Nella tornata di nomine nelle imprese partecipate dallo Stato, alcuni criteri sono condivisibili, altri meno. Tra i primi, le presidenze affidate a quattro donne. Si poteva fare meglio perché non sono posizioni operative.
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In Italia manca una riflessione sui principi su cui fondare un buon governo dei servizi pubblici. Ne è prova la discussione sulla revisione della governance dell’Inps, durata quasi vent’anni, senza che siano stati definiti i confini dell’azione e delle responsabilità dei vari attori.
Con i primi pagamenti, la “nuova social card” entra nel vivo, anche se preceduta da qualche polemica. Invece, la sperimentazione avviata in dodici città con più di 250mila abitanti si sta rivelando molto utile per la definizione del target e per la messa a punto delle procedure di controllo.
Sulla valutazione della riforma Fornero si sono concentrate, giustamente, molte aspettative da parte dell’opinione pubblica, dei policy maker e della comunità scientifica. I motivi sono molti.
Si tratta di una delle riforme più controverse del nostro passato recente. È stata promossa e implementata da un’economista molto conosciuta, che nella legge di attuazione ha voluto che si introducesse formalmente e per la prima volta in Italia un esercizio di valutazione.
“In un’epoca e in un paese in cui tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni o giudizi, il signor Palomar ha preso l’abitudine di mordersi la lingua tre volte prima di fare qualsiasi affermazione. Se al terzo morso di lingua è ancora convinto della cosa che stava per dire, la dice; se no sta zitto.” Italo Calvino, Palomar.
L’Inps ha tutti gli strumenti per fornire ai lavoratori italiani una stima precisa della loro futura pensione. Ma ministero e istituto di previdenza mantengono un silenzio colpevole, penalizzando così i cittadini che più hanno bisogno di quelle informazioni. I rischi per la stabilità del sistema.
Continua la discussione sulle pensioni d’oro e sul possibile “contributo di equità”. Simulazioni su dati Inps confermano che il gettito sarebbe limitato. Ma garantirebbe risorse che potrebbero essere destinato alla tutela di generazioni penalizzate dal sistema di welfare.
La lunga storia dell’estratto conto pensionistico
Di Massimo Antichi
il 30/12/2013
in Commenti e repliche
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