Canada, Messico e Cina sono i primi destinatari dei dazi promessi dal presidente Usa. Ma le tariffe non daranno i risultati economici sbandierati. Perché sono soprattutto uno strumento di pressione. La reazione però potrebbe essere diversa da quella voluta.
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Dopo un esito del voto molto contestato, il presidente del Venezuela è ancora una volta Nicolás Maduro. Nell’indifferenza della comunità internazionale, solo un miracolo potrebbe impedire al paese sudamericano di proseguire sulla via del declino irreversibile.
Il candidato favorito alle presidenziali argentine basa la sua ricetta economica sulla forte riduzione di imposte e spesa pubblica e su un programma di dollarizzazione. Ma è proprio la storia dell’Argentina a mostrare tutti i limiti di una simile scelta.
Anche nel 2020 la Cina sarà uno dei pochi paesi al mondo a registrare una crescita del Pil vicina al 2 per cento. Continua dunque la lunga cavalcata dell’economia cinese alla rincorsa del primato mondiale. La strategia per superare gli Usa entro il 2030.
La crisi del Venezuela è arrivata alle soglie del default. Per l’evoluzione della situazione sarà decisivo l’atteggiamento dei due principali creditori: Russia e Cina. Intanto, i venezuelani fanno i conti con nuovo calo del Pil e inflazione alle stelle.