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Per favore, cambiate quel decreto!*

Possibilità di infinite proroghe per tre anni al contratto di lavoro a tempo determinato. Anche una alla settimana o al mese. Con gravi rischi. È quanto previsto dal decreto legge uscito dal Consiglio dei ministri. Da cambiare al più presto!

Il lavoro dopo la legge Fornero

Quali sono stati gli effetti della legge Fornero? Sembra aver ridotto le distorsioni e gli abusi nell’utilizzo di alcuni contratti atipici. Ma anche disincentivato le imprese ad assumere nuovi lavoratori o a rinnovare i contratti in scadenza, per l’incertezza del ciclo economico.

Cosa c’è da imparare dal referendum svizzero

Il referendum anti-immigrazione è passato con un scarto di voti minimo e grazie al “no” dei cantoni dove il numero degli stranieri è maggiore, Ticino escluso. Gli argomenti dei sostenitori del “sì” e l’inadeguatezza della classe politica di fronte all’immigrazione.

Cambiare l’Irpef pensando al lavoro

Il fisco italiano è iniquo e penalizzante verso lavoro e imprese. L’effetto delle detrazioni fa sì che le aliquote marginali effettive siano solo due. Una proposta per una riforma che incentivi la partecipazione alla forza lavoro.

Così cambia il turismo in Italia

Nel 2013 il turismo italiano ha vissuto una profonda crisi di domanda interna. Ora i timidi segnali di ripresa trovano un quadro mutato. I turisti arrivano dall’Europa e dal mondo intero. E le imprese hanno nuove forme. Spesso innovative, talvolta hanno atteggiamenti disinvolti sulle regole.

La prevenzione degli infortuni sul lavoro non premia più

La Legge di stabilità prevede la riduzione generalizzata degli oneri contributivi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Nei fatti cancella gli incentivi per le imprese più impegnate nella prevenzione. Il numero degli incidenti in Italia e in Europa.

Quale futuro per i Centri per l’impiego

È in arrivo la riforma dei servizi pubblici per l’impiego, anche per attuare la European Youth Guarantee. I nodi sono la pluralità di attori istituzionali coinvolti, il rapporto con i privati, l’eccesso di burocrazia e l’assenza di servizi per le imprese, specie se piccole. I rischi di fallimento.

Studiare subito e pagare dopo

L’università italiana è destinata a ricevere meno fondi pubblici, mentre la nostra economia è caratterizzata da una scarsa mobilità sociale e da un tessuto produttivo che non premia la formazione e la ricerca. Un circolo vizioso da risolvere. Ma come ? Se la banca anticipa le tasse universitarie.

La carta d’identità delle competenze

La certificazione delle competenze maturate in ogni situazione formativa formale, non formale e informale è oggi un asse portante delle politiche del lavoro. Ma così come è stata istituita in Italia fa riferimento a un repertorio lontano dalla realtà produttiva e lavorativa. Il modello tedesco.

Troppo educati per lavorare

Si parla di sovraistruzione quando un laureato svolge il lavoro di un diplomato. Ma quanti sono in Italia gli overeducated? E a che tipo di laurea appartengono? Essere in questa condizione costa: al singolo, ma anche alla società nel suo complesso. Cosa si potrebbe fare per superare il fenomeno.

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