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Il Punto

Le banche centrali continuano a ripetere che l’inflazione è un fenomeno passeggero. Probabilmente, invece, è destinata a durare più a lungo delle previsioni. Se accadrà, la Bce dovrà valutare se rialzare i tassi, ma in ogni caso non sarà costretta a vendere i titoli che ha acquistato con i vari programmi legati al Quantitative easing.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo dell’assegno unico per i figli. Riproponiamo il dossier che contiene tutti gli articoli di analisi del tema pubblicati sul sito.
Nella crisi politica tra Bielorussia e Polonia i migranti sono ostaggi. Con una politica migratoria tutta incentrata sulla sicurezza dei confini, l’Unione europea si espone infatti al ricatto di regimi autoritari.
Il mercato del lavoro Usa è in ripresa, ma alcuni segnali indicano che non tutto tornerà come prima della pandemia. Invece si affacciano segni di un cambiamento profondo.
Nonostante aumentino le vendite di auto elettriche, la crisi del settore continua. Gli incentivi che saranno certamente introdotti nella legge di bilancio permettono comunque un ricambio verso veicoli meno inquinanti.

Lavoce è a Bookcity: venerdì 19 novembre ore 16.30 alla Biblioteca Sormani di Milano, Tito Boeri, Alessandra Casarico, Giuseppe Laterza, Piergaetano Marchetti e Michael Spence dibattono sull’esperienza dell’Economia in piazza. Coordina Paola Pica.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Save the date! Convegno annuale de lavoce
Giovedì 16 dicembre dalle 17 alle 19.30 si svolgerà, in presenza e in diretta Zoom, il convegno annuale de lavoce: si parlerà di vaccini e delle sfide del Pnrr. A breve tutti i dettagli.

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Mercato del lavoro Usa in mezzo al guado

Secondo gli ultimi dati, il mercato del lavoro Usa è in crescita. Però, i livelli pre-pandemia non sono ancora stati recuperati e rimangono i divari etnici e di genere. Presto per dire se lo sbilanciamento tra domanda e offerta di lavoro è solo passeggero.

Politiche attive: l’offerta congrua non esiste

Le modifiche del governo al reddito di cittadinanza prevedono condizioni più stringenti per i beneficiari, in particolare se rifiutano una “offerta congrua” di lavoro. Ma ai disoccupati andrebbero offerti servizi, come quelli contenuti nel Programma Gol.

Salario minimo: non è la ricetta per aumentare i redditi bassi

Per ottenere un aumento dei compensi più bassi, il salario minimo legale non è lo strumento adatto. Si dovrebbe invece intervenire sull’Irpef. Il taglio per i lavoratori a basso reddito ricadrebbe sulla fiscalità generale, dunque sui redditi più alti.

Quali sono i veri limiti del reddito di cittadinanza*

Il comitato scientifico di valutazione ha indicato dieci proposte per modificare il reddito di cittadinanza. Il governo ha scelto un’altra strada, ostacolando i beneficiari. Ma il problema dell’avvio al lavoro è l’assenza di politiche attive.

Sul lavoro dei giovani una lezione dalla Francia

Garanzia giovani e reddito di cittadinanza stentano a essere efficaci nel migliorare le prospettive occupazionali dei giovani in Italia. La Francia ha scelto un modello diverso dal nostro. Può essere d’esempio per ridisegnare le due misure.

Nell’incertezza economica dei figli, i genitori risparmiano

Durante la pandemia è aumentato il risparmio delle famiglie. Il fenomeno è legato ad aspetti precauzionali e coinvolge non solo i giovani, ma anche i loro genitori. Politiche di sostegno al reddito possono però stimolare i consumi dei più anziani.

La ricerca di una vita migliore dietro alla “Great Resignation”

Le moltissime persone che si sono dimesse dal lavoro negli ultimi mesi negli Stati Uniti sembrerebbero alla ricerca di impieghi con salari più alti e maggiore flessibilità. L’aumento del tasso di dimissioni in Italia potrebbe essere legato alle stesse ragioni.

Perché Quota 102 è un errore

Quota 102 è un provvedimento sbagliato, così come Quota 100. La questione della flessibilità in uscita dal mercato del lavoro andrebbe risolta attraverso il calcolo contributivo, per equità e chiarezza intergenerazionale. C’è comunque un costo da pagare.

Quando il salario contrattuale è troppo rigido per le imprese*

Il modello italiano di contrattazione centralizzata dei salari fatica ad adattarsi alle diverse esigenze di una popolazione di imprese alquanto eterogenea. Lo dimostrano due recenti studi empirici. Il salario minimo potrebbe dare maggiore flessibilità.

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