello stato.

Per digitalizzare l’Italia serve un piano

La digitalizzazione di un paese è un processo complesso, che non può limitarsi alla creazione di infrastrutture ad altissima velocità di connessione. Solo se si definisce un piano complessivo si possono sfruttare appieno le grandi potenzialità della rete.

Tutte le incertezze dell’operazione Aspi

Non è facile dare una valutazione precisa dell’operazione che il governo ha condotto su Autostrade per l’Italia perché fin ora le informazioni non sono chiarissime. Di certo è discutibile il metodo usato. Né è sicuro che sia un buon risultato per il paese.

Rete pubblica o privata? Il punto sulla banda ultralarga*

Si è riaccesa la discussione sullo scorporo e sulla proprietà delle reti di telecomunicazione a banda ultralarga. Ancora una volta il tema della concorrenza s’intreccia con quello dello sviluppo delle infrastrutture e dei servizi innovativi.

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