Lavoce.info

Tag: legge di bilancio Pagina 4 di 7

Agli italiani il denaro piace cash

Il governo ha fatto della lotta all’utilizzo del contante uno dei punti forti della strategia contro l’evasione fiscale. Ma i dati dimostrano che gli italiani amano ancora molto la moneta fisica. Forse sarebbe necessario un nuovo rapporto stato-cittadini.

La manovra rassicura ma non basta per crescere

Con la sua prima legge di bilancio il governo giallorosso sfora un po’ sui conti per rassicurare i cittadini, mentre rinvia al futuro l’attuazione di più ambiziosi piani di investimento. Sperando in una riforma delle regole Ue.

Il Punto

Con il suo Documento programmatico inviato alla Ue, il governo prova a definire una legge di bilancio che rassicuri i cittadini, Bruxelles, i mercati. Rassicurazioni utili ma non bastano per crescere. La coperta delle risorse è sempre troppo corta e manca il coraggio per ampliarla con tagli di spesa. Una quota delle coperture – qualcosa più di 3 miliardi – arriverà dalle misure contro l’evasione fiscale. Che sarebbero più efficaci se si aggiungesse una norma che superi gli ostacoli della legge sulla privacy nell’uso dell’anagrafe dei conti correnti e dei rapporti finanziari. E sempre che il fisco sappia effettivamente utilizzare questi big data. Nella manovra, anche un piano per “rammendare” le periferie, riqualificando edifici degradati per aumentare qualità e quantità dell’offerta abitativa e rifinanziando il fondo per l’affitto a favore delle famiglie in difficoltà. Ci vorrebbero anche – ma non ci sono – politiche sociali che coinvolgano i cittadini interessati. Mentre nella stessa manovra, sulla casa si trovano misure contraddittorie. Come l’aumento della cedolare secca dal 10 al 12,5 per cento per proprietari che affittino a canoni concordati. Il che riduce la convenienza a stipulare questi contratti.
Via libera all’assunzione a tempo indeterminato di oltre 48 mila insegnanti. Metà attraverso un concorso ordinario, metà riservata ai precari con almeno tre anni di servizio selezionati con una prova scritta e orale. Una toppa sulla carenza di docenti. Manca sempre un sistema di reclutamento professionale.
Quali sarebbero gli effetti di un blocco della fornitura di armi dall’Italia alla Turchia? A conti fatti inciderebbe poco così come un’eventuale ritorsione commerciale avrebbe conseguenze trascurabili. Pesano di più considerazioni politiche legate all’appartenenza alla Nato e alla nostra reputazione nel mondo.

Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Ripensare il commercio internazionale” con Alessia Amighini.

Arriva davvero la web tax made in Italy?

La web tax italiana dovrebbe diventare realtà con la legge di bilancio 2020. Ma una normativa sulla falsariga della proposta comunitaria richiede un intervento che integri l’attuale formulazione della tassa. Intanto, anche l’Ocse rivede la sua posizione.

A cosa serve un governo ora

Un nuovo governo in carica potrebbe predisporre una legge di bilancio nei tempi prescritti dalle regole Ue. Potrebbe valutare se disattivare gli aumenti Iva preventivati e ridurre l’incertezza nel mezzo di un periodo di instabilità internazionale.

Il Punto

Dal circo mediatico del Papeete è arrivata una vera crisi di governo, proprio mentre arrivano le scadenze della legge di bilancio. Servirebbe un esecutivo capace di decidere, per evitare il salasso da 23 miliardi di aumento dell’Iva e altri punti di domanda in un mosaico internazionale già incerto di suo. Un governo alternativo a quello gialloverde sarebbe peraltro del tutto legittimo, dato che la Costituzione prevede le elezioni anticipate solo come soluzione di ultima istanza. E non come unica ed esclusiva manifestazione democratica della volontà popolare.
Se effettivamente nascerà un nuovo governo (giallorosso o gialloverde), il Movimento 5 stelle ha posto tra le priorità la riduzione del numero dei parlamentari. Meno poltrone ma al rischio di minore possibilità di rappresentare gli elettori. Una proposta di compromesso vedrebbe un minore taglio degli eletti per mantenere una dimensione adeguata dei collegi. Altro tema decisamente prioritario per il nuovo esecutivo riguarda la direzione da dare alle politiche migratorie, oggetto di propaganda costante del governo uscente. Dopo gli slogan sarebbe bene ripartire da fatti e dati, come quelli riportati nel Rapporto annuale sugli stranieri nel mercato del lavoro. E sempre parlando di mercato del lavoro, l’Italia ha recuperato i 900 mila occupati persi durante la crisi iniziata nel 2008. Ma è decisamente cambiata in termini di età la composizione dei lavoratori. Ci sono molti più over 50 e meno nella fascia 15-49 anni. Perché comunque l’occupazione deve pur sempre fare i conti con la (de)crescita demografica.

