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Così la crisi toglie lavoro agli immigrati irregolari

Gli immigrati sono una delle componenti più vulnerabili della forza lavoro: la crisi economica li ha colpiti più duramente rispetto agli italiani. Ancora più gravi sono state le conseguenze per gli stranieri irregolari. Sale la percezione di precarietà.

Meno promesse e più fatti sul lavoro dei giovani

Mentre il tasso di disoccupazione giovanile sale, scende la fiducia dei giovani nella possibilità di trovare un lavoro, tanto più se adeguato al livello di istruzione. Forse anche perché le politiche sulla fase di ingresso nel mercato del lavoro si sono spesso rivelate inadempienti e inefficaci.

Modello all’inglese per la scuola italiana?

Si è appena conclusa la consultazione pubblica su la “buona scuola”. Un confronto con il sistema inglese, di cui il Governo vuole mutuare alcuni aspetti, appare dunque utile. Le differenze con la nostra scuola restano comunque significative, a partire dal concetto di classe fino agli esami. 

L’Europa disunita della sicurezza sul lavoro

In Italia la normativa sulla sicurezza sul lavoro è ipertrofica e sostanzialmente inapplicabile. Anche perché l’Unione Europa ha adottato misure complesse che ogni paese ha recepito in modo autonomo. Servono norme scritte a livello continentale e con le aziende. Il problema della responsabilità.

L’eterna disputa sull’articolo 18

Di nuovo al centro del confronto politico, l’articolo 18 è un tema di discussione troppo spesso viziato dall’ideologia. Per evitare sterili discussioni,  bene allargare invece il ragionamento a tutto il tema dei contratti di lavoro. Una selezione di interventi de lavoce.info.

Quali tutele? E quanto crescenti?

È ancora molto lunga la strada della legge delega di riforma del mercato del lavoro. Ma è bene che sin d’ora si discuta nel merito di ciò che ci sarà nei provvedimenti di attuazione, anche in rapporto ai provvedimenti già varati dal Governo Renzi. Iniziamo dal contratto a tutele crescenti.

Come cambia il manifatturiero con il lavoro degli immigrati

L’afflusso di manodopera straniera non ha ripercussioni esclusivamente sul mercato del lavoro, ma può anche influenzare le scelte in termini di intensità di capitale umano e fisico, livelli di automazione e specializzazione delle imprese manifatturiere italiane.

Un commento sulla Dote unica lavoro *

GLI ASPETTI POSITIVI

Negli ultimi giorni il sistema della Dote unica lavoro (Dul) di Regione Lombardia è stato oggetto di diverse analisi (1), che ne hanno evidenziato punti di forza e punti di debolezza, avanzando anche proposte di miglioramento.

Il lavoro precario dopo la crisi *

Tra il 2008 e il 2013 in Italia si è perso quasi un milione di posti di lavoro. Quale ruolo ha giocato la flessibilità? Un’analisi delle dinamiche che hanno portato al paradosso del lavoro senza lavoratori. Le tutele e l’auspicio di una riforma che non sia figlia dell’emergenza.

La cultura si valorizza col turismo

Nel 2013, diciotto milioni di stranieri sono arrivati in Italia perché attratti dalla nostra cultura. Ma come riuscire a trasformare il grande patrimonio artistico-culturale italiano in una risorsa in termini di Pil e occupazione? Alcuni suggerimenti per ottenere un maggior utile con poca spesa.

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