Nelle scorse settimane di agosto, come di consueto, lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter. Abbiamo però aggiornato costantemente il sito con nuovi articoli su: divertimenti degli italiani, autonomia regionale e ambiente, razzismo, autonomia differenziata, occupazione al Sud.

Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Save the date!
“Abolire davvero la povertà” è il titolo del convegno annuale de lavoce.info che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 16 settembre all’Università Bocconi di Milano con speaker di eccezione. Sarà un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni). Chi vuole è ancora in tempo per fare una donazione.

Il Punto

Non serve una manovra correttiva in corso d’anno per aggiustare i conti. Basta che il governo scriva un bilancio 2020 che non sia un libro dei sogni di flat tax ad aliquote troppo basse finanziate con aumenti di Iva per decine di miliardi. Di sicuro, nella legge di bilancio 2019, approvata in fretta e furia a fine anno e già in vigore, c’è una grave svista: il livello massimo del saldo netto da finanziare di qui al 2021 è indicato nei prospetti per ciascuno dei tre anni con errori che vanno da 9 a 16 miliardi di euro. Non proprio bruscolini.
Se non fosse occupato h24 a produrre consenso, l’esecutivo potrebbe occuparsi anche del sistema di istruzione. Incapace di ridurre i divari socio-territoriali e di genere che anzi a scuola aumentano. Tanto poi, con il federalismo differenziato, ogni regione avrà il suo sistema e niente più rognosi confronti tra italiani.
In vista delle elezioni Ue accendiamo i riflettori sui problemi importanti dell’Europa. Cominciando con il rischio di povertà, mai stato così alto e diffuso. Tra gli autoctoni – di cui si occupano i politici – e soprattutto tra gli extracomunitari. Per cancellare la miseria non si può discriminare sull’origine delle persone. Sempre guardando al benessere sociale, un rapporto Istat trova che la condizione dei pensionati è migliore rispetto a quella di altre fasce di popolazione. A chi andrà la pensione di cittadinanza?
I parlamentari che discutono se cambiare il referendum d’iniziativa popolare e di ridurre il numero degli eletti dovrebbero tenere ferma l’esigenza di creare un sistema elettorale che rispetti davvero i diritti politici di ogni cittadino e non metta i partiti al primo posto.

Paolo Beria e Alfredo Drufuca, membri della Struttura per le analisi costi-benefici presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, commentano l’articolo di Andrea Costantino, Paolo Foietta e Roberto Zucchetti “Punti deboli e oscuri dell’analisi sulla Torino-Lione”. Con la replica degli autori.

Il Punto

Il reddito di cittadinanza – incluso nella manovra senza dettagli – dovrebbe accompagnare i disoccupati a trovare un lavoro e così “abolire la povertà”. Non sarà così, anche nella migliore delle ipotesi. Perché quasi metà dei membri di famiglie povere ha un’occupazione che però non basta per farli uscire dall’indigenza.
Previsioni di crescita per il 2019 peggiori (all’1 per cento) e perciò meno entrate fiscali hanno convinto il governo ad accettare la riduzione del deficit chiesta dall’Europa. Cioè, al di là della retorica dei “numerini” che non cambiano nulla, ci sono 10 miliardi di meno, per metà tolti a reddito di cittadinanza e “quota cento”. In cambio, niente sanzioni da Bruxelles. Solo una tregua natalizia. Di cruciale importanza per rassicurare la Ue è il ritorno delle clausole di salvaguardia, aumenti automatici di Iva per far quadrare i conti nel 2020 e 2021. Dall’opposizione sembravano lo sterco del diavolo, ora non più.
Panico a capodanno tra partite Iva, piccole imprese, professionisti e commercianti per l’entrata in vigore della fattura elettronica. Il costo e lo stress per queste categorie di cittadini non sono trascurabili. Tutto sta a vedere se il gioco vale la candela: il fisco saprà utilizzare il nuovo strumento per una tassazione più equa?
Nuova sfida per le banche sono le inadempienze probabili di crediti alle imprese che possono essere temporanee o permanenti (e quindi diventare Npl). Nei fatti – mostra la Banca d’Italia – due terzi di queste situazioni rimane nel limbo di un’infinita ristrutturazione.
Per aumentare il numero degli immobili commerciali in locazione, nella manovra si estende ai negozi la cedolare secca. Lo scopo potrebbe essere meglio centrato, però, con uno sconto sull’Imu.
Paghiamo l’assicurazione Rc auto più cara in Europa. E nemmeno il “governo del cambiamento” è riuscito a toglierci questo sgradito primato. Con due provvedimenti contraddittori. Insomma, nulla di nuovo rispetto al passato.

Come di consueto, durante il periodo festivo lavoce.info interrompe l’invio della newsletter. Continueremo ad aggiornare il sito con nuovi articoli. Ai lettori e ai collaboratori la redazione augura buone feste e un felice 2019!

Il Punto

Cittadini con redditi medio-bassi, i gilet gialli in Francia chiedono un prezzo più basso del carburante e meno tasse. Il presidente Macron – nella difficoltà di salvaguardare insieme l’equità e l’ambiente – fa qualche concessione. Ma a che prezzo? Intanto, l’allentamento del rigore di bilancio della Francia potrebbe giovare al nostro governo impegnato in un negoziato con la Ue sull’orlo della procedura d’infrazione. Un accordo eviterebbe altri guai sui mercati finanziari. Ma il braccio di ferro è soltanto rimandato a primavera.
Mentre l’euro sta per compiere 20 anni (anche se la circolazione della moneta seguì di tre anni), il presidente della Bce Mario Draghi ricorda che, purtroppo, non tutti i cittadini ne hanno beneficiato. Con ciò identificando, senza dirlo, una delle cause dell’esplosione di populismo ed euroscetticismo. Eppure la moneta unica è stata un argine contro la crisi e la politica della Bce – pur azzerando gli acquisti netti di titoli sui mercati – sarà orientata ad assecondare la crescita nel 2019.
In vista dell’eco-tassa a cui pensa il governo, facciamo un confronto dei carichi fiscali sulle auto nei principali paesi europei. Su acquisto e possesso del veicolo pesano di più in Italia e Regno Unito che in Francia e Germania. E questi due paesi premiano le elettriche e le ibride.
I compiti a casa fanno bene agli studi? Un po’ sì ma senza eccessi. La questione però non si risolve con una circolare del Miur come vorrebbe il ministro Bussetti. Ciò che fa davvero male all’apprendimento sono le pause troppo lunghe nel calendario scolastico. Ci sarebbero da adottare soluzioni già sperimentate.
I roghi ai magazzini stipati di rifiuti sono solo una faccia della medaglia: oltre ai comportamenti criminali abbiamo anche regioni più che virtuose nel trattamento della spazzatura. Che mediamente, però, per quasi un quarto finisce in discarica, mentre la Ue chiede di scendere sotto il 10 per cento entro il 2035. Bisogna darsi una mossa.
A tre anni dall’arrivo di Netflix e dei suoi concorrenti, sta cambiando il modo di “consumare” tv in Italia. I numeri dicono che nel 2020 la tv broadband sarà la modalità principale di accesso ai contenuti televisivi per 8,5 milioni di abitazioni. Perché sfrutta meglio le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica.

Il Punto

Senza dar retta alle obiezioni della commissione Ue, il governo presenta una manovra che tra più spesa e meno entrate mette insieme 38,1 miliardi di risorse. Coperte per meno della metà e frutto di un mix di provvedimenti che arriva a una vera magia: tanto rumore (per sforare i conti) per nulla, nemmeno una spinta alla crescita. Solo per il 2019, la legge di bilancio caricherà su banche e imprese più di 6 miliardi di maggiori tasse, tra anticipi-rimodulazioni di vario genere e riforme strutturali (come abolizione di Iri e Ace e sconto fiscale sugli utili reinvestiti) con aggravi sicuri e benefici incerti.
Nelle elezioni Usa di midterm, le donne hanno votato più degli uomini e, quando si sono candidate, sia le democratiche sia le repubblicane hanno vinto più dei maschi. Un’onda rosa formatasi nel gennaio 2017 con la grande manifestazione anti-Trump e cresciuta con il movimento MeToo.
Capita, come qualche giorno fa, che le costruzioni abusive vengano spazzate via dalle piogge o dalle frane. Raramente dalle ruspe per ordine di un’autorità amministrativa. Un’occhiata alle stime e alle statistiche dà un’idea della vastità di questo fenomeno. Duro a morire. Meno disastroso, ma un altro vizietto diffuso in Italia più che altrove è il plagio accademico. Chi copia articoli scientifici per ottenere titoli di studio o vincere concorsi non subisce gravi conseguenze, nemmeno se ha cariche politiche. Mentre in paesi come Spagna e Germania si dimette con disonore. Organi indipendenti (dunque non l’agenzia stile Minculpop a cui sta pensando il governo) potrebbero far rispettare le regole.
Per prendere decisioni su molte grandi opere il governo si affida alle analisi costi-benefici che misurano i vantaggi per cittadini e imprese. Se però si vuole stimare l’impatto su crescita e occupazione, meglio fare analisi comparative di valore aggiunto. Anche perché non tutti gli investimenti pubblici le aiutano.

Pagina 4 di 7

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén